Naemi non ne volle sapere di rimanere alla locanda ad arrovellarsi i pollici nell'attesa. Mostrando, così, doti nascoste da buona cavallerizza, seguì Owen e Warlow lungo i sentieri che conducevano a Ginza.
Lungo la strada della Nihonbashi, il gruppo si ricongiunse con Yado e le giovani reclute che Naemi aveva spedito in ricognizione per tutta la notte. I gesti mimati di Yado, verso un punto lontano delle montagne, fecero comprendere alla donna che l'obiettivo era stato individuato e con sguardo inorgoglito si voltò verso Owen.
"L'hanno trovato!"
"Bene! Lo accerchiamo come programmato. Warlow coordinerà le postazioni non appena arriveremo in cima. Di buono c'è che nessuno si aspetta una nostra incursione ..." non terminò la frase, giacché una figura a cavallo correva verso di loro.
Naemi sgranò gli occhi. "E' Kyu kun!" Li roteò, poi, verso l'inglese. "Ricordatevi ciò che vi ho detto, Owen san!"
Il giovane tirò le redini e il cavallo si irrigidì, arrestandosi con un nitrito.
"Felice di rivederti, Jonathan!"
"Stai andando da qualche parte, Kyu kun?"
"Ho sentito che dai la caccia a Collins e volevo unirmi al gruppo!"
I convenevoli tra i due uomini erano tesi, seguiti da sguardi rigidi e poco cordiali. Naemi scosse il capo, stupita. La contesa per la giovane Bailey era comprensibile per chi l'aveva cresciuta tanto per colui che l'aveva sposata. Ed entrambi sembravano lanciare saette da quegli occhi colmi di sfida, dimenticando che il tempo stringeva e che se Kyu si trovava lì, significava che Casey era scoperta, senza nessuno a proteggerla. La donna si sporse, apprensiva.
"Dov'è piccola chan?"
"E' diretta a casa di Nia!"
Jonathan aggrottò la fronte, comprendendo che Casey non aveva rivelato nulla al giovane ronin riguardo Helmut. Lo sguardo di Naemi lo inchiodò con timore e strinse le mascelle, assecondando il desiderio della donna.
"Sciocco di un ronin!" lo apostrofò con biasimo. "Esponi tua sorella a scontrarsi da sola con Collins e dei samurai? Corri da loro a proteggerle!"
Kyu si sentì rimproverato come un bambino e indurì i lineamenti, ma non si scompose. "E perché dovrebbe accadere?"
Owen strinse gli occhi, giocando il suo ruolo. "Perché Collins vuole l'oro di Casey, ti è chiaro il concetto?"
"E voi che farete?"
"Lo hanno avvistato tra le colline della Nihonbashi. E' lì che stiamo andando!"
Naemi trattenne il respiro. Il nipote sembrava stesse cedendo alla richiesta dell'inglese; ci avrebbe pensato Yado, infine, a sviarlo, certa che Kyu lo avrebbe portato con sé. Lo vide chinare il capo e sospirare profondamente.
"Akatta!" (Va bene!)
Voltò, dunque, il cavallo e diede di sprone, rivolgendosi a Yado e a due uomini. "Ikou!" (Andiamo!)
Jonathan osservò la donna. "Non penserai davvero che quella mantide scatenata se la sia bevuta!"
Naemi chiuse gli occhi, rassegnata. "Meglio, dunque, non sprecare il tempo guadagnato!"
Quando, parecchio tempo dopo, Kyu tirò le redini davanti all'abitazione di Nia e scorse il cavallo della giovane inglese, tirò un sospiro di sollievo. Oltrepassò il cancello e si precipitò nel cortile della villa, ricoperto di cespugli sempre verdi e puntellato da varie anfore di terracotta.
Salì i gradini del portico e percorse un lungo corridoio esterno, adombrato da alti aceri. Dei passi frettolosi si udirono all'interno.
Quando Nia apparve da una delle porte scorrevoli, si stupì di vedere il fratello. "Onii san!"
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GLI OCCHI DEL RONIN
Historical FictionEdo 1869 All'insediamento della restaurazione Mejij, una giovane ereditiera inglese fugge dalle insidie dello shogun, propenso a ripristinare il proprio regno appropriandosi dell'oro che ella detiene. Sullo scenario dell'ultima cultura medioeval...