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Andiamo in un parco vicino la scuola, ma è abbastanza popolato. Che vuole fare, dirmi una cosa importante con dei testimoni nel caso finisse male?
Poco dopo mi porta in un posto meno affollato del parco e man mano che camminiamo la gente sparisce.
Si ferma in un posto che non pensavo potesse esistere, sembra l'albero di Pocahontas...come si chiama? Ah si, Nonna Salice.
Siamo sotto un salice molto vecchio a giudicare dall'aspetto, c'è anche un laghetto verso destra. Lui mi lascia la mano e io raggiungo il laghetto, ho sempre amato l'acqua e i suoi abitanti non mi hanno mai spaventata, eccetto gli squali, hanno una faccia antipatica. Metto la mano nell'acqua tra i pesci e loro mi vengono vicini ma non mi mordono si strusciano contro il palmo in cerca di coccole come dei gatti.
«Ti piacciono i pesci?»
«Più che piacermi i pesci io amo l'acqua, e sai loro ci vivono dentro perciò sono una specie di effetto collaterale.»
«Wow, che strano modo di vedere le cose» sta cambiando argomento forse?
«Non cambiare discorso, siamo qui per un motivo, mi devi delle spiegazioni. Per esempio sul perchè ieri sera sei scappato via, o da chi vuoi proteggermi...»
«Hai ragione, ti devo delle spiegazioni ma ogni cosa ha il suo tempo. Per prima cosa devi sapere che non sono completamente umano»
«Si lo so sei un vampiro, detto questo andiamo avanti.» dico acida e schietta
«Come lo sai?» è serio?
«Non so forse occhi rossi, vene sul viso, corpo freddo...sai Twilight l'ho visto anch'io»
«Ah ah ah...io non sono un Callen» sa cos'è Twlight, wow sorprendente.
«Scusa, ma non sei il primo che incontro.»
«Allora chi è stato il primo?» non so se dovrei dirglielo ma del resto se non mi fido di lui finisce che mi uccide quindi...
«Mi...mio padre» dico balbettando in un sussulto sperando che non mi senta.
«Guarda che ti sento anche se parli a bassa voce sai?»
«Sbruffone» ridiamo tutti e due poi lui torna serio.
«Sai anche che tipo di vampiro sono? Appartengo ad una specie» lo dice in tono amaro e con un filo di ironia su Specie.
«No, non so quasi nulla di te, come tu non sai quasi nulla di me» ed in fondo tutti e due sappiamo che è vero.
«In effetti è vero, ora che sai di me è meglio andare con calma ok? Non ho voglia di doverti spiegare tutto, te lo farò vedere un pò alla volta, così non ti spaventerai e avrai modo di conoscere la mia parte umana senza essere influenzata dal mostro che sono. Ti va?» no. Ovvio che non voglio, perchè dovrei volerlo?
«Ok» perchè hai detto ok? Ma cosa sei stupida? Beh ovviamente si.
«Però mi devi ancora delle spiegazioni che non possono attendere. Per favore, vuoi dirmi che cosa ci facevi nella mia camera? E come facevi a sapere il momento esatto in cui avevo l'incubo così da farti trovare lì? E i tuoi lo sanno? No perchè, l'altra sera, quando ti è successo sei corso in casa e ti avranno pur visto no?»
«Ok frena un pò. Vengo lì ogni notte rimanendo per ore, di solito fin quando non ti svegli, e nemmeno io so il perchè, c'è qualcosa che mi spinge a farlo punto, sento di doverti proteggere ed egoisticamente di dover capire che cosa sogni, potrei arrivare a scoprire chi mi ha fatto tuto questo. No, nessuno lo sa a parte Lucynda e una cerchia ristretta di persone come mio padre e quelli che mi hanno ridotto così. Ah no aspetta, ora lo sai anche tu!»
«Perchè hai voluto che lo sapessi?»
«Ehm...principalmente per il tatuaggio e poi perchè qualcosa tutti i giorni per tutto il santo giorno mi spinge a starti vicino e a provare un senso di incompletezza quando non ci sei, mi spinge a credere che tu abbia qualcosa di più rispetto ad altre, qualcosa che al mio corpo piace» so io cosa piace al tuo corpo e piace anche al tuo stomaco brutto...no ok brutto no, bello scimmione! Suona molto male Merl, riprenditi non starai mica provando pena vero?
«Ti dico già che non so molto più di quello che sai tu. O forse una cosa in più la so: se si uniscono i due tatuaggi i poteri di lui vengono potenziati e lei riceve un dono dai poteri di lui ma a te rimangono lo stesso. E so che c'è una profezia ma non so qual'è.» non voglio dirgliela deve rimanere per me, almeno finchè non sarò sicura di quello che faccio.
«Il tuo cuore ha aumentato i battiti, stai mentendo. Sai la profezia ma non vuoi dirmela. Ok, non importa ma sappi che te la tirerò fuori con la forza se non me la dirai a tempo debito.»
«Sissignore» faccio il gesto dei marines con la mano e ci mettiamo a sghignazzare. Lui si siede di fianco a me e provo come una stretta allo stomaco, strano.
«Hai...paura di me?» dice con un filo di voce, come se gli importasse davvero se ho paura o nodi lui. Scuoto la testa in un no e lui dice: «Strano, il tuo stomaco la pensa in modo diverso. Sii sincera ti prego, voglio capire quanto piano devo mostrarti...beh me...»
«Che odio, perchè tu puoi sentire quello che provo io ma non viceversa? È ingiusto e inquietante allo stesso tempo.» sbraito.
«Non lo faccio apposta e poi posso farti sentire quello che provo, se vuoi.»
«Davvero e come?» c'è un modo?
«Ti fidi di me? Se si, dammi la mano e chiudi gli occhi!»
Lo faccio, dannazione è così freddo, e io che avevo pensato a qualche rara malattia cercata su Google. Questo le malattie nemmeno sa cosa sono, è direttamente autoimmune!
Mi abbandono alle sensazioni.

Un amore paranormaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora