Sembra la scena di un film d'azione in cui il figlio e il padre hanno problemi e, ovviamente, la ragazza ci va di mezzo. Il padre ci raggiunge con aria arrabbiata e....delusa? Non penso che un uomo simile abbia un genere di delusione compassionevole.
«Cameron, cosa ci fai qui?» dice con amarezza e come se io non esistessi.
«Abbiamo mangiato un boccone. Ho pagato con la mia carta di credito, il tuo portafogli sta bene non si è sgonfiato di un centesimo, almeno non per colpa mia.»
Fa indicando con lo sguardo la ragazza, che avrà sui 32/33 anni, che è con lui. Cam mi ha detto che i suoi non vanno d'accordo e che quindi suo padre si diverte a modo suo, ma non pensavo che intendesse con ragazze che hanno la metà degli anni che ha lui, quasi mi fa schifo. Merel, non ti perdere nei tuoi pensieri, concentrati, non puoi permettere che si uccidano a vicenda.
«Anche tu hai conquiste èh Cameron? Beh, è carina ma potresti puntare più in alto, almeno finchè sei giovane datti da fare con le top model non con...beh gli avanzi degli scarti.» ma come si permette?
«Non rivolgerti a lei così, tu ce l'hai con me. Concentrati su di me chiaro? Fa quello che vuoi con me ma lascia stare lei.»
«Wow, ricominci con la storia della protezione come con Violet? E bravo figliolo, continua ad innamorarti e a farti del male. Quello che ti hanno fatto non ti basta? Ti vuoi proprio male se ti punti in gola un coltello, soprattutto se fai lo stesso errore due volte. Una non ti è servita di lezione?»
«So quello che faccio, non mi servono i tuoi "affetti" paterni, non ora che sono cresciuto. hai avuto la tua opportunità di crescermi come volevi, non ce l'hai fatta, ora compiangi questo e lascia stare le mie scelte. Ora me ne vado adesso e lei viene con me, in ogni caso sa cosa e chi sono e guarda dov'è? Dietro di me che cerca protezione da te perchè le fai paura. Ma ti do una dritta a me non fai paura, ti posso uccidere anche solo con una mano.» wow, pesante! Però è vero, mi sto nascondendo perchè ho paura di quell'uomo, se così possiamo chiamarlo. Più che altro non paura fisica, solo la paura di quel che ha fatto a suo figlio, come può essere possibile volere male ad un figlio proprio? Anche se so che sono molte le persone che odiano i figli, penso che sia impossibile odiarlo completamente.
«Certo, va pure. Sei Merel giusto? Sappi che se continuerai a frequentarlo ti toglierò la borsa di studio e ti espellerò perchè non paghi la retta.»
«Me la sono sudata quella borsa di studio, lei non può farlo!» esco dal "nascondiglio" e mi metto alla pari con Cameron.
«Oh posso eccome! È la mia scuola in fondo, i miei soldi. Ne stia sicura, sarà fuori il prima possibile se continua a stare in compagnia di mio figlio, lui deve restare solo, è destinato ad essere solo.»
«Con tutto il rispetto possibile, ma a quanto pare, a prescindere da tutto, la borsa di studio me la sono giocata giusto? Quindi con tutto il cuore: vada a farsi fottere e impari ad essere più educato nel parlare con gente che non conosce.» ho il tono di voce alto e sono anche arrabbiata, non mi può giudicare, non deve giudicarmi! La borsa di studio me l'ero guadagnata e inoltre mi sono anche trasferita, certo non per colpa sua, ma ottenere una borsa di studio e ambientarsi nello stesso tempo non è da tutti.
«Le pagherò io la retta se necessario, i soldi non mi mancano e tu non puoi togliermeli perchè altrimenti posso richiedere il contratto e siccome sono capitano di più squadre, il 75% andrebbe a me e non a te, inoltre dovresti pagarmi le attrezzature con il resto dei soldi che non vanno sul mio conto quindi ti rimarrebbe molto poco, e credimi se ti dico che farei in modo di rompere qualsiasi cosa e farti sborsare tutti i soldi che non ti devo pur di farti tenere qualcosa sul tuo conto corrente»
«Attento a te Cameron!» lui gli fa in segno dei marines e mi trascina fuori.
È un pò scosso e gli occhi sono abbastanza rossi, anzi più del solito oserei dire.
Tira fuori dalla tasta un contenitore a forma di occhiale, poi prende uno specchietto e....hey un momento, quello è il MIO specchietto, lo ha riparato sul serio!
«Lo hai davvero riparato? Cam non ci credo» mi copro la bocca con entrambe le mani, non posso crederci, lo ha detto e lo ha fatto, era ridotto in mille frammenti di schegge, come diavolo ci è riuscito? Oh ma chissenefrega, lo ha fatto e questo mi basta.
«Si è il tuo specchio, ti avevo detto che lo avrei riparato ed ecco qui, l'ho fatto. Ma gli specchi interni li ho dovuti cambiare o nelle schegge di quelli vecchi non si sarebbe visto nulla. Me lo reggi un secondo per favore?» me lo porge e io sono felice di averlo di nuovo tra le mani anche se, sfortunatamente, non è più quello di prima. Adesso è meglio, ora non ha solo un significato ne ha due: il primo è quello che mi ha lasciato mia madre, quella vera, e il secondo è il suo, ha mantenuto la parola e questo conta molto per me.
Si sistema delle lenti a contatto grigiastre che rendono gli occhi rossi di un colore più neutro, così sarà al sicuro dagli sguardi altrui finchè non gli passa l'arrabbiatura.
«Grazie mille Cameron, era in pezzi, hai avuto una gran pazienza!»
«Si beh, chi rompe paga e i cocci sono sui giusto? Nessuno però ha mai detto che devi per forza pagare in denaro, se riesci ad aggiustare ciò che hai rotto puoi restituirlo senza dover sborsare nulla. Ma questa volta avevo un valido motivo per ripararlo. Sai avendo la possibilità economica tendo a non riparare nulla se non ci tengo davvero, a te però ci tengo molto! Anche più di quanto potessi immaginare dopo...Violet. Comunque l'ho rotto io, sapendo che per te era molto importante l'ho sistemato.»«Grazie!» glielo dico mentre lo abbraccio, perciò suona ovattato visto che sono contro la sua spalla. Ogni pezzo è al suo posto, il disegno è perfettamente sistemato e nitido, ha qualche crepa ma se lo tieni un pò lontano non si nota nulla. Adesso è più speciale di prima, ora ha due ricordi da dover custodire. Si ok però questa volta Mel, lo lasciamo a casa che dici? Ne compri uno dai cinesi, o in generale che costi poco, e "chissenefrega se si rompe" o qualcuno lo spacca per sbaglio.
«Sai, credevo avresti reagito peggio con tuo padre»
«A dirla tutta lo credevo anche io, soprattutto quando ti ha minacciata e ti ha insultata, non ce l'ha con te ma con me, per colpa della sua rabbia verso i miei confronti se la sta prendendo anche con te. Forse però ha ragione, sono fatto per stare solo Merl, lo capisci? Potrei farti del male come è successo ieri sera, e il fatto è che potrei non essere più in grado di fermarmi nemmeno se dovessi essere stecchita sul pavimento. Ho una stracazzo di paura fottuta di farti male!»
«Non ha senso quello che dici, se hai tanta paura di farmi male allora non farlo, ma se devi farmi del male allora voglio, anzi pretendo, che tu me lo faccia come si deve perchè soffrire a metà è peggio che soffrire del tutto. Se soffri del tutto la cosa la superi morendo o in termini di amore prima o poi ci sarà qualcuno che ti farà girare la testa più di prima, mentre se soffri a metà non troverai mai nessuno che ti farà stare bene di nuovo perchè continuerai a fare paragoni col tuo ex fisicamente, invece preferisco morire che avere la colonna vertebrale bloccata e non poter più fare nulla da sola.»
«Non ti farò del male, questa è una promessa. E ti prometto anche che se noi dovessimo finire ti farò molto male in modo che tu possa dimenticarti di me completamente»
«Questo è quello che pensano tutti, che dimenticare è necessario, invece non è così bisogna trovare la forza di andare avanti fino a che quel peso tanto oppressivo si trasformi solo in un ricordo, niente che possa fare male anche se ci ripensi. Come quando metti un virus del computer in quarantena: è comunque un virus ma in quel momento decidi tu se permettergli di provocare danni oppure no, lasciando là dov'è ed eliminandolo.»
Mi abbraccia e dopo mi posa un lungo bacio sulle labbra, ricambio perchè ne desidero sempre di più, voglio sentire quel sapore di cioccolato nonostante abbia mangiato di tutto, ho bisogno di lui e lui ha bisogno di me, e a questo ci siamo arrivati entrambi!
STAI LEGGENDO
Un amore paranormale
RomantikMerel si è trasferita da poco in Italia, il suo primo giorno di scuola le viene affidato un tutor, Cameron. Già dal primo incontro sente un forte legame con lui, capendo che in realtà non è come si mostra agli altri, decide di lascarlo fare con le s...