Chapter 64

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Alec's pov

Il giorno successivo si celebrava la cerimonia della prima runa del mio fratellino Max.
Eravamo tutti riuniti in una sala dell'istituto vestiti di punto in bianco come solito fare dei lightwood in situazioni del genere.

Spostai l'attenzione per alcuni attimi a cleo e se ne accorse facendomi segno a mio fratello con un espressione arrabbiata.
Non le dava a genio quando le davo attenzioni quando il protagonista della vicenda era qualcun'altro.

Ma in quella giornata sembrava raggiante e le dedica un sorriso ritornando con lo sguardo attento sul mio fratellino.

«All' Angelo affido la mia vita e giuro di far  rispettare le leggi del cielo» disse max raggiufendo il fratello silente.

«prendo questo marchio per onorarlo, per portare la sua luce in me e giuro di far rispettare le leggi del cielo per  entrare negli Shadowhunter.
I custodi della pace»

Sorrsi quando vidi una lieve smorfia di dolore quando lo stilo entró in contatto con la sua pelle candida.

Aveva ricevuto finalmente la sua prima runa, ero così orgoglioso di lui.

«la cerimonia è stata bellissima»  disse clary seguita da jace

«max è stato davvero bravo si»

«non ha battuto ciglio, l'abbiamo istruito bene»

«datemi un attimo»e mio fratello si allontanó per dedicarsi a nostra madre lasciando la rossa con me

«Alec qualsiasi cosa io abbia detto mentre  ero vittima dell'incantesimo devi sapere che non ti incolpo per la morte di mia madre.
Dico davvero, non devi essere preoccupato»

Ma ringraziai cleo per essere venuta in mio soccorso lamentandosi scherzosamente di max.

«Alexander, tuo fratello non vuole essere preso in braccio dicendo di essere troppo grande ormai»

«beh, effettivamente cleo..»

«ben ti sta! Cleo ormai posso prenderti io!»

«così mi rubi a tuo fratello?»

«ehi, ehi! Nessuno può rubarmi la fidanzata.»

Presi la mano di cleo e insieme andammo da mia madre.
«voglio che ci sia anche tu quando chiariremo con lei»

Mia madre doveva accettare il mio fidanzamento, non mi sarei tirato indietro per dimostrare i miei sentimenti.
Nascosta o no, figlia di Valentine, o qualunque forma prendesse cleo..
Mi ero innamorato della sua sfacciaggine e di cosa testardatamente riusciva sempre a tenermi testa mettendo da parte momentaneamente la nostra relazione quando eravamo in missione.

Non era la ragazza più semplice del mondo, era ingestibile e a stento facevo veramente fatica a stare al suo stesso passo.
Ma amavo e proteggevo ogni sua caratteristica.
Era superba, forte nei combattimenti ed era un ottima compagna di vita.
Ero consapevole di non aver mai trovato una ragazza come lei, nessuna sarebbe riuscita a reggere un confronto tale.

Era la mia donna, era un dato di fatto ormai.

E se i miei genitori non avessero minimamente accettato la nostra convivenza, avrebbero potuto fare anche l'impossibile ma mai avrei rotto con Cleo.
Neanche l'angelo.

«Max  ieri mi ha confessato  che tu e papà litigate per me e cleo» iniziai il discorso.

Uno dei tratti che differenziava cleo era la sua timidezza, provava imbarazzo quando si sentiva in colpa, ovviamente colpe inesistenti e fondate sulle sue paranoie.
Dondolava sui suoi talloni e chinò il capo leggermente per paura che la risposta fosse negativa sul nostro conto.

«lui non ha idea di cosa stia succedendo fra tuo padre e me»

«di che si tratta?»

«io non volevo darvi questo peso.. Però»  la mia mente iniziò a fare due calcoli e arrivai ad una conclusione concisa.

«papà ti sta tradendo?» sputai di getto

«bastardo» aggiunse jace.

«non potete dirlo ad Isabelle, lei adora Robert.
io sopporto, ma per lei questa notizia la distruggerebbe»

Al movimento di cleo mi mostrai sorpreso dal suo comportamento.
Rinchiuse mia madre in un abbraccio affettuoso dando spazio allo sfogo di mia madre.
Alla scena il mio cuore inizió a riempirsi di goia.

«sei una grande donna Maryse..» si allontanò cleo tirando su con il naso e l'avvicinai a me.

«venite a stare da noi» proposi optando per il loft di cleo

«tu e max, non dovete tornare da lui»

«si! Perché no? L'idea mi sembra fantastica»
«se solo Jace si levasse dalle palle» aggiunse borbottando ricevendo una gomitata dal biondo.

Ma avevo bisogno di riabolare ciò che mia madre aveva appena confessato.
I miei genitori non sarebbero stati più insieme, mio padre aveva tradito mia madre e la conseguenza era soltanto un immenso dolore da sopprimere.

Amavo mia madre, più di quanto le mostrassi.
Odiavo vederla così.

«vorrei poter restare, più di ogni altra cosa.
ma devo tornare dal clave soprattutto adesso con la spada, I miei problemi non possono interferire con i miei doveri.»  disse con tono basso con la paura che qualcuno potesse sentire.

«ah, un altra cosa Alec..
Io non sono mai stata contro la vostra unione, ci speravo sin dall'inizio e mai ci credevo alla balla del matrimonio con Lydia.
Per favore, sin dal primo instante in cui hai visto cleo sei impazzito.
Vi auguro soltanto il meglio per voi, so che anche Robert la pensa alla mia stessa maniera.
Ma conosci tuo padre, è un po' interdetto sulle conseguenze che ha riscontrato il vostro fidanzato.
Ma so che farai di testa tua, perché per te è principalmente il cuore a scegliere» e ci lasció.

Cercai la sua mano e le sorrisi.

«sapevo che le piacevi»

«a quale  lightwood non piaccio?»  le baciai il capo ed ero letteralmente sollevato.

Sentivo il bisogno da giorni di liberarmi di quel peso che aveva creato un modo allo stomaco.

Dopo aver avuto l'appoggio della mia Amata madre, mi sentivo un altra persona.
Sapevo che sarebbe durata tanto con cleo.

Volevo vivermi ogni momento che sarebbe trascorso, custodendo ricordi con la mia ragazza.

Mi avvicinai per lasciarle un bacio sulle labbra ma a jace non piacque l'idea e doveva obbligatoriamente ribattere come suo solito.

«io vi lascio soli, prendetevi una stanza»

Mi ero imposto due obbiettivi:
Sconfiggere con la mia miglior squadra Valentine
E vivere seneramente.

Ma sul secondo punto era tutto ancora da stabilire e rivedere, new York dopo l'arrivo delle figlie di Valentine non era mai stata così movimentata.

Damnatus AngelusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora