Capitolo 99

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... Lui le rivolse uno sguardo deluso. "Londra? Perché? Non ho nulla laggiù!"
"Dovrai prenderti cura dei beni di famiglia e della tenuta ..."
"Non è roba mia!" sì ribellò lui, dissentendo ciò capo. "Prenditi cura delle tue cose da sola, senza coinvolgere me, grazie!" Qualcosa, poi, gli balenò nella mente e il suo viso si sconcertò. "Posso sapere perché mi stai dando tanta fiducia?"

Lei rilassò le spalle e le scrutò con una gentile consapevolezza di ciò che lui significasse per lei e per l'affetto che il giudice Bailey aveva provato per lui.
"Nostro padre ha lasciato tutto a entrambi!" gli rivelò con una naturalezza disarmante. "Metà del patrimonio del giudice è anche tuo!" Lo avvertì, cercando di scorgere una nota di sorpresa nella sua fisionomia, ma le venne da ridere scorgendolo suscettibile alla notizia che, certamente, non aveva ancora assimilato.

"Non mi interessa!" si oppose lui, scuotendo il capo. Strabuzzò, poi, gli occhi. "Aspetta! Che cosa hai detto?" A un tratto, si sentì inebetito. "Nostro ..." Helmut sembrò mordersi la lingua e Casey gli offrì uno sguardo dolce e affettuoso.
"Malgrado quello che tu temevi e ciò che desideravi, gli hai dato tante soddisfazioni, considerandoti un dono del cielo. Ringraziava Dio per avergli concesso quel figlio maschio che tanto aveva desiderato!"
Ci fu un attimo di silenzio e poi lei gli prese una mano, baciandone il dorso e tenendola stretta fra le sue. "Non devi provare alcun tipo di biasimo per te stesso, Helmut, né dispiacere per le parole che non hai potuto rivelare al giudice Bailey."

"Io e te siamo sempre stati fratello e sorella, Helmut. Nostro padre ti aveva adottato!"
"Che cosa?" esclamò lui, raddrizzandosi con sgomento.
"L'ho saputo solo di recente. Ne erano al corrente Butler e Owen, desideroso, quest'ultimo, di vederci chiaro sui tuoi propositi, prima di pronunciarsi.
"Accidenti!" lo derise poi divertita. "La tua è sempre stata una battaglia persa in partenza!"

Lui scrollò le spalle e chinò il capo afflitto. "Magari, Bailey mi ha adottato per evitare che ti sposassi, mettendo al sicuro anche l'eredità di tua madre!"
Lei gli inflisse uno scappellotto sulla nuca, facendolo trasalire, per poi guardarlo con occhi pieni di riprovazione. "Nostro padre ti ha adottato perché ti voleva bene, Helmut Collins Bailey!"

Lui si inorgoglì a quel secondo nome, ma cocciuto com'era non lo diede a vedere, così come dovette contenere la sua emozione e le lacrime al solo scoprire di essere stato adottato dall'uomo che aveva stimato più di chiunque altro.

"Comunque, non voglio tornare a Londra! Incarica Smith per queste mansioni oppure affida tutto a Owen!"
Lei sgranò gli occhi per un istante.
"Oh, cielo! Immagino la nostra casa nelle mani di Jonathan divenire un covo di spie ricercate, o peggio!"

Scoppiarono a ridere e Casey fu contenta di vedere affiorare in quei brillanti occhi azzurri la stessa vivacità con cui lo conobbe da fanciullo, volendo dimenticare tutto il resto.
Dall'altra stanza, Aiko si scambiò un sorriso di intesa con il figlio per quella ritrovata serenità familiare. Una presenza sull'uscio di casa che dava sul cortile, attirò, poi, la donna.

Immobile e con lo sguardo tristemente desolato, Kyu udiva quelle risate sincere, colme di affetto represso e una fitta gli congelò il petto fino a fargli male. Aiko se ne accorse, e facendogli cenno di entrare lo invitò con un dito a tacere e prestare attenzione a ciò che avrebbe udito e lui acconsentì, incoraggiato dallo sguardo fiducioso dell'amica che conosceva i turbamenti del giovane.

Casey guardò Helmut con aria interrogativa. "Ti sei mai soffermato a chiederti se io fossi fiera di te?" gli domandò a bruciapelo, facendolo raddrizzare sulla schiena; allungare lo sguardo verso di lei e dilatare gli occhi con un broncio confuso.

"Lo sei?" riformulò scettico.

Lei sbuffò trattenendosi dal ridere. "Ho bisogno di un braccio valido ed esperto nel reparto di contabilità bancaria e tu saresti la persona più adatta a rivestire questo ruolo. E ... ti renderò partecipe anche degli sviluppi industriali così come desideravi fare. Il progetto è sempre stato tuo, Helmut, e con le tue conoscenze solo tu saresti in grado di ampliarlo così come lo avevi studiato!"

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