Alec's pov🌕
«A quanto pare dovremmo stare insieme»
«si, Clary. Ma fa' silenzio»
L'addestramento per la figlia di valentine era iniziato,ma lei parlava continuamente.
Era abbastanza noioso stare lì in sua compagnia, ma gli ordini erano ordini.«Credo che tua madre sia stata troppo dura con te» ammise.
« le madri sono così»
«la mia no.coraggio stendimi,ti farà sentire meglio.»
«Tieni i piedi lontani fra loro e allarga di più le gambe,starai più comoda» le consigliai e fece come dissi.
«perchè hai lasciato che tua madre insultasse Izzy?»
«Non avanzare con il bastone ma con il corpo.
Mia sorella ha esagerato, la legge è dura ma è pur sempre legge.. persino io lo dimentico»«per questo hai lasciato che mandesse Jace al posto tuo?»
«Se sbaglia è normale che sia punito, dovrei essere un capo.»
«sai cosa fa un capo Alec? prende decisioni! devi trovare Valentine è fermarlo ed io devo salvare mia madre!»
«Tu devi migliore la difesa.
cosa pensi che non abbiamo provato a cercare tua madre?»«Certo, ma so anche che potete infrangere le regole, solo che tu non vuoi farlo»
«E sei convinta di questo»
«Alec, Possiamo ancora trovare Valentine e forse so come.
mia madre mi ha nascosto tanto,ma ho visto una cosa..una scatola.
non credeva che lo sapessi,l'apriva una volta l'anno e la vedevo sempre piangere»«Perché?» Domandai confuso incuriosito dalla situazione.
«apparteneva a mio padre, c'erano le sue iniziali.. JC. Jonathan Clarke»
«Ma tuo padre è Valentine»
«Era una bugia.
ma qualsiasi cosa contenga quella scatola.. è qualcosa di importante e forse potrebbe aiutarci a localizzare Valentine»«E dov'è?»
«nel mio loft! andiamo a prenderla»
«assolutamente no, non senza permesso»
Il mio telefono squillò e quando notai il mittente, risposi subito.
<Amore> la salutai con un sorriso, nonostante lei non fosse vicino a me.
<Ehi,sto tornando all'istituto. Posso parlarti una volta arrivata?>
<Certo che puoi. Di cosa si tratta?>
<È un argomento delicato>
Mi voltai e vidi che Clary non c'era più.<Cazzo>
<Che succede?>
<La Fairchild è complicata da badare. Devo andare,scusami>Dopo aver messo il telefono in tasca uscii dall'Istituto e cercai di trovarla con la runa rintracciamento,era ad una Accademia di arte a Brooklyn.
Diceva di essere una ShadowHunters,ma non sapeva neanche le basi.Iniziai a camminare fino alla meta e quando la vidi appoggiata ad un albero mentre il suo telefono iniziò a suonare,mi avvicinai.
«Perché sei scappata? e che serve una runa dell'invisibilità se non metti in silenzioso il telefono? è stato infatile scappare così.»
Rispose alla chiamata ed era il suo amico mondano,non ascoltai neanche la conservazione per quanto noioso fosse quel ragazzo.
«riatacca, dobbiamo andare via.»
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Damnatus Angelus
FanfictionCleo non era una ragazza come le altre adolescenti di Lisbona, non rientrava nella categoria "sempliciotte" ma era ben altro. complicata e dannatamente bella come un'angelo caduto, la vita le era stata ingiusta e bramava vendetta. Alle luci dell'alb...