Alec's pov.🌕
Ero sveglio a causa di un messaggio del mio Parabatai che diceva di raggiungerlo immediatamente nella sua stanza.
Lo trovai con Clary e parlavano.«Chi ha detto cosa?» Domandai
« mia madre per la coppa.»
«chi l'ha detto?»
«valentine, è con mia madre»
«e può parlarti attraverso il ciondolo? qui nell' istituto?»
« e come quando ho visto dot»
«Per questo tua madre voleva che lo avessi tu»esclamò Jace.
«mia madre è viva, incosciente ma viva.»
« dove sono lei e Valentine?» Dovevo fare qualcosa.
« Non lo so»
« hai detto di averli visti nessun dettaglio?armi? equipaggiamento? Foto?»
«Non ricordo!»
« Alec, calma.»
« cerco qualcosa che può esserci utile. che cosa hai visto esattamente?»
«Valentine ha mia madre,ecco cosa ho visto.»
« le emozioni sono solo una distrazione e tu sei dominata dalle emozioni.»
«Disse il ragazzo fidanzato»
«noi Shadowhunters le controlliamo»
«e tu sei bravissimo a farlo,si?»
« Il mio compito è quello di proteggere l'istituto e se Valentine ha una finestra dove può vederci dentro,io devo chiuderla. ora fammi dare un occhiata a quel affare.»
Mi passò la collana e la guardai.
«ora è nelle mani giuste, vado a metterlo in un luogo sicuro dove nessuno sarà tentato di utilizzarlo»
« noi dovremmo. Per arrivare a Valentine»
Jace,non fu d'accordo.
Andai in sala comandi e aprii la scatola dal pavimento con la runa.«se fossi Valentine ,ti farei credere di poter salvare Jocelyn. poi attirerei clary con l'inganno per barattare la sua vita per la coppa»
«A me piace l'idea di Jace. È così che abbiamo salvato Simon dai vampiri»
«Si, vampiri annoiati ed egocentrici. valentine è la vera minaccia, con lui non bastano quattro ShadowHunters e mezzo»
«Cinque»Clary mi guardò con odio.
« sarà.
il ciondolo lascialo qui»
Emisi un sorriso sfacciato e poi iniziai ad andarmene.«Dove vai?» Urlò Jace alle mie spalle
«Dalla mia ragazza!»
Passai dalla mensa e presi alcune snack per lei.
Raggiunsi la sua stanza e appoggiai il vassoio giallo in plastica sul suo comodino posto accanto al suo letto.
Le baciai la spalla scoperta ed emise dei mugolii.«Alec..»
«Buongiorno amore»
Sorrise alle mie parole e aprì gli occhi portando una mano alla bocca per sbadigliare.
Le misi il vassoio sulle sue gambe e mi guardò.«A cosa devo questo buongiorno?»
«Non posso portare la colazione in stanza alla mia ragazza?»
«Certo che puoi,ma tranquillo.»

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Damnatus Angelus
FanfictionCleo non era una ragazza come le altre adolescenti di Lisbona, non rientrava nella categoria "sempliciotte" ma era ben altro. complicata e dannatamente bella come un'angelo caduto, la vita le era stata ingiusta e bramava vendetta. Alle luci dell'alb...