Sebastian Stan

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Siete in Messico, state in un ristorante e mangiate Chilaquiles, molto buone, ma anche molto piccanti.
Il posto è veramente bello, colorato. I musicisti con il sombrero sono troppo belli e infondono tanta allegria.
"Adoro la musica messicana! Mi sembra fatta per sorridere, è bizzarro". Ti dice e tu scoppi a ridere.
"Vero, sembrano sempre felici! Suonano come se non avessero rimpianti!" Dici, osservando gli uomini con i loro strumenti.
"Tu hai dei rimpianti?" Ti domanda curioso.
"Chi non ne ha, senza contare i musicisti messicani?" Affermi. Da quando sei piccola pensi che tutti abbiano dei rimpianti, è inevitabile. Ma non c'è nulla di male nell'averli e nell'ammetterli.
"Vero, ma i tuoi quali sono?" Ti domanda e tu ci pensi su.
"Quando avevo 12 anni, c'era un bambino a scuola che mi prendeva sempre in giro e un giorno insultò mia nonna. In quel preciso momento avrei voluto tirargli un pugno in faccia, ma non l'ho mai fatto. Ecco, glielo avrei dovuto tirare". Affermi convinta. Sebastian scoppia a ridere e tu con lui.
"Ti piace prendere a pugni le persone". Ti ricorda.
"Senti il nostro incontro è stato uno sbaglio, non l'ho fatto apposta. E poi dovresti rigraziare quel pugno, perchè ci siamo conosciuti così". Gli ricordi.
"Vero, ma ne avrei fatto a meno, soprattutto perchè stavo per venire a parlarti per conoscerti". Ti confessa.
"Perchè lo so solo ora?!" Domandi curiosa.
"Non lo so, non c'era niente di importante da sapere. Comunuqe cosa ne pensi del Messico?" Ti chiede curioso. I suoi occhi sono puntati su di te, ti osservano attentamente. Ha la stessa espressione di quando legge un articolo interessante sulle ricerche di storia che gli portano gli studenti.
"Beh credo che sia un posto magnifico, pieno di colori e felicità. Il mare è stupendo, però non ci vivrei mai". Affermi.
"Perchè?" Ti domanda.
"Non so, avrei un po' paura. Potrei non essere in grado di cavarmela in tutte le possibili situazioni, ovviamente senza un ragazzo moro, alto, bello, molto bello. Ma se dovesse esserci lui con me, allora non avrei problemi!" Gli sorridi.
"Beh il ragazzo bello dice che vivrebbe con te in messico".
" Allora mi trasferirei anche subito!" Dici.
"Bene, ti prendo in parola!" Scoppiate a ridere.
Pagate il ristorante e uscite.
Vi incaminate verso la casa che avete affittato.
Passate vicino alla spiaggia e guardate il mare.
"Mi hai davvero fatto perdere la testa!" Dice, voltandosi verso di te.
"Non c'è nessun'altro che vorrei accanto me ora. Ti amo davvero tanto". Dice piano, come se avesse paura di quelle parole.
"Ti amo anche io Seb, e non sai quanto". Gli sorridi e lui poggia le labbra sulle tue. Vi lasciate andare ad un bacio lento e dolce, al sapore del Margarita che avete bevuto.

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