Chapter 35

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Cleo's pov.

Dormivo fin quando il mio ragazzo non entrò nella mia stanza dicendo che Magnus aveva bisogno di me per curare le ferite di Luke.
Allora iniziai a preoccuparmi seriamente.
Presi dei leggings e una felpa nera e subito mi cambiai sotto lo sguardo attento di Alec che seguiva ogni mio movimento con attenzione,senza perdere i dettagli.
Mi pettinai i capelli che ricadevano oltre alle mie spalle,fino ad arrivare alle natiche.
Non dimenticai il grimorio che Magnus aveva fatto per me e insieme al moro raggiungemmo l'appartamento dello stregone.

Vidi il corpo di Luke sofferente e mi precipitai da lui.

«Devi aiutarmi, Cleo!»

«cos'ha?»

«Un taglio provocato da un'alpha»
Lanciai uno sguardo veloce ad Alec che confuso, ricambiò l'occhiata.

«Io..non posso»

«Si che puoi!mostra la tua vera natura!lo stiamo per perdere »

«Ti supplico Cleo..se puoi aiutare Luke, fallo» Clary aveva gli occhi immersi da lacrime.

Era mia sorella dopotutto.

«Aprite le finestre!» Ordinai mentre tiravo su le maniche della felpa.

«Mi serve della salvia,limone, mortaio e delle garze!»

«Questa sì che è la mia piccola Cleo»
sussurró Magnus al mio orecchio.

Clary mi portò tutto il necessario e inserii nel mortaio alcune foglie di salvia con del succo di limone appena spremuto.

«Qualcuno mi dice che succede?» Domandò alec.

«Perché non usi direttamente la magia?»

«Magnus,sai che preferisco i metodi naturali prima»

Mi alzai dal pavimento e appoggiai una mano sulla nuca del licantropo e una sulla ferita cercando in tutte le maniere di non provocargli del dolore.

Esclamai a gran voce le parole del rituale e dalle mie mani uscì del fumo turchese,ci stavo riuscendo.

«Continua così!»
Adoravo quel lato di me,quello più nascosto che nessuno sapeva.
Magnus era davvero una figura molto importante nella mia vita,mi aveva sempre aiutato a capire quanto fossi speciale.

Quando utilizzavo la magia,mi sentivo potente.
Ero una strega e nessuno sarebbe riuscito a portare via questa parte di me.

«Stai perdendo il controllo, diminuisci la potenza,puoi farcela.»
Emisi un ghigno beffardo quando da turchese la luce diventò un blu elettrico.

Era troppa magia.

«Cleo! Fermati »
Di getto staccai le mie mani e guardai Magnus.

Luke si riprese dopo qualche instante,sorrisi vittoriosa.

«Ce l'ho fatta» Sussurrai mentre mi accasciai sul pavimento sfinita dalla mia stessa magia.

«Sono sempre orgoglioso di te, dovresti esserlo anche tu» Magnus si avvicinò e con l'amore di un padre mi aiutò a riprendermi dalla situazione.

Amavo la magia.

Alec indietreggiò confuso, cambiando stanza.

Lo seguii.

«S-sei una..»

«Strega?si» sbottai prima che lui potesse definirmi con altri appellativi.

«Nascosta. Sei una nascosta?»

«Ho  sangue Angelico,una piccola parte di me è demonica ed è anche la più forte..So che può sembrare surreale,ma ti prego..»

«Dimmi una volta per tutte chi sei»

«Mio padre è uno ShadowHunters ma ai quei tempi,amava  divertirsi e soprattutto.. sperimentare.»

«Sperimentare cosa?»

«Mondani.  Un giorno uccise un demone e prese una sacca del suo sangue. se lo iniettò e abusò  di Amelia,una ragazza mondana ma che era a conoscenza  del mondo delle ombre»

«Poi che successe?»

«Mio padre dopo aver messo incinta Amelia, scomparì. Mia madre decise di portare avanti la gravidanza e dopo mesi dopo,mio padre riapparse per la mia nascita. Mi chiamò  Cleopatra,ma a mia madre non andava giù,per questo all'anagrafe lo  trasformò  in Cleo..solo lui mi chiama così. all'ultimo anno delle elementari iniziai a vedere cose orribili»

«Demoni?»

«Sì. Raccontavo queste vicende  alle mie amiche,ma tutte mi presero per pazza, Da lì ho iniziato a capire che non ero normale,ero strana. Durante le medie,ho scaraventato un armadietto per difendermi da un bullo. 
mia madre mi raccontò  la mia vera natura e mi presentò Magnus che pian piano mi insegnò tutto quello che so ora.
Ma con una differenza»

«Quale?»

« assorbivo la magia da altri maghi per rendermi più forte»

«tuo padre dov'è?»

«non ne ho idea» bugia.
Un'altra bugia che si aggiungeva per rovinare il nostro rapporto.

Mio padre era ovunque, in qualsiasi posto e in qualsiasi momento.

«Come posso fidarmi di te se non mi racconti nulla?»

Si pentì  di aver parlato in quel modo e si immediatamente.

«Quindi è finita» Dissi ovvia.

«Cosa?»

«La nostra relazione»

«Stai scherzando?»

«Penso che tu non voglia a che fare e con una nascosta, perlopiù una bugiarda»

«Cleo,non pensare minimamente a queste cose.
Quello che sei non influenza i miei sentimenti.
Puoi essere una strega, un unicorno con le ali ma saremo sempre io e te.»

Appoggiò le sue labbra sulle mie e subito mi sentì più sollevata.

«Andiamo via da qui?»

«Si. Ho bisogno di prendere aria»
Uscimmo salutando tutti e andammo nel mio appartamento.

Mi iniziai a togliere le scarpe e la felpa portando Alec in camera da letto.
Lo aiutai con la maglia che aderiva al suo petto in una maniera perfetta.
Mi fece sdraiare sul mio letto matrimoniale e mi privò  dei pantaloni.
Iniziò a lasciare una scia di baci umidi che partirono da sotto il lobo dell'orecchio fino alla spalla.
Mi guardò con un lieve sorriso imbarazzato,come se mi volesse chiedere il consenso.

Annuii freneticamente e con una spinta entrò dentro nella mia parte intima.
Continuò a dare spinte mentre i miei gemiti erano musica per le sue orecchie.

« ti amo Cleo» disse senza pensarci.

O almeno era quello che speravo.
Arrivò al culmine e si appoggiò al mio petto scoperto.

Non risposi e non confessai i miei sentimenti per paura.
Non ero sicura che la nostra potesse realmente funzionare.
Ero dubbiosa del suo amore.
Non mi sembrava così sincero come lui lo definiva.

Iniziai ad accarezzare i suoi capelli  corvini disordinati mentre nella mia mente susseguivano  delle paranoie che presero il sopravvento della mia persona.

«Ti amerò per sempre, ricordatelo.» confessò nuovamente e gli sorrisi portando la mia attenzione al soffitto .

«Per sempre mi sembra un po' troppo,non credi?» sospirai.

«Non per me, continuerò ad amarti.»

Ma la verità era che non esisteva un futuro per noi, nessun lieto fine..
Il mio lo conoscevo anche fin troppo bene.

Damnatus AngelusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora