Le forze imperiali avevano consolidato il loro controllo sulle isole principali, grazie all'aiuto delle autorità locali sciolte dallo shogunato e alla presenza dell'ammiraglia britannica al largo delle coste.
Jonathan si era congedato da un contingente imperiale, pronto a salpare con la 'Compagnia delle Indie', giunta a recuperarlo. Non vedeva l'ora di raggiungere la baia di Edo. Sospirò rassegnato al pensiero che Casey lo avrebbe, probabilmente, ricoperto di insulti per averla lasciata sola.
Salì la scaletta della nave e giunto in cima fu sopraffatto dal frenetico movimento della ciurma, intenta a ripristinare il veliero pronto a salpare da un momento all'altro. Scorse Warlow ai piedi dell'albero maestro intrattenersi con un giovane asiatico che come mostrò il profilo, riconobbe all'istante.
Si avvicinò rapido e Kyu gli offrì un burlesco sorriso di chi era compiaciuto che un caro amico non si fosse giocato la pelle.
"Immagino l'impazienza di rivedermi, Kyu kun!"
"Tremavo come una foglia al solo pensiero!" rispose il giovane, con lo stesso tono scanzonato dell'inglese. I due si abbracciarono affettuosamente e Warlow ordinò che venisse portata una bottiglia del migliore rum caraibico.
"Non c'è tempo!" disse Kyu tornato serio.
Jonathan si corrucciò. "Come sta Casey?"
Il giovane si scompose con una nota di stima. "Ha ribaltato le sorti di Collins durante l'assemblea degli azionisti, finanziando personalmente il progetto ferroviario e avviando un'attività bancaria che la pone a capo della prima società di credito di Edo!"
Owen allargò gli occhi, ma solo per un attimo, giacché i suoi baffi si mossero in quello che parve un ostentato sorriso di orgoglio. "Degno della figlia di Ed Bailey!" mormorò scuotendo le spalle.
Kyu lo riportò con i piedi per terra. "Collins sarà inarrestabile!"
L'inglese lo guardò adombrato. "A riguardo, mi auguro che tu abbia preso le più accurate precauzioni per averla lasciata sola in un momento simile!"
Il giovane accennò un sorriso quasi di sfida. "Ho fatto di meglio!" Si concesse una pausa. "L'ho sposata!"
Seguì un attimo di silenzio, dopodiché Jonathan si accostò a Kyu. La mascella serrata; lo sguardo rigido e allargato di chi si era visto rubare una cosa preziosa da sotto gli occhi.
"Ti avevo avvertito, Kyu, che se l'avessi fatta soffrire ..."
"Era l'unico modo per tenerla al sicuro da Collins e lei ha accettato!" lo scavalcò lui con tono altero, senza lasciarlo continuare. "A Edo le persone che contano sanno che Casey appartiene alla famiglia Reiji, sotto il protettorato del daimyo Awashima. Nessuno oserà toccarla e se Collins dovesse compiere un atto sconsiderato, oba san saprà come tenerlo a bada!" Il suo sguardo impaziente squadrò l'inglese dalla testa ai piedi. "Parecchi affaristi, anche loschi, le devono dei favori!" concluse seccamente, lasciandogli intendere quanto la sicurezza di Casey fosse presa in considerazione da tutta la famiglia.
Jonathan annuì rassegnato. "Sono al corrente che tua zia offre rifugio ai figli abbandonati dei miserabili, insegnando loro come divenire delle ombre in una società che non li considera, per tenere sotto controllo chi vuole occupare il territorio di quartiere e giocare di anticipo sulle loro mosse anche con ricatti!"
"Un vero boss!" si stupì Warlow.
"Esattamente!" gli fece eco Jonathan, mettendosi le mani nella tasca del completo nocciola a doppio petto. "Per il solo fine prossimo di compiere buone azioni!" Girò poi su se stesso in un atteggiamento di riflessione.
"A proposito, Warlow! Voi sapevate di questo matrimonio?"
"No, sir Owen!" Mentì da bravo pirata qual era o l'inglese lo avrebbe, certamente, dato in pasto ai pescecani.

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GLI OCCHI DEL RONIN
Historical FictionEdo 1869 All'insediamento della restaurazione Mejij, una giovane ereditiera inglese fugge dalle insidie dello shogun, propenso a ripristinare il proprio regno appropriandosi dell'oro che ella detiene. Sullo scenario dell'ultima cultura medioeval...