𝐋𝐗𝐗𝐗𝐕𝐈𝐈𝐈

1.9K 95 38
                                    

Draco si ritrova in una situazione alquanto compromettente.
Spalanca gli occhi a una scena terribile davanti a sé: Hermione, Ron ed Harry vengono spinti dentro le mura di Villa Malfoy.

'Dannati bifolchi, non dovevano farsi catturare così facilmente' pensa, sapendo bene come fossero in giro senza meta per attirare l'attenzione di Voldemort.

La faccia di Potter è sfigurata da chissà quale incantesimo o intruglio, eppure il giovane Malfoy lo riconosce eccome.
Loro si dimenano, si lamentano, mugolano, ma per fortuna reggono il gioco a Draco non sputando alcuna confessione.
Ma il biondo è sconvolto soprattutto perché il loro ruolo era proprio quello di distrarre i mangiamorte dalla famiglia Smith, obiettivo allettante per gli scagnozzi di quel mostro.
Ora che li hanno catturati, però, la situazione si complica.

Per fortuna non riescono bene a comprendere se quello sia o meno Harry Potter, quindi Lucius decide di rivolgersi direttamente al figlio.
Lo tira bruscamente dal colletto e lo fulmina con lo sguardo, chiedendogli se fosse lui e intimandogli di dire la verità.
Sembra fin troppo severo, dominante, e Draco sente un brivido di terrore percorrergli la spina dorsale.
Quel padre ha sempre avuto un certo rilievo nella sua vita, dominandolo e facendolo sentire costantemente controllato, un burattino tra le sue mani.
Un padre crudele, arido di dolcezza e dalle idee folli.
Draco ha sempre fatto ciò che voleva, è sempre stato costretto anche indirettamente a comportarsi come lui riteneva giusto.

Se rivelasse il nome di Harry quest'ultimo verrebbe consegnato al Signore Oscuro ed Esme non sarebbe più tra le loro priorità.
Voldemort penserebbe di star eliminando il suo nemico, aiuterebbe la sua amata e nessuno sospetterebbe del suo tradimento.
Ma questa sarebbe la scelta conveniente, la scelta facile, non quella giusta.

«Non avere mai paura, non scegliere mai qualcosa che non vorresti nella tua vita

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Non avere mai paura, non scegliere mai qualcosa che non vorresti nella tua vita.»

«Quindi? Lui è Harry?» gli viene domandato dal padre in maniera severa.
«Non lo so... non penso sia lui» mormora e nel frattempo inizia a sfregare i gemelli, sapendo che così Esme sarebbe intervenuta per risolvere quella situazione.
Qualche incantesimo, un colpo di spada e saranno tutti salvi.
Draco non sa che in quel momento ai mangiamorte importa poco di Potter dato che, qualsiasi ostaggio avessero preso, sarebbe comparsa quella dannata strega. Hanno un piano preciso in mente, che non è stato rivelato a Draco per paura che vi prendesse parte come ad Hogwarts.

«Qualcuno mi stava aspettando?» ecco la voce della sua incredibile Esme.

Non fa in tempo a fare un passo in avanti che delle catene le avvolgono le caviglie e la scaraventano per terra, risalendo poi ad attorcigliarle il busto per bloccarla definitivamente.
Con mani e braccia paralizzate non potrà compiere i suoi incantesimi e sarà indebolita.
La folle di Bellatrix ride acuta e beffarda puntandole la bacchetta contro: «Crucio
Da una donna così crudele quell'incantesimo non può che risultare dannatamente doloroso.
Eppure Esme, nonostante si stia contorcendo dai dolori, si dimena cercando di spezzare quell'incantesimo che la tiene legata.
«Crucio
Anche Lucius le punta la bacchetta contro e due maledizioni del genere contemporaneamente sono insostenibili anche per lei, che sente mille lame bollenti nella pelle a farla soffrire.

PROPHECY || He deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora