Nia osservava Casey esercitarsi con l'arco, stando comodamente seduta su una panca immersa nel verde del giardino. Aveva appreso di come suo fratello si fosse premurato a sostenere l'amica nella caverna durante il temporale, ma lo sguardo assente della giovane, tuttavia, la intristì.
"Aiko san è molto compiaciuta del gesto che le hai riservato l'altro giorno" disse per attirare la sua attenzione. Casey scoccò un'altra freccia. La mano le tremò, sbilanciando il tiro.
Dopo il temporale, Kyu l'aveva accompagnata a casa tenendola stretta sul suo cavallo. Chiuse gli occhi per un istante, sentendo emergere tutte le sensazioni travolgenti che aveva provato quel giorno. Era stato lui, in seguito, a consegnare le erbe ad Aiko. Da allora, non lo aveva più visto.
Sbatté le palpebre, rivolgendo interesse a Nia. "Dopo il discorso affrontato al villaggio, tuo fratello sarà parecchio impegnato!"
Nia fece spallucce. "In questo momento starà studiando alcune strategie con il daimyo Awashima."
Era, dunque, insieme a Kyoko, pensò Casey, stringendo le labbra. Rifiutò, tuttavia, di scoccare un'altra freccia e abbandonò le braccia lungo i fianchi. Si andò a sedere accanto a Nia, prendendo la tazza di tè che quest'ultima le porse.
"Passa parecchio tempo dal daimyo, ultimamente" fece notare, portando la tazza alle labbra per nascondere la sua curiosità.
Nia sollevò su di lei uno sguardo preoccupato. "Se ciò che ha detto dovesse avverarsi, non saremo più al sicuro con due eserciti in arrivo."
Casey, invece, ostinò il suo sguardo sul tè. "Perché Awashima non può imporre la sua influenza sullo shogun, affinché oltrepassi Ginza senza ingaggiare una battaglia?"
"Awashima dono non ha mai approvato i metodi del Bakufu. Non credo che il daimyo si macchierà di disonore nel sentirsi rifiutare un negoziato. E' un tipo molto orgoglioso!"
"E così tuo fratello si è preso l'incarico di risolvere il problema, mentre lui sta a guardare?" obiettò Casey con un tono di disappunto.
Nia scosse il capo. "Lui farà avere le armi agli abitanti ..."
"Ci sono parecchi bambini, Nia!" ribatté lei con indignazione.
"Le donne e i bambini lasceranno il villaggio dopo la sagra. Su questo Kyu kun è stato irremovibile!" sostenne Nia, difendendosi dal tono enfatico dell'amica.
Casey bevve il tè in un solo fiato. Non riusciva proprio a smettere di pensare a quel turbine di emozioni provati nella caverna e al tocco carezzevole di quella voce, che martellava ancora nelle sue orecchie. Chiuse gli occhi, imponendosi autocontrollo.
"Avrà parecchio da discutere anche con la figlia del daimyo!" proruppe, senza riuscire a trattenersi. Perché no? Magari il ronin sperava che il nobile gli desse in sposa la figlia, se si fosse accollato le sorti di Ginza. Deglutì con amarezza al pensiero.
Nia si schiarì la voce e guardò l'amica affettuosamente. "Kyoko è sempre stata una fanciulla insicura e non ha mai mostrato molto coraggio nell'imporre le sue decisioni."
"C'è stato un tempo in cui mio fratello nutriva devozione nei suoi riguardi. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei, ma Kyoko è sempre rimasta fedele alle convinzioni della sua famiglia e a me non è mai piaciuto il suo modo di trattare Kyu, sempre pronto a correre da lei ogni volta che lo chiama!"
La giovane notò che Casey la ascoltava con attenzione, ma per quanti sforzi facesse allo scopo di nascondere la sua delusione, era evidente che quel racconto non le era gradito.
"Credo che sia accaduto qualcosa a mio fratello, poiché non mostra più lo stesso interesse per Kyoko che mostrava in passato."
Casey sentì il sangue salirle alla testa. Col pensiero ribatté alle parole dell'amica. Come poteva dimenticare, in fondo, gli sguardi affettuosi che l'uomo aveva rivolto alla nobile sotto il portico? Il suo dito si agitò impaziente sul bordo della tazza.

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GLI OCCHI DEL RONIN
Fiksi SejarahEdo 1869 All'insediamento della restaurazione Mejij, una giovane ereditiera inglese fugge dalle insidie dello shogun, propenso a ripristinare il proprio regno appropriandosi dell'oro che ella detiene. Sullo scenario dell'ultima cultura medioeval...