Ciao, volevo solo dirvi che potete ricominciare a richiedere degli immagina e da ora specificate se a tema lgbt mettendoci questa emoji 🏳️🌈 o🌈
Grazie ❤️Sin da quando Edmund la chiamò e poi quando l'aveva guardata quando era arrivata da lui e poi ancora quando l'aveva baciata, t/n aveva capito che sarebbe stata l'ultima volta che loro due si sarebbero visti e sarebbero stati insieme.
Edmund si era fiondato sulle labbra di t/n come un assetato nel pieno deserto si fionda in una pozza d'acqua e lei lo sentiva, sentiva che avrebbe voluto piangere, ma per il momento con lui che la stringeva a sè, riuscì a resistere. Non avrebbe rovinato il loro ultimo momento.
"Devi tornare a Narnia vero?" Gli chiese prima che Edmund potesse continuare a baciarla, e lui annuì.
"Peter si è lavato le mani dalla situazione e io non ho intezione di fare come lui. Se lui vuole restare qui, faccia quello che gli pare, ma io non ho alcuna intenzione che i nostri nomi siamo infangati dalle azioni di quel coglione!"Disse, per poi infilare il viso nell'incavo del collo di t/n. Lei ebbe un fremito, e subito una grande voglia di picchiare quel imbecille le fece prudere le mani, ma la ignorò.
"Rispetterò io il patto di Peter, quella ragazza rischia la morte!" Disse con ancora il viso nell'incavo del collo di lei, solleticandole la pelle.
"La principessa di cui mi avevi parlato!" Disse t/n, ricordandosi di una conversazione avuta con il ragazzo qualche mese addietro, lui annuì.
"Sei re, è il tuo compito!" Disse t/n dopo aver preso il viso di Edmund tra le mani.
"Questo non lo rende più facile piccola". Le disse e a sentire il nomignolo uscire dalle labbra rosee del ragazzo, t/n ebbe un tuffo al cuore sapendo che non avrebbe più sentito quella parola uscire da quelle labbra.
Edmund intuì lo stato della ragazza e si fiondò nuovamente sulle sue labbra, stringendola a sè più che poteva. Facendola sentire protetta e amata. Non passò molto tempo che i due si ritrovarono stesi sul letto completamente svestiti di tutto e vulnerabili tra le braccia dell'altro.
Pregarono meltamente una qualunque divinità presente che quel momento potesse durare in eterno, ma non accadde.
Dopo che entrambi si furono saziati dell'altro, Edmund appoggiò il capo sul petto di t/n che accarezzava il capo corvino del re.
"T/n, io ti-" La ragazza lo bloccò prima che continuasse la frase, non sarebbe stata in grado di sentirla e non crollare davanti al ragazzo. E nel modo più assoluto, non voleva che l'ultimo ricordo che Edmund avrebbe avuto di lei fosse lei in lacrime.
"Non lo dire,Edmund. Dovrai imparare ad amare quella povera ragazza che diventerà tua moglie e la tua regina. E se lo dici non sarò capace di lasciarti andare!" Gli disse, guardandolo con gli occhi pieni di lacrime e la vista offuscata.
"Potrei non essere mai capace di innamorarmi di lei! Lo sono di te!" Affermò rivolgendo un sguardo triste alla ragazza.
Edmund odiava a morte quella situazione, era sempre stato lui la testa calda della famiglia e ora che aveva trovato l'amore della sua vita quello stronzo di Peter doveva mettersi in mezzo.
"Edmund devi darti tempo. Passerà il tempo e ti dimenticherai di me, della mia voce, del mio profumo e anche il mio aspetto e allora sarai capace di innamorarti di lei". T/n lo guardò sofferente per le parole appena pronunciate, ma lei sapeva che era la verità, doveva trovare l'equilibrio giusto, dimenticarla e sarebbe stato ingrado di innamorasi di lei. Passò una mano sul suo petto tonico.
"Perchè mi dici questo!?" Chiese, urlando Edmund alzandosi dal letto, incurante della sua nudità.
"Perchè è la verità! Questo è quello che accadrà Ed e nè io nè tu possiamo farci nulla!" T/n confessò a malincuore. Avrebbe voluto legarlo a sè e non lasciarlo andare, ma sapeva che non avrebbe potuto farlo. Voleva andare da Peter e prenderlo a sberle.
"Non voglio che tu mi dica la verità, voglio che tu mi stringa a te, che mi baci e mi dici che mi ami, che non mi scorderai!" Urlò, piangendo e sedendosi sulla poltrona in un angolo della stanza. Poggiò i gomiti sulle ginocchia e si mantenne la testa sulle mani.
Spezzata dalla figura del ragazzo, t/n si alzò dal letto e si avvicinò a lui. Gli fece appoggiare la schiena allo schienale della poltrona e si sedette su di lui. Lo osservò per un po', mentre Edmund incominciò a passare in rassegna il suo corpo nudo, soffermandosi in alcuni punti.
"Ed, io ti amo. Moltissimo, ma non posso fare nulla apparte questo: sei il fottuto re, ed hai i tuoi doveri, le tue responsabilità. Non potrò mai dimenticarmi di te, ma Ed devi lasciarmi andare, sennò finirai per odiare per tutta la tua vita quella che sarà tua moglie, a cui stai salvando la vita, e lei ti odierà a sua volta quando vedrà che provi solo disprezzo nei suoi confronti. E sappiamo entrambi che non vuoi questo".
"Non posso non odiarla, non mi importa neppure se lei mi odierà, voglio solo te". Disse, mentre delle lacrime scendevano dai suoi occhi, allora prontamente t/n passò delicatamente il pollice per asciugarle. Edmund mise il viso dell'incavo del collo della ragaza e inspirò il suo profumo cercando di memorizzarne l'odore. Portò le mani dietro la schiena di lei e la strinse a sè il più possibile, senza farle male.
"Sappiamo entrambi che tra qualche mese non sarà così, non puoi passare tutte la tua vita accanto a una donna odiandola!" Gli fece notare t/n.
"Ti odio! Dovresti odiarla e non spingermi tra le sue braccia!" Rispose a sua volta il ragazzo.
"Ed io ti amo e non posso permettere che tu rovini a tua vita per questo. E poi non ho mai detto che le voglio bene, ma amo te e questo basta!" Rispose t/n accarezzandogli i capelli.
"Non voglio lasciarti andare, voglio te e ti vorrò per il resto dei miei giorno piccola". Sussurrò Edmund sulle labbra di lei, prima di baciarla profondamente.

STAI LEGGENDO
Immagina
FanfictionIn questo libro scriverò degli immagina su personaggi reali, famosi o dei libri (Harry Potter, Maze Runner, ....) Scriverò anche immagina su richiesta. Spero la storia vi piaccia! <3