Ronald Weasley era abituato a non sentirsi speciale: non sembrava importare a nessuno se i suoi fossero buoni, Percy era sempre stato il primo della classe; non importava che fosse nella squadra di Quiddich, Fred e George ne avevano fatto parte; ed altri milioni di esempi.
Per cui quando t/n si comportava come se le interessasse di lui, il rosso non sapeva proprio cosa aspettarsi. La prima volta che si sedette vicino a lui ad una delle lezioni, ne rimase sorpreso, ma non troppo. Quando inziò a salutarlo nei corridoi rimase un po' interdetto, credette che la ragazza si fosse solo sbagliata e lo avesse scambiato per uno dei suoi fratelli. Ma quando iniziò a fare conversazione con lui, Ron fu convinto che qualcuno gli stesse facendo un scherzo, perchè sennò una ragazza bella e dolce come lei avrebbe mai parlato con lui?
Neanche per sbaglio l'idea che lei fosse interessata a lui gli attraversò la mente, comunque si trovò a trovare le conversazioni durante le lezioni e nei corridoi un motivo per sorridere durante la giornata.
Era l'unica con cui Ron trovò di poter parlare senza dover tener conto di Harry, Hermione o nessuno dei suoi fratelli, qualcuno a cui poteva raccontare cose dal suo punto di vista, senza dover sentire il nome di qualcun'altro uscire dalle labra di t/n.
Non era mai stato scorbutico con lei, neppure durante quei giorni in cui avrebbe strangolato perfino Harry (che erano rari), fino ad una delle partite di Quiddich, dove i cori sepeverde avevano superato loro stessi: erano stati particolarmente crudeli e Ron aveva sbagliato un bel po' di volte, ma fortunatamente Harry aveva preso il boccino e Ginny aveva fatto finire la pluffa tra gli anelli spesso.
Il giorno seguente Ron era ancora di umore nero, anche Harry sapeva di doversi tenerei alla larga e così fecero tutti i suoi amici. Stava camminando in corridoio quando t/n lo richiamò, e lui per la prima volta non si fermò, non voleva parlarle, non sapeva neppure come guardarla in viso.
"Ron!" lo rincorse lei, toccandogli un braccio così che lui si fermasse.
"Senti t/n, lasciami stare: Oggi non ho bisogno della tua pietà" le disse rude, per poi tornare a camminare.
"Quale pietà?" chiese lei, seguendolo.
"La tua! Sennò perchè mi vorresti parlare? Non hai visto cosa ho combinato ieri? Lasciami stare, non so che tipo di volontariato sia questo per te, ma non ne ho bisogno, nè tanto meno ci guadagni qualcosa. Sempre che tu non voglia che ti presenti uno dei miei fratelli, o che ne so, beh non ti conviene perchè non ci faresti una bella figura, ti conviene andare direttamente da loro o chiedere ad Harry sempre che non sia lui la ragione di queste interazioni!" le disse rabbioso. Subito dopo essersi sfogato e aver tirato fuori tutte le insicurezze che pensava della loro amicizia sentì la sua rabbia sfumare via.
"Ehi, calmati! Prima cosa, la nostra amicizia non è volontariato, e mi ferisce che tu lo pensi! Secondo, era solo una partita di quiddich, Ron! So che per voi è super importante, ma la partita l'avete vinta, e poi tutti hanno giornate no, chi non l'avrebbe con quei terribili cori. Il mondo non finisce perchè tu non hai dato il massimo per una sola partita che non avete perso, su con la vita. Terzo, io non provo alcuna pietà per te! Ero venuta qui per chiederti se ti andasse di andare insieme ad Hogsmead il prossimo weekend". Ron rimase ammutolito: t/n gli aveva appena chiesto di uscire.
"Hai ragione, mi dispiace... per tutte le stupidaggini che ho detto e grazie ne avevo bisogno" le sorrise dolce un po' imbarazzato "e mi farebbe davvero piacere andare con te ad Hogsmead".
"Bene! Ci vediamo a lezione dopo" sorrise, prima di allontanarsi "Ah, e Ron!"
"Si?"
"Per quanto una giornata sia brutta, noi non siamo il centro del mondo, questo non finisce se qualcosa di brutto ci succede, va avanti e così anche le altre persone! Se tu avessi fatto bene, non sarebbe cambiato nulla se non il tuo umor. La scuola non avrebbe eretto una statua a tuo onore, Malfoy non si sarebbe buttato dalla torre di astronomia. Quello che voglio dire è che, il giorno successivo di una cattiva giornata, è una nuova chance di fare qualcosa di nuovo e di bello e di essere felici, non ti abbattere" poi si voltò e continuò a camminare, senza avere la minima idea di che dono avesse fatto a Ron, che per la prima volta si sentì libero dagli standard dei fratelli, dalla celebrità di Harry e la paura di vedere per sempre tutto nero. Il suo cuore ebbe un fremito e si accorse immediatamente di essersi appena innamorato.
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Immagina
FanfictionIn questo libro scriverò degli immagina su personaggi reali, famosi o dei libri (Harry Potter, Maze Runner, ....) Scriverò anche immagina su richiesta. Spero la storia vi piaccia! <3