Druig

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"In verità noi sappiamo della morte di Achille solo nell'Odissea: ci viene preannunciata la sua morte dopo quella di Ettore come sapete, e gli viene preannunciato che sarà ucciso da un mortale aiutato da un dio, ma della sua morte effettiva ne veniamo a conoscenza solo grazie ad Odisseo" t/n rispose alla domanda dello studente, poi chiese se ci fossero altre domande.
"Perchè Achille decide di uccidere Ettore? Capisco che lui e Patroclo erano come fratelli, ma a che scopo decretare la sua stessa morte?" chiese un ragazzo, dai banchi in fondo. 
Mentre stava formulando la sua domanda, t/n vide Druig poggiarsi sullo stipite della porta, rivolgendole uno dei suoi soliti sorrisi provocanti.
"In verità, come già detto, si pensa che i due eroi fossero più che migliori amici e compagni d'armi, bensì amanti. Ora niente è confermato nel poema, ma sappiamo che tanti filosofi ne erano convinti: anche Platone ne parla nel Simposio. In ogni caso, Patroclo nel poema è mostrato come un valoroso guerriero, ma anche un uomo molto gentile e premuroso verso i suoi compagni, infatti non solo più di una volta Omero stesso fa intendere la sua simpatia verso il personaggio, ma alla sua morte tutti i comandanti e i soldati piangono la sua caduta" spiegò, prima di congedarli. L'aula si svuotò in fretta e mentre t/n metteva apposto i libri e il computer, Druig si diresse verso di lei.
"Non avrei mai pensato di vederti nelle vesti di un professore universitario" la prese in giro, sendendosi sui bachi davanti. T/n alzò il capo per guardarlo e sorridergli.
"Ah no?"
"No, però devo ammettere che l'autorità ti sta molto bene" le fece un occhiolino.
"Pensavo che ci saremmo visti a casa, non dovevamo andare da Thena e Gilgamesh?" chiese, mettendosi il cappotto. Druig indossava la stessa giacca di pelle di sempre.
"Infatti, ma ho controllato quanto ci mettiamo in macchina e direi che non possiamo tornare a casa" le disse, prima camminarle accanto, prendendole la mano nella propria.
"Peccato, mi sarei cambiata" si lamentò t/n.
"Credimi, non è necessario: i vestiti da professore ti stanno da dio" le disse, prima di spingerla leggermente di lato con la spalla. T/n rise.
"Sono i miei vestiti di sempre, Druig"
"Scusami ma sai che per me non fa assoluta differenza" le disse, per un attimo i suoi occhi devennero dorati e t/n si ritrovò a guardare nella sua mente i ricordi della sera precendete: le mani di Druig che la spogliavano, la sensazione delle sue labbra calde e umide sul collo.
Poi i suoi occhi tornarono normali e i ricordi si fermarono.
T/n gli diede un pugno sul braccio, "sei una cosa incredibile, perchè lo hai fatto?" disse cercando di calmare il suo battito. Si sentiva accaldata, sapeva di essere arrossita e una familiare sensazione nel basso ventre si era risvegliata.
"Perchè così ti ricorderai di quello che succederà quando torneremo a casa e non rimarremo da Thena una vita" le rispose, mentre entravano in macchina.
"Ma sono Thena e Gilgamesh"
"Si, ma ci sono anche Icaris e Sprite" le ricordò, e t/n fece una smorfia.
"Hai ragione, avevo quasi dimenticto di Sprite!" si lamentò. T/n era perfettamente in grado di trattenere Druig quando si trattava di Icaris, che era un tale imbecille, ma sopportabile, a differenza di Sprite che era una spina nel fianco perfino per lei.
"Bene ora che te ne sei ricordata vedi di non metterci una vita sta sera" le disse " sennò tutte quelle belle immagini che ti fanno eccitare riorneranno nella tua mente a cena" la minacciò.
T/n sbuffò e sorrise.
"Sai dovresti amare il tempo in famiglia, non essere così scorbutica e scappare" la prese in giro dopo cena, mentre tornavano a casa. Una volta finito di cenare, Druig l'aveva torturata: gli faceva vedere scorci della sera precendente quando meno se lo aspettava, facendola eccitare. Alla fine, dopo aver chiacchierato un po', t/n non resistette più e dicendo che aveva una lezione presto, riuscirono ad andarsene. Era furiosa con Druig e se non fosse stato per l'intimo bagnato gli avrebbe detto tante cattiverie, mentre Drui se la rideva.
"Sei davvero impossibile, neanche durante la guerra di Troia sei stato così fastidioso" si lamentò t/n.
"Ehi se non ci fossi stato io, i tuoi amati Achille e Patroclo sarebbero morti almeno sette anni prima!" gli rinfacciò.
"Vuoi davvero rinfacciarmelo adesso?!" gli chiese, mentre stavano salendo verso il loro appartamento, tra un bacio e l'altro.
"Ho fatto in modo che andassimo via prima del previsto, ti prego adesso smettila di torturami!" lo pregò, facendo nascere il solito sorriso vittorioso sulle labbra di Druig.
"Come da te richiesto" le rispose prima di tornare a baciarla.

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