Chapter 22

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"Servirsi di Dio come di una risposta alla domanda sull'origine delle leggi equivale semplicemente a sostituire un mistero con un altro."
Stephen Hawking

Alec's pov.🌕

quando mi svegliai,Cleo non era al mio fianco.
Ero in camera sua, toccai  il suo pezzo di materasso e nulla, mi guardai intorno e delle sue tracce nulla.
Confuso mi alzai dal suo letto e con fare tranquillo, mi andai a preparare nella mia camera per affrontare una nuova giornata per poi raggiungere gli altri in mensa.
Incrociai Cleo nei corridoi e tentai di baciarla,ma lei si scansò.

«Perché non c'eri al mio risveglio?»

«Era tardi, dovevo prepararmi, oggi abbiamo molte cose da fare.» aveva lo sparso perso nell' aria.

Era pentita della notte scorsa?

«Ho fatto qualcosa che non va?»

«Ieri è stato un errore»

«No,aspetta.. cosa?»

«Hai capito bene,Alec. Gli amici non dovrebbero avere questo tipo di rapporto»

«Non dovevi questo ieri mentre eri-»

«Possiamo non parlarne?»

«Lo chiedi anche?secondo te, è tutto un gioco?»

«Non ho detto questo»

«Non mentire»

«Ti meriti una ragazza che ti completi e che ti voglia al suo fianco tutti i giorni. Io non posso farlo»

«Perché no?»

«È complicato»

«Per te,lo è sempre. Fatti aiutare, Cleo.»

«Non ho bisogno del tuo aiuto»

«sei orgogliosa»

«Io non posso amarti Alec Lightwood, non posso darti l'affetto e il supporto che desideri»

«Ma io desidero soltanto star con te, Cleo..»

«Non posso,  davvero Alec.. vorrei darti tutta me stessa ma non posso.»

«Perché Cleo? perché! C'entra la questione dei tuoi occhi? Non mi interessa più, ma non farmi questo.
Non spezzare il mio cuore, non dopo ieri.»

Sperai che mi rispose, volevo davvero tanto scoprire tutto su di lei.
Ma qualcosa me lo impediva e impediva lei di parlamene.

«Devo andare» si allontanò velocemente camminando a passo svelto e di conseguenza, la raggiunsi mantenendo il suo stesso passo.

«Continua a scappare dai tuoi problemi» le urlai dietro fermandomi improvvisamente.

«E quello che mi riesce meglio» disse e prese la strada per la mensa.

Aspettai una manciata di minuti e raggiunsi anch'io il solito tavolo,salutai Jace e mia sorella mentre presi alcuni pancake.

«Ti cercavo ieri notte,dov'eri?»
Domandò Jace sapendo che ero con Cleo.

Sorrisi e guardai Cleo che spalmava  della marmellata alle ciliegie su una fetta biscottata.

Alzò lo sguardo e imbarazzata,lo distolse subito dopo qualche instante.

«Non riuscivo a dormire e allora sono andato a farmi in giro nelle serre»

«Un posto umido per passarci la notte» prese parola Cleo.

«Almeno le serre non trovano giustificazioni» sbottai innervosito dalle sue parole.

«Cosa intendi dire?»

«Sai bene a cosa mi riferisco,Cleo»

«Vuoi davvero parlarne qui?»

«E perché non dovremmo? Sono i nostri amici, non ho nulla da nascondere e tu?»

«Allora iniziamo a parlare»

«Per quale assurdo motivo sei venuta a letto con me?solo per toglierti un desiderio erotico o perché provi qualcosa per me?»

«Aspettate,siete stati insieme?» Chiese mia sorella guardando Jace in cerca di spiegazione che come risposta, alzò le spalle per creare della suspense in mia sorella.

«Non volevo farlo,ieri era stata una giornata dura»

«E cosa avrai fatto di così  triste per consolarti con me?Non puoi usarmi come tuo oggetto sessuale Cleo! Io provo davvero qualcosa per te ma ho una dignità da mantenere e non mi farò usare da una ragazzina»

«È complicato»

«Sai dire solo quello ormai,per usarmi solamente»

«Non è così»

«Ah,si?»
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Guardò altrove e fece per parlare ma sbuffò per poi illudermi un altra volta.

«I sentimenti sono una distrazione per il nostro lavoro.
Noi facciamo squadra, siamo nati Shadowhunter e non possiamo incastrare l'amore con la professionalità»

«So bene come funziona e tutto ciò che dici suona come una stronzata. Sono un Lightwood non un coglione. Milioni di Shadowhunter si sposano! Hanno delle relazioni.. le tue sono soltanto giustificazioni a qualcosa che tu non riesci a gestire»

«Allora dovremmo stare lontani, definitamente. se non possiamo essere amici»

«Due amici a luci rosse non è la definizione che associo per amicizia»

«Dimentichiamoci di quello che è successo»

«Come se fosse facile per te,Cleo»

«Fidati,non lo è per niente. È una tortura per me» si alzò e di conseguenza mia sorella iniziò a seguirla e fare domande.

«Non è facile iniziare una relazione con Cleo» sospirai sfruttato nel mentre Jace  ridacchiò scuotendolo il capo da sinistra a destra.

«È Cleo oliveria, non ne sarei così tanto sorpreso.
La conosciamo da pochi giorni, ma sembra una vita per tutto ciò che viviamo quando è nei paraggi.»

«Già, una vita»

«Alec, non mollare l'osso.
Cleo non è una ragazza qualsiasi che viene a letto solo per il piacere di fallo.
Gli occhi, fratello mio.. non mentono mai.
Lo vedo come ti guarda, non ci fai caso ma ti osserva costantemente mentre tu sei distratto.
Ammira ogni tuo Movimento, non ti toglie mai gli occhi da dosso neanche per un singolo momento.
Ma è una ragazza complicata, avrà un modo tutto suo di amare »

«Nasconde un segreto» dissi guardandolo attentamente.

«Non dirlo a nessuno Jace,sei il mio parabatai.»

«Cosa non devo dire?»
.gli feci segno di avvicinarsi e quando le nostre distanze erano pochissime sputai il rospo

«Cleo è un demone»
La sua espressione si fece subito seria e smise di mangiare il suo croissant.

«Come..»

«Come lo so?dietro a quei occhi,si nascondono pozze nere.»

Improvvisamente iniziò a ridere a crepapelle.
«Suona quasi tenebroso»

«Sono serio, Jace»

«È impossibile avere sia sangue Angelico che demoniaco»

«Non so come sia possibile ma Cleo è un demone»

«Alec ripeto, non è naturale avere sangue angelico e demoniaco.
Siamo formati solo da quello angelico e mondano.»

«Devi credermi Jace, quello che sto dicendo è vero. L'abbiamo vista entrambi, quando ha ucciso Phineas..»

Portò l'attenzione sul mio volto e annuì ripetutamente
«Cazzo, ricordo. Ma com'è possibile una cosa del genere? non è mai risultata sui sensori per monitorare i demoni da quando è qui»

Ed era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso per mandarmi completamente in tilt.
Ero confuso, il mio parabatai aveva ragione.
Era come se il mondo mi fosse  crollato addosso.
Non avevo certezze, né ragioni per confermare la mia tesi.
Non era un demone, allora cosa si celava dietro ai suoi occhi azzurri?

Damnatus AngelusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora