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«Perchè hai smesso di scopare con tutte?» questa domanda me la portavo dentro da tutta la mattina. Muoio dalla voglia di sapere la risposta eppure in un certo senso so che non mi risponderà.
«Complicazioni» risponde freddo e secco.
«Ho capito non ti va di parlarne. Va bene»
«Scusa, io non...non ne parlo volentieri. Sono solo cambiato e le mie priorità sono diventate altre.»
«Diplomatica come risposta.» fa un sorriso di quelli in cui si sbuffa col naso.
«Più che altro è esaustiva e vaga allo stesso tempo. Le persone non chiedono più e hanno la loro risposta.»
«Si può dire anche così.» ci guardiamo e sorridiamo.
Qualche minuto dopo ci troviamo di fronte a quello che sembra un castello non una casa. Lui si ferma di botto e dice: «La sai la strada da qui?» annuisco e lui prosegue: «Va bene allora io vado a casa mia, se hai bisogno chiama.»
«Ok. Grazie.» si avvicina come per abbracciarmi ma poi ci ripensa e si ritira dicendo un semplice «Ciao», io rispondo e proseguo verso casa.
Arrivata a casa mi ricordo che Rose doveva venire a prendermi, e io sono tornata a casa con la scimmia. Oh-oh prevedo guai!
La chiamo al cellulare e mi risponde quasi subito.
"Scusa so che dovevo venire a prenderti ma ho avuto un contrattempo al lavoro e sono dovuta uscire di corsa. Perdonami prometto che domani vengo a prenderti."
"Non preoccuparti mi sono ricordata la strada. Lo capisco."
"No, scusa, ho sbagliato non dovevo permettere al lavoro di essere più importante di te" beh in effetti...
«Forse, ma salvare vite umane è più importante di me in qualsiasi situazione, perciò non ti preoccupare sto bene e sono a casa. La cosa più difficile è stata trovare le chiavi giuste per
aprire.» ridiamo e siccome la chiamano la saluto e lascio che torni a lavorare, le racconterò stasera com'è andata il primo giorno.

Un amore paranormaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora