Draco Malfoy

1.4K 92 4
                                    

T/n aprì piano gli occhi e mise lentamente a fuoco l'ambiente. Draco le rivolgeva le spalle, con il busto scoperto, mentre, ancora steso, continuava ad osservarsi il braccio sinistro dove, evidenti, spiccavano le linee nere del marchio sulla sua candida pelle.
Espirò dell'aria dal naso come se fosse esasperato e t/n sapeva cosa stava pensando, guardando il marchio sul suo braccio.
"Smettila". Disse piano, mentre si avvicinò al corpo del ragazzo e poggiando sopra al braccio, dove si trovava il marchio nero, la propria mano.
"T/n". Disse piano con voce sofferente Draco, chiudendo i suoi occhi.
La ragazza poggiò il viso sulla spalla del ragazzo, ispirando il suo profumo e beandosi della sua pelle morbida a contatto con il suo viso.
"Draco, smettila ti prego". Lo supplicò la ragazza, cercando di far capire al serpeverde che si sbagliava sul proprio conto.
Non passava giorno senza il quale Draco non osservasse il suo braccio e vedesse quel bruttissimo segno. Si Voldemort era stato sconfitto, lo aveva visto cadere sul pavimento della sala grande come tutte le vittime che aveva portato, ma quel nodo allo stomaco non voleva lasciarlo, se non quando lui e t/n facevano l'amore. Si sentiva tremendamente in colpa, non aveva rigraziato Harry, non aveva chiesto scusa al moro per tutti gli anni e per le stronzate fatte, non ne aveva il coraggio.
"Dovresti metterci una benda così smetteresti di guardarlo e pensare che sei un mostro, cosa che non sei". Gli consigliò la ragazza, sperando che questo gesto potesse aiutarlo.
"No, non lo coprirò per essere ancora più codardi di quanto io non sia già stato, mi bastano gli anni della mia adolescenza grazie". Affermò Draco, spostando la mano della ragazza dal marchio. Odiava quando lo toccava, lo faceva sentire ancora più sporco, come se la stesse contaminando, lei che era un'anima così pura.
T/n scese dal letto, fece il giro del materasso, si inginocchiò difronte al fidanzato e lo guardò, in quei suoi bellissimi occhi chiari.
"Draco, Voldemort minacciava la tua famiglia! E non hai ucciso Silente, non ne saresti stato capace e quello non è stato un atto di vigliaccheria, ma di bontà".
"Piton lo ha fatto, vuoi dire che lui era cattivo?" Le chiese, oramai erano tutti a conoscenza dalla reale storia del ex professore di Hogwarts.
"Il suo è stato un gesto di fede e di amore! Era fedele a Silente e sapeva che uccidendolo, avrebbe salvato Harry!" Gli ricordò la ragazza, poggiando nuovamente la mano sul suo braccio a toccare una parte del marchio.
"Odio quando lo fai, mi fai sentire come se ti stessi contagiando o sporcando o non so cosa!" Le ricordò il ragazzo, non riuscendo a distogliere lo sguardo dalle sue dita sottili a contatto con le linee nere.
"Draco, io amo ogni cosa di te, ogni singola cosa, compreso quel marchio. Perchè quel marchio ha avuto un tal peso e una tale influenza sulla tua vita e sulla persona che tu ora sei e che io amo, che è esattamente la ragione per cui io lo amo! E se non la smetti di pensare a noi due come tu che mi contagi con qualcosa, ti prometto che ti lascio all'altare, chiaro?" Lo minacciò la ragazza. Non sarebbe mai stata capace di lasciarlo andare via, ma voleva smuoverlo il più possibile.
"Non so perchè, ma per quanto io voglia evitare di farti diventare simile a me, non riesco proprio a lasciarti andare, non lo permetterei mai".
"Draco, non te lo permetterei mai io, neppure sotto la maledizione Imperio". Gli sorrise, e poi poggiò le sue rosse labbra su quelle rosee di Draco, sentendo le sue braccia stringerla a sè.


ImmaginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora