Mi sveglio e quasi mi prende un infarto vedendo Cam che è steso sul letto di fianco a me. Mi ero addormentata senza di lui perciò mi sono spaventata.
«Hey, mio padre ha detto che puoi rimanere quanto vuoi. Ha anche sottolineato che ci penserà lui per quanto riguarda Rose e tutta questa storia ma dovresti lo stesso avvertire Cassidy, secondo me, poi vedi tu.»
«Si hai ragione, ora la chiamo.» prendo il telefono, che è ancora miracolosamente carico, e digito il numero, dopo tre squilli faccio un respiro profondo e Cass risponde.
"Pronto? Sono Cassidy, cosa posso fare per voi?"
"Ciao" deglutisco.
"Oh che sorpresa, come stai Merel?"
"Bene grazie, tu?"
"Oh si si, benissimo dai. Allora come va con Rose?" mi metto dritta con la schiena e poi ci penso un secondo. Non voglio davvero che lei lo sappia. Giro lo sguardo verso Cameron che mi sorride e poi prendo una decisione che cambierà la mia vita: mentire.
"Bene, lei è...fantastica. Scusa devo andare ora, sai lezioni e verifiche e...ciao." appena riattacco Cam mi guarda storto.
Non potevo dirle la verità sarebbe stato un errore. Si è già occupata di me a sufficienza, ora tocca a me. Stavolta definitivamente però, niente tutrici, niente adozione, niente affidamento, solo io.
Non avevo mai mentito prima, è come appesantire la propria anima con un masso di enormi dimensioni, avevo omesso la verità in passato, come ho fatto con Cameron, però mai mentito.
«Che ti è preso si può sapere?»
«Si, no, cioè non lo so. Non voglio più averne a che fare, da adesso in poi mi occuperò io di me stessa. Grazie a tuo padre ho anche un lavoro e sto frequentando la scuola gratis per cui non avrò problemi a cercarmi una casa. Potrei anche condividerla con altri studenti e dividere l'affitto. Cam, non voglio dover dipendere da nessun altro e soprattutto non voglio metterli in pericolo anche se è già passato.» annuisce ma fa una faccia triste.
«Sistemeremo tutto te lo prometto, ok?» questa volta annuisco io e poi lo abbraccio.
Ci vestiamo e poi andiamo di sotto a fare colazione.
I ragazzi ci guardano, fissano prima me e poi lui, è alquanto fastidioso, ma del resto siamo spariti per un bel po' di tempo senza far sapere niente. Finisco di fare colazione e vado di nuovo in camera per cercare dei vestiti da mettere ma, a meno che non indossi una taglia xl, i suoi jeans non vanno bene.
«Merel, scendi ho delle cose da darti.» Lucy grida da sotto. Scendo e mi porge dei vestiti.
«Oh grazie davvero, non so come avrei fatto senza di te!» ride di gusto e mi abbraccia.
«Sai, potresti anche stare a casa oggi, non è necessario che tu venga a scuola, siete tornati solo ieri e sono successe molte cose. Inoltre non ho ancora capito cosa è successo a Rose, perchè non sei con lei?» sospiro incapace di agire e rispondere. Per fortuna intravedo la figura di Cam che viene da questa parte «Non c'è tempo per le domande. E comunque è partita per non so dove, ho trovato un biglietto nel quale dice che, se la vuole, la casa è di Merel e lei è partita urgentemente. Le hanno offerto un lavoro come medico di linea per non si sa quale posto sperduto, ha scritto che questo avrebbe aiutato una moltitudine di bambini. Soddisfatta della risposta?»
«Più o meno. Ma che hai fratellone? Non ti ho fatto nulla, non ti irritare ok?»
«Lù fai troppe domande, per giunta nel momento sbagliato, come hai sottolineato tu siamo tornati ieri e siamo stanchi ma va bene così perchè ti conosciamo. Cerca solo di lasciarci il nostro spazio.»
«Che acido che sei. Va bene, va bene me ne vado.» sbuffa e manda gli occhi al cielo. Gli sorrido e torno di nuovo su per cambiarmi. Una volta uscita controllo l'orologio e noto che sono in un ritardo pauroso. Sgrano gli occhi per un istante e Cam si mette a ridere. Io prendo una borsa che mi ha preparato Lucy ieri sera e corro verso la porta. Cam ride ma mi segue. Non appena fuori dal cancello mi richiama e mi dice di salire sulla moto. Cielo! Il trabiccolo no!
«Dai, siamo in ritardo muoviti. Giuro che non ti faccio cadere.» sbuffo ma lo raggiungo. Metto il casco - che rende vano il lavoro che ho fatto per sistemarmi i capelli - e mi stringo a lui che parte come un fulmine.
Arriviamo giusto al suono della campanella. Gli do un bacio veloce e gli mollo in mano il casco, poi riprendo a correre per arrivare puntuale. Lo sento che ride come un matto, probabilmente anche io ne riderò a pranzo.
Entro in classe imbarazzata, loro sono andati avanti con la loro vita, vedo capelli diversi e trucco rivisitato.
Lezione di storia, non dico sia noiosa ma non ci capisco nulla perchè sono stata...come dire...impegnata a fare altro. Al suono della campanella tutti applaudono per il mio ritorno.
Non mi va molto per di festeggiare perchè sono stata rapita ma questo non posso di certo dirlo. Vado alle lezioni successive senza guardare, parlare o toccare nessuno come se fossi dotata di paraocchi e tappi per le orecchie, fino alla pausa pranzo.
Mi spintonano, come sempre del resto, non ci faccio molto caso in effetti. Forse era meglio se stavo a casa oggi, come aveva suggerito Lù. Faccio un respiro profondo ed entro in mensa. Quello che vedo non è diverso dal solito. Gli stessi gruppetti di sempre, agli stessi tavoli con le stesse medesime persone che li circondano. Geremy mi fa segno di andare al tavolo con loro. Dio! Per fortuna! Cam è già seduto con gli altri energumeni ma non si è accorto che c'ero, meglio così, anche lui deve recuperare il rapporto perso.Alla fine della giornata scolastica torno dritta a casa, beh, a casa di Rose. Quando ci metto piede dentro spalanco tutte e finestre per il cattivo odore e tiro su le tapparelle e le veneziane per fare in modo che entri la luce. Dovrò pensare alla corrente più tardi. Mi rimbocco le maniche e, senza nemmeno mangiare, prendo uno straccio ed inizio a pulire ovunque. Voglio che quello che è successo qua dentro non lasci traccia e per questo devo pulire da cima a fondo. Non credo mi basterà solo oggi ma più faccio meglio è, ogni traccia di mio padre deve sparire dalla mia vita e questo include anche la polvere che si è accumulata in questa casa.
Facendo le pulizie non mi accorgo dell'ora che si è fatta e nemmeno delle mille chiamate perse e dei messaggi. Inizio a leggere il primo messaggio, poi il secondo, il terzo, dicono tutti la stessa cosa: Dove sei stata tutto questo tempo? Cosa hai fatto? Sei per caso scappata di casa?
Li leggo e cancello le chat, non voglio dare spiegazioni a nessuno. È la mia vita e faccio ciò che voglio, incluso scappare di casa se è quello che davvero desidero. Poi tra tutti i vari messaggi di gente che non sapevo nemmeno avesse il mio numero, noto quello di Lù che dice di andare a scuola subito. Beh il subito di un'ora fa.
"Hey, ciao scusa ma stavo facendo delle cose in casa e non ho sentito il cellulare"
"Ok, ok non importa ma vieni qui quanto prima d'accordo? C'è una cosa importante che devi vedere, è una cosa bella non preoccuparti. Vestiti carina!"
Il vestiti carina mi preoccupa. Anche se non voglio festeggiare per il mio ritorno dal rapimento lo farò per loro. Del resto lo fanno perchè gli sono mancata e anche perchè Lucinda usa ogni scusa per fare una festa. Corro in camera, che per inciso è la prima che ho pulito, e prendo i jeans e la maglietta più carini che ho abbinandoci le Air Max e una felpa pesante. Prendo la mia borsa e la preparo con ogni sorta di cosa che potrebbe servirmi, pettino i capelli e li raccolgo in una cosa alta visto che non ho tempo per piastrarli, li fisso con un po' di lacca e poi passo al trucco. Eseguo delle pennellate di ombretto molto leggere, il colore è oro con i brillantini, ma nonostante il colore non è molto appariscente e per questo lo adoro, metto un lucida labbra, chiudo tutto e mi avvio verso la scuola il più velocemente possibile.
Spero che il mio abbigliamento vada bene, non mi ha dato istruzioni precise perciò sono stata sul comodo e non sull'elegante.Una volta arrivata la vedo che mi corre incontro, mi afferra per un braccio e mi porta dentro. La scuola è deserta, mi porta nei camerini e mi porge un vestito bellissimo. È lilla con le balze.
«Devi mettertelo, il trucco che hai fatto andrà più che bene. Trovi già tutto sulla sedia di là, forza corri a prepararti.» dice entusiasta. Esco dal camerino e anche lei si è agghindata per bene. Mi trascina fuori e poi al bar davanti alla scuola. C'è un sacco di gente al suo interno. Chissà che idea folle le è passata per la testa questa volta. In effetti però non mi scoccia avere lei nella mia vita, è così solare e vivace che contagia anche me. Appena entro vedo che sono tutti vestiti bene. Ma che è una cerimonia? Sorrido a chiunque incontri il mio sguardo seppure non lo conosca.
Ad un certo punto tutti si zittiscono e vedo Cam che, anche lui ben vestito, sale in piedi su un tavolo. Mi sorride in un modo strano, come se stesse complottando contro di me. Gli sorrido in risposta e gli vado più vicino visto che Lù continua a spingermici contro.
«Merel White, sei la persona più forte che io conosca: sei divertente, strana, diversa in modo buono. Stando con te ho capito chi realmente voglio essere, e sai cos'altro ho capito? Che senza di te non voglio pensare ad un futuro.» sorrido ancora di più e per cercare di contenermi mi mordo il labbro inferiore.
«Voglio che tu sappia quanto io desideri una vita con te. Intendo per sempre però perchè, nonostante tutto quello che ci è capitato, siamo ancora qui e siamo ancora insieme. Hai presente quando ti ho detto che ti avrei chiesto di sposarmi una volta finito o tutto?» annuisco e mi porto le mani vicino alla bocca sapendo già cosa vuole chiedermi.
«Ebbene...» scende dal tavolo e mi si mette davanti, non sto più trattenendo il sorriso, ora mi arriva fino agli occhi «Vuoi essere la mia bambolina per sempre?»
Le lacrime di gioia mi scorrono sul viso. I suoi occhi sono un arcobaleno di colori e i miei non devono essere tanto diversi. Ci sono un sacco di ragazze con l'aria adorante e un sacco di ragazzi che vorrebbero finisse tutto.
«È una follia sono minorenne.» dico felice.
«È un sì» sorrido ancora di più per quanto sia possibile.
Annuisco «Si, lo è.» mi prende in braccio con un abbraccio e mi fa girare. Tutti applaudono mentre io e lui ci baciamo dando come conferma la cosa già evidente.
Cameron ed io avremo una luuuuunga vita insieme, niente ci separerà.
Tutti applaudono fortissimo, alcuni urlano, altri ridono più di me e di Cam, intanto dei camerieri servono delle cose ai tavoli, ma io non riesco a smettere di guardare gli occhi di Cameron e pensare al nostro futuro.
Il nostro legame va oltre ad un tatuaggio o all'essere speciali, perchè noi siamo speciali insieme e il nostro amore non si spegnerà mai.
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Un amore paranormale
RomanceMerel si è trasferita da poco in Italia, il suo primo giorno di scuola le viene affidato un tutor, Cameron. Già dal primo incontro sente un forte legame con lui, capendo che in realtà non è come si mostra agli altri, decide di lascarlo fare con le s...