Alec's pov.
«la mamma è in gran forma oggi»
Ero con mia sorella nell'ufficio di nostra madre.«è diversa da quando è tornata da Idris» le dissi con tono preoccupato.
« con me è critica,come sempre» sbuffò frustata.
Non aveva un bel rapporto con la mamma,si scontravano sempre.
Era la preferita di papà,ma era più che normale.«nessun ben tornato al vostro vecchio?» Si aggiunse una terza voce,mi voltai e trovai nostro padre affiancato dal nostro fratello minore.
«Max, papà!»Salutammo i due con un abbraccio.
«Dov'è Cleo?voglio giocare con lei»
«Max,È in camera sua,si sta riposando»rispose Isabelle.
«che ci fai qui così presto?» Domandai al mio fratellino.
« Mi sono cacciato nei guai a Mumbai»
Lui frequentava un istituto diverso dal nostro,era ancora piccolo per New York.«Che hai fatto?»
« Niente!»Si mise subito sulla difensiva, tipico dei Lightwood.
«Ha appiccato un incendio durante lo studio delle rune» spiegò mio padre.
«avevo fame!volevo disegnare la luna del nutrimento» si giustificò subito il piccolo.
« quelle due rune non sono per niente uguali»
«Alec,invece sì!»
«vai in camera tua,aprì il libro grigio e studia la runa dello spegnimento» esclamò nostro padre con tono fermo e duro.
Il piccolo Lightwood dopo averci salutato andò via.«dov'è Clary?tua madre dice che è sparita»
«è con Jace»
«va tenuta qui,sotto controllo è un rischio per la sicurezza,falli tornare immediatamente» ordinò il capo famiglia e dopodiché abbandonò la stanza.
Presi il telefono e chiamai Jace.
<dovete tornare all'istituto>
<prima devi darmi una mano>
< non sto scherzando>
< neanche io. ho bisogno dell' aiuto di Cleo>
< tutto bene?>
< Magnus ha bisogno di lei>
<perché?>
< Per aiutare Luke. Magnus dice che lei può farlo>
< no,non dobbiamo immischiarci negli affari dei nascosti,quindi neanche aiutare i licantropi. come puoi chiedermi una cosa del genere Jace?>
< non dovrei neanche farlo,siamo parabatai.>
< appunto. tu sei un uomo d'onore di cui mi fiderei in un caso simile. so che farai la cosa giusta>
<Non voglio mettere Cleo in mezzo, lo sai.>
<Chiediti se lei vuole la stesse cose che vuoi tu>
Jace non mi diede il tempo di ribattere che chiuse immediatamente.Sospirai e mi accomodai sulla poltrona in pelle bordeaux aspettando mia madre per parlare.
«Madre cos'è che non va?» Le domandai appena arrivo e mi diede le spalle.
«Niente» la sua voce era incrinata e insicura,non era da lei questo suo atteggiamento.
«è successo qualcosa a Idris?»
«Non possiamo farci niente»
«Si può sempre fare qualcosa, me l'hai insegnato tu. Ricordi quando avevo dieci anni? C'era un ragazzino,Preston che mi massacrava durante le lezioni di kendo.»
«avevi una tecnica e uno stile impeccabile.»
«ed era questo il problema,mi hai detto di non pensare allo stile ,ma di fare qualcosa di inaspettato. andava contro a tutto ciò che avevo appresso fino ad allora, però mi sono adattato.»
«sono stata così fiera quando gli hai rotto il naso»
« finché la madre non ti urlò contro e ha voluto che fossi punito per insubordinazione.»
«e per questo mi ha reso più fiera. il modo in cui hai accettato..»
«sapevo che era giusto così.»
«riusciremo ad aggirare qualsiasi problema ti stia causando il clave» aggiunsi mentre mi guardava negli occhi.
«aggirare i problemi può crearni altri,come hai imparato.»
«siamo Lightwood, se rompiamo un naso,ne accettiamo le conseguenze. sono pronto a qualsiasi cosa»
«Sono fiera di te, Alexander. Sono orgogliosa di avere un figlio come te.»
Restammo a parlare ancora per qualche minuto ma poi arrivò l'ora del mio allenamento e allora raggiunsi la sala d'addestramento.Presi un bastone di legno e iniziai a colpire il sacco a sinistra e a destra.
Arrivò mia sorella come una furia.«Giurami che non accetterai! giurami che non lo farai! Giurami che non ascolterai nostra madre! Giuramelo Alec! Promettimelo da Lightwood che non lo farai.» Urlò mentre prese il bastone che stavo usando.
« cos'è che non dovrei fare?»
«Vogliono che ti sposi»
«chi lo vuole?»
« i nostri genitori. Hanno progetti anche per me!»
«devi aver capito male»
«è la verità, e la parte peggiore non è il matrimonio»
«E quale?»
«Non puoi stare con Cleo»
«Cosa?»
Non potevo stare lontano da lei a lungo.«Nostra madre ha sempre saputo che fosse una strega, adora Cleo come ragzza ma non come tua sposa, non puoi stare con lei.»
«Non è possibile..»
«Alec gli serve un' allenza politica per ripristinare la nostra affluenza nel clave»
«sapevo che Clary Fray mi avrebbe causato dei problemi. se io devo sposarmi.. tu cosa devi fare?»
«Convincere il clave a rabbonire i seelie.»
«dovrai occuparti di diplomazia?di nuovo?sono cose che spettano a me! Sono il fratello maggiore, dovresti solo divertirti!»
« lo so,ma ho amicizie fra i seelie»
«Izzy,li chiami così adesso?»
«Alec,io sono dalla tua parte.»
«davvero?ho seguito tutte le regole ho rinunciato a qualunque cosa!non posso stare senza Cleo»
« troveremo una soluzione» mi guardò e sorrise con malinconia.
Non avrebbero dovuto farmi sposare contro la mia volontà, odiavo i matrimoni combinati.
Non avrei potuto amare Cleo per la sua natura e sapevo benissimo la sua reazione.«cleo penserà che la lascerò perché è una strega Izzy.. non ho intenzione di spezzarle il cuore »
«I nostri genitori l'hanno fatto con il tuo, Alec.
Racconta la verità a Cleo, capirà la situazione e dovrà accettarla.
Siamo Lightwood e dobbiamo attenerci alle regole per portare in alto il nome della nostra famiglia.» e girò i tacchi per andarsene.« al diavolo le regole!» urlai .
Mi accasciai lungo il muro fino a toccare io pavimento e appoggiai la testa sulle ginocchia..
«fanculo tutto! non voglio rompere con Cleo!non ora che per una volta nella mia vita,le cose vanno bene!» biascicai come se bastassero delle inutili parole a cambiare il mio destino.
Ormai era segnato, i Lightwood avevano domato persino la mia vita.
Ero stanco di sopportare tutto, non avrei mai voluto vivere così.
Dovevo farlo, erano gli onori di casa.Ma più di tutti,meritavo l'amore di Cleo.

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Damnatus Angelus
FanfictionCleo non era una ragazza come le altre adolescenti di Lisbona, non rientrava nella categoria "sempliciotte" ma era ben altro. complicata e dannatamente bella come un'angelo caduto, la vita le era stata ingiusta e bramava vendetta. Alle luci dell'alb...