Arrivo a casa dopo le altre ore di lezione che sono state matematica, scienze e inglese. Ho evitato Cameron per il resto della giornata, sono rimasta con Lù che sa la verità mi ha detto di credere a quello che volevo, che la verità è solo ciò in cui voglio credere un pò come in Dio c'è chi vuole credere e chi non vuole credere.
Rose era già a casa quando sono rientrata e si è accorta che avevo qualcosa che non andava ma in ogni caso mi ha detto che avrebbe firmato per l'adozione al prossimo incontro con Cass, ero molto felice, la prima persona che davvero mi vuole e che è pronta a farmi da famiglia, solo che ho altro a cui pensare.
Voglio parlare con Cam sono decisa a farlo, voglio che si trasformi davanti a me costi quel che costi, devo sapere che non è una bugia, che mi ha baciata perchè voleva farlo non perchè è stato costretto.
Sono le quattro del pomeriggio e prima di mandargli un messaggio decido di prepararmi o meglio voglio solo struccarmi in modo che se devo piangere non devo avere paura di sembrare uno stupido, quanto tenero, panda. E mi metto dei vestiti più comodi, apro l'armadio e decido di prendere una tuta a caso e una maglietta a maniche lunghe leggera. Per non essere completamente in disordine mi sistemo i capelli e stendo un pò di correttore fissato con della cipria, poi metto le scarpe da ginnastica e invio il messaggio: "Hey, quando vuoi io ci sono. Ho veramente bisogno di parlarti. Per favore". La risposta è quasi immediata: "Ok dieci minuti e sono lì".
Bene ok, ho dieci minuti per sistemarmi la borsa e mi bastano e avanzano, infilo documenti, una bottiglia d'acqua, un pacchetto di fazzoletti nel caso di lacrime avventate e metto dentro il kit pronto intervento ovvero un'assorbente e un paio di cerotti.
Lo aspetto in camera pensando che entri dalla finestra ma sento il campanello, strano. Rose apre prima di me: «Salve signora, sono qui per Merel, è in casa?»
Wow! È dotato di gentilezza e cordialità verso gli adulti e di stronzaggine verso i suoi coetanei, beh ma di che mi sorprendo!
Prendo la borsa e la felpa di prima e scendo, non sono vestita bene ma a giudicare dalla faccia di Cameron non sono poi tanto male.
«Ciao, usciamo?»
Annuisce saluta Rose e chiude la porta facendomi passare per prima. Tenta di baciarmi appena fuori dal vialetto ma io mi sposto, non so ancora se mente o no.
«Portami in un posto dove possiamo stare completamente da soli»
Mi prende per mano e io mi faccio trascinare in una specie di bosco simile a quello nel mio sogno. Ok ho ufficialmente paura! Che ha intenzione?
«Ok qui va bene siamo soli!»
«Senti lo so che l'idea non ti va a genio ma devi farti vedere trasformato da me.»
«Cosa? No neanche per idea.»
«Invece devi, ho scoperto che hai un taccuino su cui annoti tutte le tue conquiste e a quelle povere ragazze hai raccontato di essere un vampiro e gli hai mostrato gli occhi rossi...lo stesso che hai fatto con me. E questo taccuino esiste ho controllato. Lù ha controllato. Io pretendo di vederti trasformato anche per come mi hai trattata oggi, mi hai ignorata completamente come fossi invisibile e solo qualche minuto prima eravamo in camera mia e stavamo parlando di cose nostre private. Poi arrivo a scuola saluto i miei amici e tu sparisci ti cerco, ti trovo, ti chiamo e non mi rispondi, se è questo che vuoi da me allora non contarci, non sono uno dei tuoi giocattoli ne tantomeno una scommessa del cazzo! Sono più importante di una scommessa chiaro Cameron Oaks? E se così non è un vaffanculo di cuore»
Mi prende le braccia e me le blocca mi mette contro un albero e mi bacia, mi bacia con trasporto e io non riesco a staccarmi da lui o a impedirgli di farlo, beh ovvio mi ha immobilizzata, lo posso solo assecondare o no. Scelgo di farlo perchè sono stupida.
«Devo avere un motivo per trasformarmi, una delle mie emozioni deve essere più forte per potermi trasformare. Baciarti fa questo effetto mi stimola ma non abbastanza da trasformare tutto me, al contrario di altri vampiri il mio corpo si riempie di vene non solo la mia faccia, divento più forte, più veloce, più tutto.
Vuoi una priva? Ok, continua a baciarmi e avrai la prova che non mento, ma solo baciandomi non otterrai molto ho imparato a controllare gli stimoli esterni.»
Obbedisco, continuo a baciarlo poco dopo mi fermo e gli chiedo di guardarmi, i suoi occhi oscillano dal rosso...all'azzurro? Ma che...? Lo fisso incredula come mai i suoi occhi hanno dei riflessi blu?
«Cam i tuoi occhi...»
«Me li hai chiesto tu, lo hai voluto vedere tu» tiro fuori lo specchietto dalla borsa, era nel kit pronto intervento, e glielo porgo.
Sgrana gli occhi, come se lui non avesse mai visto quel colore in vita sua.
«Cosa diavolo! Non vedevo l'azzurro da quando Violet è...» non finisce la frase, odio quando le persone non finiscono le frasi, che problemi hai scusa? Se parli è perchè vuoi dire tutto non per finire a metà. Che poi Merel, parli e parli ma qualche volta pure tu lasci le frasi a metà! Si ma non è questo il punto anche lui è sorpreso di vedere i suoi occhi in quel modo.
«Chi è Violet?"» voglio saperlo, vivo anche se non lo so ma è davvero così importante per lui? E perchè?
Lascia cadere lo specchio sul tappeto d'erba che c'è sotto di noi e a me sfugge un'urlo. Quello specchio me lo ha dato Cass, dice che è una delle poche cose che i miei genitori biologici mi hanno lasciato accanto.
Cam si accorge dell'urlo...beh ovvio come non ci so può accorgere di un'urlo.
Ho gli occhi fissi sullo specchio rotto in mille pezzi per terra, le lacrime mi escono calde, anzi bollenti dagli occhi, mi accovaccio a terra per vedere se c'è una possibilità di aggiustarlo ma appena lo tocco si apre in due. Non l'ha solo fatto cadere lo ha stretto rompendolo.
«Che cosa hai fatto? CHE HAI FATTO!» dico prima con un fil di voce e come fosse una domanda poi aggredendolo.
«Calmati è solo uno specchio, rilassati.» solo uno specchio?
«Solo uno specchio? Cameron non ne hai idea, chi ti ha dato il diritto di romperlo? Era una delle poche cose che mia madre biologica mi ha lasciato quando mi ha abbandonata.» le lacrime continuano a scendere. Sono furiosa.
Prendo la borsa e quel che rimane dello specchietto e faccio per andarmene ma lui mi blocca da dietro, allora io inizio a picchiarlo sul petto per poi tirargli uno schiaffo in faccia. Vedo che qualcosa cambia in lui, non gli sto osservando la faccia ma le braccia si ricoprono delle stesse vene di cui si ricopre il viso. No, non ora!
«Si, brava sfogati, non dovevo farlo così come tu nom dovevi chiedermi di Violet. Io non potevo sapere dello specchio e tu non potevo sapere di Violet. Mi dispiace ma anche tu devi chiedermi scusa adesso.»
«NO!»
«SI! Vuoi picchiarmi ok fai pure, ma sappi che anche tu hai sbagliato!»
«Non potevo saperlo»
«Nemmeno io!» dice presuntuoso. Ha ragione però, io non sapevo di Violet e lui non sapeva del mio specchio. Come una bambina in preda ai capricci mi siedo e incrocio gambe e braccia mettendo il muso. Ci sono rimasta davvero male, anzi è come se mi fosse stato tolto qualcosa dal cuore.
Si siede accanto a me e mi prende lo specchio dalle mani, all'inizio oppongo resistenza, anche se sono mille schegge è comunque il mio specchietto, è lui solo in tanti piccoli pezzi, alla fine glielo dò tanto ormai...più rotto di così non può essere.
«Te lo aggiusto se vuoi»
«Non si può aggiustare non vedi com'è ridotto?» dico acida.
«Si lo vedo, ma finchè ci sono i pezzi si può ricostruire. Ti prometto che te lo sistemo se tu non nomini più V. Ci stai?»
«No. Chi è? Perchè è più importante di me? Sembra che chiunque per te sia più importante di me. Non è giusto, pretendo di sapere chi è, se è più importante di me devo saperlo, devo sapere se è una rivale oppure no. Non voglio litigare con te per lei, non voglio essere usata.»
«È morta. Non puó essere una tua rivale.»
OMMIODDIO! Non pensavo che....
«Dio mi dispiace! Non volevo sul serio.»
«Non fa nulla, lei era speciale a modo suo, e non ti offendere ma per adesso nessuno è mai stato più importante di lei. Ha dato una svolta alla mia vita, mi ha fatto capire chi dovevo essere, chi volevo essere.»
Lo abbraccio d'istinto, in fondo è questo che fanno gli umani seguono l'istinto e non penso sia solo roba da umani.

STAI LEGGENDO
Un amore paranormale
RomanceMerel si è trasferita da poco in Italia, il suo primo giorno di scuola le viene affidato un tutor, Cameron. Già dal primo incontro sente un forte legame con lui, capendo che in realtà non è come si mostra agli altri, decide di lascarlo fare con le s...