Shawn Mendes

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Ti guardi attorno e cerchi di realizzare il tutto.
Le tue gomitate e le tue spinte sono servite a qualcosa perchè sei tre file prima del palco, ciò significa che hai la visuale migliore.
Senti il tuo cuore battere forte per l'agitazione.
Nei minuti che aspettate l'inizio dello show, fai amicizia con una ragazza e il suo fidanzato, che le ha regalato il biglietto.
"In realtà noi ci stiamo perdendo la festa di fine anno!" Ti dice la ragazza.
"Davvero?" Chiedi. Non riesci a credere che questo ragazzo abbia rinuciato agli amici e all'alcol per acconpagnarla al concerto. Deve volerle molto bene.
Intanto sale sul palco l'artista che aprirà il concerto: Kalid.
Lo conosci, ma non ti fa impazzire.
"Quindi siete di Milano?" Chiedi e loro annuiscono.
"Cavolo, mi è sempre piaciuta come città, più di tutte le altre che ho visto". Mentre parlate, ad un tratto le luci si spengono, e si levano le urla tra la folla.
Senti la ragazza urlare, ma tu no.
<Non ancora, non è ancora il momento> pensi.
Dopo qualche secondo i riflettori infondo al palco si accendono e accecano tutti gli spettatori.
Da dietro i riflettori avanza una figura, appena la sua ombra si definisce le urla si alzano.
Tutte le persone presenti riuscirebbero a riconoscere i contorni di quella figura tra mille individui.
"Ehi Milano! How are you?!" La sua voce è inconfondibile.
Le urla si alzano e ora anche tu urli con loro.
Più avanza, più la sua figura diventa nitida e chiara.
I suoi riccioli acquistano il colore marrone, la sua carnagione si schiara e il suo sorriso è perfetto. La sua figura non è più in ombra, ma ben visibile in tutta la sua effettiva bellezza.
"I'm so excited!" I tuoi occhi osservano la sua figura attentamente, per imprimere nella memoria ogni singolo dettaglio, per non dimenticarlo mai.
Inizia la scaletta con In my blood e tutte le voci si alzano per formare una sola armonia. Le urla cessano per lasciare spazio alla musica. Le braccia si alzano e ondeggiano con la luce accesa tra le mani.
Senti una strana armonia tra la folla, senti un calore nel petto che piano si irradia nel tuo corpo.
Il tuo cuore batte così forte che ti sembra stia per scoppiare.

Il tempo passa e con esso anche le canzoni. Dopo le canzoni di Illuminate e di Shawn Mendes the album, dopo Never be alone e Stitches è il suo momento.
La canzone con cui tutto ebbe inizio.
"I love it when you just don't care
I love it when you dance like there's nobody there"
Senti nella tua testa la sua voce a soli quattordici anni che diceva:
"Hey guys, my name is Shawn Mendes" all'inizio di ogni video, di ogni cover che postava.
"We don't have to be odinary
Make your bast mistakes
'Cause we don't have the time to be sorry
So baby be the life of the party".
Tutte le persone presenti stanno cantando la canzone. Sulle tue guance scendono le lacrime. Sembra incredibile come sia passato il tempo, dal 2014 al 2018. Così tanto tempo, così stanti ricordi, così tante canzoni.
Nella tua mente ricordi tutti i video del tour dei Magcon, dei concerti di Taylor Swift che apriva e dei bellissimi sorrisi.
Tutto ti torna in mente, sorridi d'istinto, mentre il tuo sguardo si posa sul suo viso e in quell'istante, mentre lui canta "So, baby, be the life of the party", i vostri sguardi si scontrano e si intrecciano. Sorride e ti rivolge lo stesso identico sguardo che ti rivolse quel giorno, quattro anni fa. Quando tu gli diedi quella lettere. E lui due giorni dopo, sotto una foto, la cui didascalia era proprio un verso di life of the party, ti scrisse che non ti avrebbe mai dimenticata.
"Thank you Milan, you are my lighthouse!" Urla, ti rivolge un altro sorriso ed un'occhiolino, quasi impercettibile ed esce via dal palco.
Appena quelle parole sfiorano le tue orecchie, un sorriso spunta sul tuo viso.
"You are my lighthouse". Sono le tue parole, nella tua lettere.
Non si era dimenticato.
Ti aveva riconosciuto.
Tu sei il mio faro.
"E lo sarai per sempre".

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