Harry Potter

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T/n stava cercando disperatamente un regalo per il compleanno della sua migliore amica.
Sentiva di star per impazzire, erano tre ore che passava da negozio a negozio sperando di trovare il giusto regalo, ma fino ad allora aveva solo fatto un buco nell'acqua.
I piedi le facevano malissimo, aveva sete e il suo stomaco aveva iniziato a brontolare: aveva bisogno di una pausa. Uscendo dall'ennesimo negozio, per poco non si scontrò con il famoso salvatore del mondo magico: Harry Potter. Distratta com'era non lo vide e quasi gli camminò sopra.
"T/N!" la salutò lui, vedendo chi era la persona che gli era finita addosso.
"Harry, scusami, non ti ho proprio visto" si scusò, rimanendo immobile davanti all'entrata. Harry le prese un braccio e la spostò così da lasciare spazio per passare alle persone.
"Va tutto bene?" le chiese vendendola un po' sbandata.
"Si, è che odio fare compere per negozi, ma tu come stai? Non ci vediamo dal diploma, Potter" chiese sorridente t/n. Non incontrava il suo vecchio compagno di scuola da almeno sei anni.
"Tutto bene! Sei sicura di stare bene, sembri stanca. Fatti offrire un caffè, così parliamo un attimo, non chiacchieriamo da prima del diploma". Si offrì lui. Sorrideva felice di poter sapere cosa avesse combinato t/n dall'ultima volta che si erano parlati.
"Direi che non parliamo da quando mi hai scaricata" lo prese in giro, il viso di Harry si colorì subito un po' imbarazzato.
"Potter, sta tranquillo era solo per dire, non preoccuparti!" T/n era felice di poter sapere che fine avesse fatto Harry, ed era anche felice di potersi sedere un'attimo. Entrarono in un bar che Harry conosceva, vicino a dove si erano incontrati.
"Cosa mi racconti?" le domandò t/n, dopo aver ordinato.
"Cosa vuoi sapere?"
"Tutto quello che è successo dopo che mi hai scaricato, sono sicura che saranno successe tante cose, ma ti prego non parliamo della guerra" propose t/n, ed Harry fu sollevato di quella precisazione. Odiava parlare del periodo alla ricerca degli horcrux, fu molto grato a t/n per avergli chiesto di non parlarne.
"Se ricordo bene ti ho scaricato dopo il natale del nostro sesto anno, giusto?" scherzò lui.
"Vuoi andarci pesante? Io ci penserei bene!" gli rispose, ridendo. Finalmente i caffè arrivarono.
"Grazie" disse Harry al cameriere, "beh come sai sono stato e sto con Ginny tutt'ora! Ci sposiamo tra qualche mese".
"Ahhh, Ginevra Weasley! Come ha fatto una ragazza forte come lei a scegliere la mezza calzetta che ho davanti?"
"Ehi! Ricordo bene che anche tu sei stata interessata a questa mezza calzetta e non poco!"
"Hai ragione! Ero proprio cotta di te, se i miei desideri di quegli anni si fossero avverati tu saresti stato quello giusto" rise t/n, ricordando dei desideri espressi chiudendo gli occhi ogni volta che vedeva stelle cadenti.
"Mi dispiace, ma se posso consolarti eri davvero forte anche tu, avevo avuto una cotta per te, solo che... non era destino?"
"Non era amore, Harry, ma va bene eravamo così piccoli. Però ci siamo divertiti insieme, almeno questo lo ricordo bene"
"Quello lo ricordo anche io, fu davvero divertente soprattutto gli incontri nelle cucine".
"Quei poveri elfi erano così contenti di rimpinzarci di cibo".
"Tu invece?" chiese Harry, "che cosa combini?"
"Allora, ho aperto la mia libreria e sta andando molto bene! Ho anche io qualcuno" disse t/n sorridendo pensando a quanta strada aveva fatto da quando il ragazzo di fronte a lei aveva 'spezzato' il suo cuore.
"Davvero? Dove? Non mi pare di aver trovato nuovo librerie a Diagon Ally".
"Non abito più qui, mi sono trasferita. Ora vivo in Provenza".
"Ah, ti tratti bene!" scherzò Harry, "come mai hai deciso di lasciare l'Inghilterra?"
"Dopo la guerra non volevo più far parte della comunità magica, così mi sono trasferita ed ora uso la magia di quando in quando. Adoro la magia, ma non mi riempie più di gioia diciamo".
Harry la capiva: se non avesse avuto Ron, Hermione e Ginny forse anche lui si sarebbe ritirato tra i babbani.
"Mi dispiace che dopo la guerra e il diploma non ti abbia più contattato. Con tutte le persone che hai perso forse avrei dovuto, avrei capito..."
"Non dire stupidaggini Potter! Non era tu responsabilità, poi penso sarebbe stato un po' imbarazzante e non credo che a Ginny avrebbe fatto piacere" gli sorrise.
T/n non voleva che il salvatore del mondo magico, dopo aver rischiato la vita così tante volte per loro, si sentisse in colpa perchè non aveva pensato a consolare la sua ex ragazza dopo la perdita della guerra.
"Mi ha fatto piacere incontrati! Alle volte faccio fatica a pensare al passato senza stare male, ma ricordare gli spuntini notturni ed il resto è stato bello", gli disse t/n alzandosi.
"Anche per me", sorrise Harry "e per quel che vale anche io speravo che tu fossi quella giusta". 
"Congratulazioni per il matrimonio! Sono felice che dopo tutto quello che hai passato hai trovato un po' di pace, te la meriti".
"Grazie" gli occhi di Harry si inumidirono, "anche tu la meriti". Si allontanarono per due strade diverse.
Harry fu mosso da quelle parole così tanto: per tutta la vita aveva dovuto combattere e combattere per sè e per gli altri e mai una volta qualcuno gli aveva detto che avrebbe dovuto abbandonare tutto, tranne t/n quando stavano insieme. Nonostante ne andasse anche della sua vita stessa, t/n gli disse che avrebbe dovuto lasciare, che non era compito suo ma degli adulti, che erano troppo giovani per farlo. Eppure durante la battaglia di Hogwarts, T/n, aveva combattuto e aveva perso forse anche più persone di quante ne aveva mai perse Harry: amici, familiari.
T/n fu felice di verderlo, era felice che fosse vivo, che avesse trovato la sua pace: il bambino che, alla fine, è sopravvisuto. Rise pensando ad una sera, sulla torre di astronomia quando gli disse che avrebbe potuto lasciare tutto e scappare. Lasciare che gli adulti facessero gli adulti ed i ragazzi facessero i ragazzi. Che non tutto doveva essere solo sulle sue spalle, che poteva condividerlo con i suoi amici. Ed Harry lo fece, solo non con lei. T/n fu felice che era vivo, che non doveva aggiungere alla lunga lista di persone che non avrebbe rincontrato più il suo primo ragazzo. 
T/n ed Harry si incontrarono solo un'altra volta durante la loro vita: quando si riunirono per il funerale della professoressa McGrannit, molti anni dopo.
Si sorrisero e si salutarono con un cenno del capo, pensando che se i loro desideri si fossero avverati sarebbero stati anime gemelle.


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