Alec's pov.
Era l'ora di diventare uomo e prendere delle responsabilità.
Mi sarei sposato a breve, mancavano circa cinque minuti alla celebrazione del matrimonio fra me e Lydia.
Avevo ansia,forse troppa.
Ripetevo a me stesso che era la cosa giusta.«Calmati» disse Jace.
Avevamo fatto pace grazie a Isabelle,era lei che aveva preparato l'incontro.Annuii e passai le mani sulla giacca bianca dello smoking che mia sorella aveva scelto per me.
Vidi i miei genitori venirci incontro e sospirai,dovevo calmarmi.«Quando hai chiesto a Lydia di sposarla,ero un po' scettica..ma ora mi hai resa molto fiera» sorrise.
Mi aggiustó il papillon e andò a sedersi.mi domandai se fossi stato felice se avrei sposato Lydia,ma la risposta non arrivó.
«calmati alec» dissi a me stesso e Jace si avvicinò.
«Allora,sei pronto?»
«mai stato più pronto di così» risposi cercando di convincere più me che lui
« È bello che tu sia con me,grazie per esserci.»«Non vorrei essere da nessun'altra parte.»Mi diede una pacca sulla spalla e poi mi abbracciò.
«Silenzio,la cerimonia sta per iniziare!» Esclamò uno Shadowhunter, era arrivato il momento.
Tutti gli invitati rimasero in silenzio e Isabelle iniziò a camminare sulla navata con un lungo abito dorato,le stava d'incanto.
Dopo qualche attimo entrò Lydia e mi dedicò un sorriso.
Sospirai, mancava poco e avrei avuto un'attaccò d'ansia.
Si avvicinò e le porsi una mano per aiutarla a salire il gradino dell'altare.La cerimonia iniziò ma non seguì molto,feci solo le cose che Isabelle mi aveva spiegato un centinaio di volte la sera prima.
Lydia prese il braccialetto dorato, me lo strinse al polso e feci la stessa cosa con la collana che Isabelle aveva portato su un cuscinetto.«è giunto il momento che Alec Lightwood e Lydia Branwell si Marchino con la runa del vincolo matrimoniale..una runa sulla mano,l'altra sul cuore e scanciscono l'unione»
Presi un lungo respiro,era quasi finito.
Lydia prese il suo stilo ma un rumore di scarpe col tacco la fece fermare.
«Scusate per il ritardo,non riuscivo a farmi i boccoli» disse con sfacciataggine la persona che odiavo ma che allo stesso tempo amavo più di me stesso.
Quando vidi Cleo il mio cuore si fermò per qualche instante come la sua figura,che pochi secondi prima camminava con sicurezza.
Indossava un lungo vestito rosso più corto sul davanti,una fascia dello stesso tessuto stretto in vita e uno scollo abbastanza profondo..tutto abbinato alle scarpe alte che portava.
Non aveva esagerato col trucco,aveva solo della matita nera,una riga di eyeliner,de mascara e aveva tinto le sue labbra con del rossetto rosso fuoco.Sempre meglio dell'ombretto nero che portava solitamente.
I suoi capelli neri erano voluminosi,aveva utilizzato la piastra per farsi la piega.
«che ci fa la figlia di valentine qui?» Mia mamma raggiunse la ragazza.
Per lei ormai era la 'figlia di Valentine ' non più 'la mia Cleo'
«Izzy, Alec ha invitato Cleo?» Domandò Jace.
« No,io.
ma non credevo che venisse.» Rispose la mia amata sorella che in quel momento aveva complicato tutto, soprattutto la nostra famiglia.

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Damnatus Angelus
FanfictionCleo non era una ragazza come le altre adolescenti di Lisbona, non rientrava nella categoria "sempliciotte" ma era ben altro. complicata e dannatamente bella come un'angelo caduto, la vita le era stata ingiusta e bramava vendetta. Alle luci dell'alb...