Il fatto che una persona come Lily Evans nella sua vita non abbia mai creduto nel destino, nel fato, non importa come lo chiamiate voi, è piuttosto bizzarro.
Abbastanza inusuale per una persona particolare come lei, una persona che ha nelle sue giacche una piccola tasca lungha dove riporre un particolare bastocino in legno ben lavorato.
A differenza di Lily, t/n aveva sempre creduto nel destino, un invisibile e sottile filo dorato che le lega le persone nello spazio e nel tempo. Era sempre stato per lei un promemoria di speranza nel momenti di difficoltà e oscurità che attraversava nella sua vita.
Durante le estati, Lily lavorava in una gelateria nella sua piccola cittadina natale, lo faceva per mettere soldi da parte per quando avrebbe potuto viaggiare e per mantenere quel legame con il mondo che si lasciava indietro durante i mesi di scuola, e si anche per evitare la sorella durante il giorno.
Le estati di t/n, invece, erano spese a leggere a Richmond Park: era convinta che un giorno o l'altro avrebbe incontrato qualcuno lì. Si chiedeva se, quando avrebbe trovato la persona giusta, non si sarebbe accorta dei segni che li avevano portati ad incontrarsi, come una favola.
Alle volte, quando la sua mente vagava e non riusciva più a focalizzarsi sul libro, osservava le persona che passeggiavano o si incontravano. Guardava le coppie e si inventava dei momenti nel loro passato dove avevano incontrato, senza saperlo, quella persona che li avrebbe resi felici.
T/n aveva avuto tante storie durante la scuola, sperando di trovare quella giusta, ma non l'aveva trovata, no. Si era imbattuta in ragazzi narcisisti e false ragazze: il suo secondo ragazzo le aveva anche rubato la sua sciarpa preferita. La prima ragazza con cui stette, invece, la lasciò per telefono: fu un inferno.
Sperava così tanto che ci fosse qualcuno lì fuori che fosse legato a lei senza saperlo, che in quel momento stava pranzando nel suo ristorante preferito.
Immaginava quelle coincidenze che nessuno potrà mai riconoscere, come Lily che seduta sul treno per Hogwarts, pronta per il suo quinto anno, leggeva il suo libro preferito, mentre nello stesso momento t/n, a Londra, nel suo negozio di dischi prediletto, comprava l'album degli ABBA preferito di Lily.
La rossa non credeva nel destino, troppo incerto per una ragazza che voleva essere all'altezza di tutto, prepararsi a tutto, ma come ti prepari per il fato? Non puoi, perchè il tempo è curioso, curiosamente misterioso e le coincidenze hanno un che di magico, un che di magico che però non può essere compreso come un incantesimo di trasfigurazione.
Nessuna di loro avrebbe mai scoperto che quando Lily andò a Londra durante l'estate prima del suo ultimo anno, aveva mangiato nel ristorante preferito di t/n, e in quel momento non poteva sapere che ci sarebbe tornata durante il suo addio al nubilato, prima di sposarsi con la ragazza dei suoi sogni.
Come t/n non avrebbe potuto sapere in quel momento, mentre osservava gli sconosciuti passeggiare che, le foglie che ricoprivano Richmond Park quando lo avrebbe mostrato a Lily, sarebbero state dello stesso color oro di cui si era sempre immaginata il filo invisibile che legava lei e la sua anima gemella.
Che dopo tutto, quell'inferno che aveva vissuto le avrebbe portato il paradiso sottoforma di una bellissima ragazza dai capelli rossi che si scontrava con lei per un taxi sotto una forte pioggia, davanti a Kings Cross.
"Ti va se lo dividiamo? Così nessuna delle due aspetta sotto la pioggia" le propose Lily, cercando di proteggersi dalle goccie con un libro.
"Assolutamente, entra prima tu" le rispose grata t/n.
Sedute nel veicolo il tassista era alle prese con il tassometro, e chiese di attendere un momento.
Un po' imbarazzate entrambe si guardarono le mani, poi t/n lanciò un'occhiata veloce nella direzione della rossa.
"Mi spiace per il tuo libro" le disse t/n, vedendo il retro bagnato.
"Fa nulla, in verità lo so a memoria. L'ho letto già quando andavo a scuola, ma mi piace così tanto rileggerlo".
"Cos'è?" domandò curiosa t/n e Lily le mostrò la copertina. Gli occhi di t/n si illuminarono.
"E' il mio libro preferito" le rispose, sorridendole. Gli occhi verdi di Lily brillarono, si guardarono negli occhi sorridendo. Qualcosa di strano stava accadendo.
"Dove devo portarvi?" chiese il tassista, dopo aver sistemato il problema.
"Notting Hill, numero 7" dissero all'unisolo. Si guardarno nuovamente e se in quel momento avessero avuto la stessa vista delle Moire greche, le dee del destino, avrebbero potuto vedere che un invisibile sottile filo dorato le avvolgeva legandole per sempre.
Ci tengo a precisare che mi sono ispirata a Invisible String di Taylor Swift.
Spero vi piaccia <3
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Immagina
FanfictionIn questo libro scriverò degli immagina su personaggi reali, famosi o dei libri (Harry Potter, Maze Runner, ....) Scriverò anche immagina su richiesta. Spero la storia vi piaccia! <3
