Chapter 14

336 5 0
                                        

"Da uno capisci come sono tutti"
Virgilio.

Alec's pov 🌕

Era da tutta la notte che le paranoie presero possesso di me.
Mi chiesi perché Cleo avesse interrotto il bacio che sembrava tanto ricambiare.
«Ehi,amico. Tutto bene?» Jace mi risvegliò dai miei pensieri mentre portava il suo vassoio pieno di pancake.

«Si, tranquillo»

«Ma quello non è Cleo con nostro fratello?»Domandò Isabelle prima di puntare lo sguardo sui due che ci raggiunsero pochi istanti dopo.

«Che ci fai con mio fratello minore?»

«L'ho trovato stamani mentre saltava sul mio letto, ringrazio Maryse per avermi fermata dalla mia tentazione di ucciderlo» rispose ironicamente e max gli posò un bacio sulla guancia.

Cleo prese il suo toast alla Nutella e iniziò a mangiarlo.

«Avete da fare?fra poco andrò nel mio appartamento e vorrei avere la vostra opinione sull'arredamento»

«Ci saremo tutti»  rispose Jace dando una pacca sulla schiena alla ragazza.

«Sapete che Alec e Cleo hanno fatto un bambino?»

«Cosa?»Urlò mia sorella guardando Cleo con la bocca spalancata.

«Ci siamo solo baciati» spiegò semplicemente come se fosse una cosa da tutti i giorni.

«Cosa?e quando pensavi di dirmelo?»

«Dai,non significava niente»
Quelle parole fecero capilinea nel mio cuore come se fossero dei pugnali.

«Quindi per te non era nulla?» Domandai incuriosito dalla sua risposta

«Mi annoiavo ed ero presa dal momento»
«Touchè» aggiunse bevendo del succo.
Si alzò dal tavolo e aspettò un movimento da parte nostra.

«Allora?non venite?»

«Va' ti raggiungiamo strada facendo,finiamo di mangiare»  rispose Izzy»
Appena la mora andò via,mia sorella si alzò con la scusa che doveva andare in bagno.

«Inizia ad andare anche tu, accompagno max da tua mamma»

«Mi state lasciando tutti quanti?»Non ricevetti risposta e allora iniziai a dirigermi all'indirizzo che mi diede Isabelle da parte di Cleo.

Era a qualche isolato dall'istituto ma comunque,lei non ci parlò di nessun appartamento.
Andai dentro l'edificio e raggiunsi la sua porta di casa, suonai il campanello e mi venne ad aprire dopo pochi istanti
Il sorriso entusiasmo che aveva in volta sparì quando mi vide.

«Che ci fai qui?e gli altri dove sono?»

«Non credo verranno,sono spariti dicendo delle assurde fesserie»

«E tu perché sei qui?»

«Ero incuriosito»

«Dall'appartamento o da me?»

«Entrambe le cose»
Sbuffò e poi mi fece entrare.

«Vuoi qualcosa? Ti posso offrire un bourbon, ho trovato soltanto un carello degli alcolici invecchiati.. ora che ci penso dovrei andare a fare la spesa»

«Prendo quello che prendi tu»

«Ti sembro una barista?bada a come parli.. 'prendo' ma che prendi?»

«Non ti scaldare Cleo, bevo quello che bevi tu. Sei felice adesso?»

«così tanto che vorrei morire» fece un sorriso e andò a prendere da bere.

Damnatus AngelusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora