Sei anni dopo Cameron
Io e Mel ci siamo sposati non appena due anni fa ed oggi è il nostro anniversario. Non so ancora dove portarla per festeggiare. Siamo sposati da due anni e ancora non ci credo. Abbiamo anche una casa tutta nostra - beh ok Cam è la casa dove viveva Rose ma fa nulla - io ho un lavoro stabile da circa un anno e lei ha il posto come insegnante alla Daisy's. È davvero molto impegnata anche perchè, visto che ho aperto una palestra, le ho permesso di tenersi una sala dove insegnare gli esercizi di riscaldamento ma nonostante gli impegni riesce sempre a trovare del tempo per me. Da bravo maschio quale sono, non ci sono state molte notti in cui non abbiamo fatto l'amore, escluse quelle in cui aveva il ciclo o io gli allenamenti. Per adesso va tutto a gonfie vele.
Il mio amore per lei cresce ogni minuto di più e credo di parlare per entrambi. La cosa che più mi fa star male è che ogni volta che vede dei bambini, soprattutto alla palestra, impazzisce perchè per noi sarà impossibile averne uno. Anche a me non dispiacerebbe avere il mio bambino per casa in effetti, ma non soffro così tanto quanto Merl. Non mi dispiacerebbe avere un mini me da coccolare. Sarebbe fantastico sentire i calci, giocare a pallone insieme, aiutarlo nei compiti e, cosa molto più importante, ad insegnarli ad andare in moto accrescendo in lui la stessa mia passione. Naturalmente lo rispetterei se non amasse le moto quanto le amo io e gli lascerei le redini.Chiamo un paio di ristoranti ma niente. In effetti chi vuoi che abbia un posto libero la sera di Natale senza nemmeno una prenotazione?
Si, l'idea di sposarsi a Natale è stata sua, una follia ma voleva che, per una vota nella sua vita, questa festa avesse un senso e così Natale fu. Sento il campanello suonare. Cacchio! E ora come faccio? Non le ho nemmeno preso un regalo. Pessimo marito. Il campanello suona di nuovo quindi mi risveglio dai miei pensieri e vado ad aprirle.
«Ciao bambolina» dico con entusiasmo. Ha un sorriso che le arriva da orecchio a orecchio, dev'essere stata una giornata proficua. Entra euforica. Posa la borsa ed inizia a saltellare per casa poi nota il mio sguardo curioso e al contempo basito. Mette una pentola con dell'acqua sul fuoco e quando si gira si sta mordendo il labbro sorridendo, è solita farlo quando è tanto felice oppure quando è eccitata. Ok, sono ufficialmente confuso. Si, di solito si occupa lei di cucinare mentre io lavo i piatti, sistemo la cucina e sparecchio...però ha un comportamento insolito: più del normale!
Quando la guardo accigliato viene verso di me e mi prende le mani tra le sue, mi abbraccia, mi bacia.
«Ok Miss Sorriso: mi dici che succede? Perchè io davvero non ci arrivo. Che c'è di così importante da renderti così felice? Guardati sprizzi gioia ed energia da tutti i pori!» fa un respiro, allarga le labbra in un sorriso ancora più grande. Abbassa la testa poi la rialza avendo gli occhi chiusi e sputa fuori la sua felicità. Mi porge una scatola che dovrebbe contenere una penna. Merda, io non le ho preso nulla, il mio regalo era la cena ma...è andato a puttane!
Mi incita ad aprirla e lo faccio. Trovo un test di gravidanza adagiato sulla spugna ricoperta da velluto nero che pare grigio per la luce bluastra dei led della cucina. Lo giro: incinta.
Sgrano gli occhi e prima che io possa ribattere o anche solo realizzare mi ribadisce il risultato del test a parole.
«Sono incinta!» che?
«Come scusa?» non posso crederci, è impossibile i miei spermatozoi sono dormienti.
«Ho detto che sono incinta. Non ero sicura, il primo indizio è che ho saltato il ciclo mestruale questo mese e...ricordi che settimana scorsa sono andata a fare la radiografia per controllare la costola che mi ero rotta? Ecco beh, il medico ha smesso subito di farla ed io ero preoccupatissima perchè se fosse stata fuori posto sarebbero conseguite procedure spaventosamente lunghe. Poi però mi ha detto che c'era una gravidanza in corso e le radiazioni avrebbero danneggiato il bambino. Sono andata dal ginecologo, ho fatto anche un'ecografia per sapere da quanto sono incinta, sei settimane per l'esattezza, e poi ho fatto il test per dirtelo, mi sembrava il modo migliore È confermato io sono incin....» non le lascio finire la frase che attacco la mia bocca contro la sua. La bacio con tutto me stesso, anima e corpo, lei ricambia alzandosi sulle punte. La guardo che risplende sotto la luce merdosa della cucina, mi chiedo come faccia ad essere sempre così magnifica. I capelli con le meches fuxia le donano molto e ne fanno risaltare la pazzia interna. In effetti ho anche io delle ciocche di capelli blu, era una sfida: si sarebbe tinta i capelli del colore che avrei deciso io se mi fossi tinto di blu, non serve dire che l'ho fatto ed è stata costretta a tingerseli. Anche se è stata pura follia - parte integrante della nostra vita - è stata una cosa positiva, ad entrambi il colore sta bene, tanto che abbiamo deciso di mantenerlo.
«Quindi sarò papà! Da quanto lo sai?» saltella e io l'assecondo. Non credo esista persona più felice di me ora!
«Si, sarai papà. Lo so da tre settimane aspettavo solo il momento giusto per dirtelo visto che...insomma non sapevo come l'avresti presa: sei felice?» smette di saltellare e si fa seria.
«Certo che si come potrei non esserlo? Quando guarderò lui, o lei, vedrò il frutto del nostro amore, mentre quando guarderò te vedrò una donna che ha dato alla luce una vita, porterai in grembo nostro figlio. Merel...oddio, incinta, diventerò padre. Non ci credo!» mi passo le mani sul viso, ho un'enorme sorriso stampato sul volto e dentro di me una contentezza infinita.
«Come potrei essere infelice?» le domando concludendo il monologo di prima.
«Non lo so, insomma credevo che tu non volessi figli perchè sei Cameron e...»
«Hey, ora ti guardo come mia moglie, e credimi il mio amore per te è davvero infinito ma...oddio! Mi stai regalando la cosa più bella che possa esistere: essere papà! Crescere una vita. Ti guarderò come la donna che ha portato dentro di se La Vita. Avrai fra le tue ossa, i tuoi muscoli ed ogni parte anatomica che ti compone la vita di nostro figlio. Merel è una cosa bellissima! Il più bel regalo di Natale di sempre, te ne rendi conto?!.»
«Ti amo!» fa un gridolino di gioia poi mi abbraccia e io la bacio in risposta. Le sollevo le gambe e la prendo in braccio per baciarla meglio, la metto a sedere sul bancone della cucina e le mani mi scivolano sotto la maglietta.
«Credi che questo potremmo ancora farlo? Finché non hai la pancia magari.»
«Si, ho chiesto al ginecologo, devi solo stare attento a non schiacciarmi. Mi ha assicurato che il piccolo è ben assicurato dovessi avere tra le gambe Godzilla.» mi sorride maliziosa e io riprendo a baciarla. Ci spostiamo frenetici e vogliosi sul divano per concludere in camera da letto con un orgasmo .
«Ti amo Merel White» le sussurro all'orecchio mentre sonnecchia.
«Anch'io Cameron Oaks» si volta e mi sorride. Mi avvicina il viso al suo e mi bacia, poi mi si raggomitola su se stessa e io mi sdraio accanto a lei, a loro. Metto la mano sul suo ventre la muovo in circolo, le bacio la spalla e scaldo il mio corpo per poter riscaldare la futura mamma che ho la fortuna di avere accanto. Mi fa un cenno e, delicatamente, estraggo qualche goccia di sangue dal suo corpo per nutrirmi; perchè è questo che siamo, è questo che noi abbiamo ed avremo per sempre: un amore paranormale.

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Un amore paranormale
RomanceMerel si è trasferita da poco in Italia, il suo primo giorno di scuola le viene affidato un tutor, Cameron. Già dal primo incontro sente un forte legame con lui, capendo che in realtà non è come si mostra agli altri, decide di lascarlo fare con le s...