Chapter 6

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"Non saprai mai quanto sei forte, finché essere forte è l’unica scelta che hai."
Bob Marley

Alec's pov.🌕

Era calata la sera e aspettai che Jace si facesse vivo nella mia stanza,doveva parlarmi di qualcosa.
Arrivò dopo pochi istanti e appena capii l'argomento, mi tirai insieme

«Ma perché siete tutti fissati con quella?» domandai facendo riferimento a Cleo.

«Perché è straordinaria! Ti direi di farci un pensierino»

«Jace..»alzai gli occhi e lo guardai scocciato.

Dalla porta della mia camera entrò Isabelle.
«Ci sono problemi,mamma ci convoca»  annuimmo e la seguimmo.

Ci ritrovammo nel suo ufficio e vedemmo anche Cleo che sorrise ad Izzy.

«Ho una missione per voi» annunciò nostra madre.

«Quindi c'è un demone in città, fantastico» esclamò la nuova arrivata anche se non era visibilmente molto euforica

«Dove?» Chiese Jace incrociando le braccia.

«In un locale, troverete le coordinate in una scheda nel centro di controllo. dovete andare subito. È un demone Eidolon, sono quelli che si mimetizzano meglio fari i mondani» spiegò mia madre.

«Andiamo subìto» risposi

«Cambiatevi, vestiti così sarete in risalto.»

Izzy ringraziò nostra madre e prese Cleo da un braccio per andare a prepararsi.

«Bene,ci metteranno mezz'ora.» Sospirò il biondo.

Per prima cosa, raggiunsi la sala di controllo e presi la cartella con tutte le informazioni riguardanti il demone Mutaforma, per fortuna il luogo non era poi così tanto lontano.
Lasciai a Jace la cartella  e Andai nella mia camera per  prepararmi
Mi vestii sempre di nero,una maglia aderente e un  pantalone stretto alle caviglia e ai piedi degli anfibi.
Ripensai alla frase che mi disse il mio migliore amico su Cleo,ma nulla da fare.

Era una bella ragazza ma il suo carattere mi portava alla mia idea iniziale,prendere le distanze da lei e non avere nessun rapporto,oltre quello professionale.

Bussarono alla mia porta e dopo aver detto 'avanti' la figura di Cleo mi si porse dinanzi.

Il suo corpo era fasciato da un tubino nero che le segnava il punto vita alla perfezione, aveva delle maniche a barchetta ma aveva anche due bretelline che facevano da sostegno e al centro del suo pezzo aveva un bellissimo incrocio.

«Aspettiamo solo te per avviarci» disse appoggiandosi alla porta con fare scocciato

«Mi spieghi dove metti le armi?» la guardai torvo e incuriosito dal suo aspetto, era bellissima.

Ma Cleo lo era sempre.

«Non vorresti mai saperlo» ammiccò sedendosi sul mio letto  e si strinse i lacci dei suoi anfibi.

«Okay,forse questa volta non voglio veramente saperlo.»

«Dovresti stare zitto a volte,sai?» sorrise spontaneamente

Il sorriso più bello, gli angeli dovevano credermi.
Il più radioso,sincero che lei avesse potuto regalarmi.

Mi alzai dal letto e insieme andammo via con gli altri due in missione.

Trovammo il locale che ci disse nostra madre e per primo entrò Jace, si fece un giro per visualizzare la zona d'attacco e come mettere in atto il piano.
Ritornò dopo poco e ci diede alcune informazioni.

«È il barista,ma ci sono troppi mondani. Bisogna distrarlo e ucciderlo. Ci serve un diversivo»

«Ci penso io»rispose Cleo.

«E così spensi di fare?»

«Aspetta e guarda alec. Sono una donna!»

Dall'estremità del vestito, mise le mani sul suo abito e lo alzò di poco facendolo diventare più corto.
Si aggiustò i capelli neri e sorrise.

«Restate nei paraggi»  e ancheggiando entrò nel locale.

«Se non ti fai un pensierino tu,non ho scrupoli a farmelo io» disse il mio amico al mio fianco
Cleo andò al bar e mi avvicinai come se fossi un cliente qualunque ordinando un drink alcolico.

«Qualcosa di molto forte!» urlò per farsi sentire al barista.

«vuoi dimenticare qualcosa?» ridacchiò di rimando.

«Il mio ragazzo mi ha lasciato» borbottò sconsolata  Cleo e il barista la notò

«Perché lasciare una bella ragazza come te?»

«Chiediglielo. Mi ha messo le corna con la mia migliore amica. Stronzi, tutti e due!» fece finta di piagnucolare.

«Mi dispiace tanto»

«Ti andrebbe di ballare per consolarmi?»

«Non posso, sto lavorando»

«ma che si servano soli»

«Ei!» continuò Cleo a voce alta verso tutte le persone che erano al bar per prendere da bere
«Adesso è un self- service!»

Cercai di capire le sue mosse, cosa intendeva fare? Era un demone, santo dio!
Avrebbe potuto ucciderla!

Il barista alzò le spalle e lasciò perdere il bicchiere di vetro che stava asciugando.
Raggiunta la pista da ballo,Cleo si attaccò al demone mutaforma e ballarono.
Lei aveva dei movimenti sensuali e riuscì  a catturare tutta l'attenzione dei ragazzi.

Ma proprio tutta.

Doveva proprio comportarsi così? C'erano altri modi per uccidere un demone, sbuffai quando anche dei mondani si avvicinarono a lei.

Il pensiero di raggiungerla, abbassarle il vestito e portare Cleo fuori da quella gabbia di ormoni impazziti mi tormentava da minuti, che mi sembravano infinite ore di torture.

Mi lanciò uno sguardo e poi prese per mano il barista portandolo dietro ad una porta.
Io,Jace e Isabelle ci avvicinammo e uscì Cleo.

«È fatta,possiamo andarcene» sorrise per poi fare la strada per tornare all'istituto.

«È stato grandioso Cleo!» Urlò Izzy complimentandosi.

«È tutto nel andamento»

«Sei una ragazza con mille risorse,vero Cleo?»

«Vero Jace»

«Potevo pure fare la stripper a saperlo,invece mi ritrovo ad uccidere demoni»

Jace e mia sorella scoppiarono a ridere ma io ero sempre più convinto,
Jace aveva ragione,un pensierino potevo sempre pur farlo.
Ma a me non bastava solamente un pensiero.
Ma non sapevo come avvicinarmi,fra noi c'era astio.
E lei mi odiava.

La guardai attentamente, i suoi capelli neri erano lunghi fino alla zona lombare, quella sera li portava ondulati e i suoi occhi azzurri erano pieni di trucco nero,  che era una combo perfetta con la carnagione lattea che possedeva.
Le labbra rosee e parzialmente carnose le incorniciavano il viso minuto perfettamente
Aveva delle gambe lunghe e snelle,  scommettevo che tutto ciò che indossava le calzava a pennello.

Odiavo il modo in cui mi guardava, priva di sentimenti che era proprio il contrario di ciò che volessi da lei.

Quella sera era bellissima, proprio come tutte le altre sere.

N/A
vi annuncio che stiamo per perdere Alec Lightwood! Vi avverto eh!
Questi sono i primi capitoli che scrissi tre anni fa circa, ho voluto che restassero così per "crescita personale" nell'ambito della scrittura.

Non obbligo nessuno a trovarli belli, ma il cambiamento nel corso della storia, seppur minimo, è presente.

A domenica, grazie.🖤

Damnatus AngelusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora