Le truppe di Yoshinobu si misero in marcia verso Kyoto occupata dalle forze di Satsuma e Choshu, dopo che i ronin di Satsuma avevano appiccato diversi incendi a Edo, incluse le fortificazioni esterne della residenza di Tokugawa.
Kyu, accompagnato da Yado e una decina di fidati uomini, attese che l'esercito si allontanasse dal territorio fortificato del Bakufu per scendere dal promontorio e inoltrarsi oltre i cancelli rimasti aperti e poco custoditi.
Gli uomini si posizionarono dietro le porte che conducevano all'esterno, prontamente armati con gli sguardi rigidi sempre in allerta, permettendo al ronin di inoltrarsi all'interno dello stabile, seguito da Yado.
La prigione sembrava sinistramente abbandonata, benché fosse solo un'impressione dissolta da un'ombra che tagliò la luce sul pavimento del corridoio, proveniente da una stanza di comando. Kyu e Yado si appiattirono alla parete, uno di fianco all'altro. Il ronin sbirciò all'interno. Due ufficiali erano intenti ad archiviare degli incartamenti e dalle loro espressioni, sembravano estraniati da qualsiasi rumore. Kyu si corrucciò, determinato a proseguire. Fece un cenno di assenso al ragazzo e poco dopo, i due colsero una momentanea distrazione degli ufficiali che voltarono le spalle, permettendo ai due intrusi di sgattaiolare oltre la porta con passo felpato e busto chino in avanti.
Giunti nel corridoio che conduceva alle prigioni, un soldato di alta statura e corporatura magra vigilava, mostrando sul volto l'austerità del suo compito. Nascosto dietro una colonna, Kyu osservò il soldato con occhi freddi. L'elsa della sua katana batté un leggero colpo nella parete e sorrise cinicamente quando la guardia sollevò gli occhi, focalizzando la sua attenzione sul volto ombroso dietro la colonna. Lasciò il suo posto e imbracciò il fucile. Non giunse neppure ai piedi della colonna, che dall'oscurità un braccio si allungò, afferrandogli il fucile per trascinarlo poi nel buio. Subito dopo, un suono gutturale fu seguito da un leggero tonfo.
Kyu uscì alla luce, mentre Yado, preso il fucile del soldato tramortito, si mise a guardia del corridoio in attesa che il suo padrone si dirigesse all'interno.
Jonathan sollevò il capo verso la porta. Qualcuno stava armeggiando con la serratura e quando questa scattò, l'inglese si sollevò in piedi. Certamente, pensò, era la guardia giunta ad accertarsi che la chiave non fosse caduta in mano sua. Per tale motivo, piegò il corpo in avanti, pronto a caricare su qualsiasi forma umana fosse apparsa da quell'uscio.
Come la porta si aprì, Jonathan balzò in avanti, ma la catena lo bloccò strattonandolo a un palmo di naso dalla postura rigida del ronin.
Stupefatto, l'inglese si raddrizzò. "Benedetto ragazzo! Mi chiedevo quando ti saresti deciso a venire!"
Kyu lo guardò con freddezza. "Non è stato facile scoprire dove ti trovavi, vecchia volpe!" lo rimproverò, strappandogli quasi di mano la chiave che l'amico gli porse per liberarlo dalle catene. "E' un bene che tu sia arrivato, giusto in tempo ..."
"Fossi in te non sarei tanto compiaciuto!" lo bloccò il giovane. "Tra breve Edo si troverà tra due fuochi e Awashima ha dato disposizione di evacuare Ginza ..."
"Casey?!" esclamò Jonathan, afferrando il giovane per le spalle, una volta libero dalle catene.
Kyu lo guardò con occhi perplessi. "Lei ... è talmente preoccupata per la tua sorte che era disposta a venire da sola dopo aver scoperto dov'eri!" Lo guardò torvo. "Perché non mi hai detto nulla?"
Owen scosse il capo. "Non volevo coinvolgere te e tua zia. Avevo riposto fiducia in un negoziato, ma ..."
"Sei stato un idiota!" lo redarguì il giovane. "Aspettati una sfuriata da oba san!"
Jonathan annuì affranto. Non poteva rivelare al ragazzo della promessa fatta anni prima a Naemi di non farlo mai incontrare con Tokugawa. Poi pensò a Casey.
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GLI OCCHI DEL RONIN
Historical FictionEdo 1869 All'insediamento della restaurazione Mejij, una giovane ereditiera inglese fugge dalle insidie dello shogun, propenso a ripristinare il proprio regno appropriandosi dell'oro che ella detiene. Sullo scenario dell'ultima cultura medioeval...