𝐋𝐗𝐗𝐗𝐈

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«Te lo scordi, Draco, ora basta!» Esme urla mentre sono chiusi nella sua camera.
Lui l'ha chiamata in piena notte appena ha avuto un momento, proprio per raccontarle cosa è successo in casa e ciò che si sono detti i mangiamorte una volta saputo dell'esistenza di una Smith.
«Tu ora mi ascolti, va bene?» Draco si avvicina a lei con fare severo e autoritario, puntandole un dito contro e inchiodando lo sguardo al suo in maniera fredda e impassibile «Tu devi sparire, non puoi tornare a scuola.»
«Avevamo detto che sarei tornata dopo le vacanze, dopo questa farsa della slogatura»
«Lo vuoi capire che non decidi tutto tu, ah? Lo vuoi capire che non sei onnipotente?» non vuole continuare a sentirla, vuole proteggerla e tenerla lontana da quei folli «Fai come ti dico o ti faccio espellere da Piton.»
«Non lo faresti mai» lo sguardo di Esme è infuocato, lo sta quasi odiando in quel momento «Non puoi tenermi lontana da te, Draco, io torno a scuola che ti piaccia o no, sono stanca di lasciarti solo.»
Scuote la testa energicamente e fa un passo indietro contrario a quella sua affermazione, a quella sua proposta.
Non vuole starle lontano ma vuole proteggerla, vuole che lei stia lontana da quei mostri, e deve capire che non può fare tutto da sola.

«Te lo ripeterò un'altra volta, Draco, io non ti lascerò più da solo» si avvicina fulminandolo con lo sguardo e corruga il viso in un'espressione severa e statuaria, non volendo sentire alcuna risposta negativa dal fidanzato.
«Mi dispiace, Esme, ma non farò come dici» scuote la testa e si allontana di qualche passo da lei mentre si passa una mano tra i capelli «Non voglio sentirti contraddirmi un'altra volta.»
Le labbra della giovane si arricciano con disgusto, è infuriata e vorrebbe solo urlargli contro, ma ogni parola le si blocca in gola per via della delusione e della rabbia.
«Sei insensibile, Draco, non capisci che non posso lasciarti affrontare tutto questo da solo?»
«Da solo? Esme, tu hai ucciso Silente al posto mio, tu hai fatto irruzione qui sfidando Voldemort, tu hai dovuto sopportare mesi di scuola con quei mangiamorte che ti hanno minacciata, vogliono farti del male, e tu a chi pensi? A me? Tu sei in pericolo, Esme, non io!»
«Ti rendi conto che potrebbero fare del male anche a te? Ti rendi conto di quanto stai soffrendo? Tu stai vivendo cose orribili, scene orribili, e io non posso farti affrontare tutto questo da solo.»
«Ficcati bene in testa che io ti amo e mi farei uccidere per te, quindi come tu tieni a me, cara Esme, io tengo a te e non ti permetterò di stare ancora male per colpa mia.»
«Ma non è colpa tua, Draco!»
«Sta' zitta!» sbraita ancora una volta nervoso, imponendosi su di lei come mai ha fatto «Decido io per me questa volta e decido anche per te, hai capito?»

Si sta facendo sopraffare dalla paura e sa benissimo che con Esme non si può ragionare quando si mette in testa qualcosa.
Sa benissimo che non cambierà idea a meno che non agisca di prepotenza.
Non vuole risponderle male, non lo fa per ferirla o mancarle di rispetto, ma non può rischiare così tanto.
È terrorizzato all'idea che venga anche solo sfiorata, guardata male da qualcuno, e sa benissimo di dover aiutarla a preservare il suo segreto.
Lei è una e loro sono tanti e molto astuti, oltretutto a scuola non può mostrare la sua potenza e i suoi trucchi, quindi non può neanche sfruttare pienamente la magia che possiede.

«Smettila di trattarmi così, Draco, smettila di parlarmi in questa maniera!»
«Ti parlo come voglio e puoi strillare quanto vuoi, parlerò con Piton e verrai allontanata dalla scuola» la voce è più bassa ma altrettanto rigida «Come tu difendi me, io difendo te.»
«Io posso difendermi da sola, basta!» stringe i pugni sbattendo un piede a terra e torna a urlargli contro, ma Draco le punta la bacchetta contro il volto: «Silencio»
Con quell'incantesimo la zittisce, e lei prontamente schiocca le dita per riprendere a parlare: «Come ti sei permesso, ah?»
Sbuffa e scuote la testa esasperato da quella ragazza, odiando quando è così insistente: «Non tornerai ad Hogwarts, punto e basta».
Esme è consapevole che, proprio come lei, quel ragazzo è irremovibile e che quando si tratta di lei non cambierebbe le sue idee nemmeno con un Crucio.

PROPHECY || He deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora