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«Nel pomeriggio, visto che siete appena arrivati, potete decidere se restare in albergo, farvi un giro da soli, oppure un giro con le prof. Vi ricordo che nessuno esce da qui se non siete un gruppo di almeno dieci persone e una persona deve avere il numero di un prof.»
Tutti annuiamo, ma non ho voglia di andare insieme ai ragazzi per cui resterò in hotel. Lo sussurro a Cam che chiede alla prof «Ho io il suo numero, ma siccome lei è esperta del posto possiamo anche non andare i gruppo vero?» la prof rimane titubante e poi risponde in tono acido.
«Proprio perché conosce il posto dovrebbe uscire insieme ad un gruppo.»
«Non sono proprio una santa, ma va bene se riescono a seguirmi!» dico io, e in effetti è vero, rispetto a casa qui è diverso, conosco il posto a menadito e mi butto per strada fregandomene se chi è con me mi segue oppure no.
«Ci può contare, se non le si sta al passo è un casino, non aspetta nessuno!» Matt.
«Ebbene, statele al passo. Muovetevi voglio vedere delle belle foto al vostro ritorno e una collettiva!» e va bene d'accordo.
Lancio a Matt uno sguardo d'intesa e lui capisce. Mi devo appioppare il gruppo? Ok, allora si fa a modo mio. Sulla faccia mi si stampa un sorriso che va tra il vendicativo e il maligno, ho intenzione di farli sudare. Merel, è il tuo momento, vendicati!
«Mi stai al passo vero?» dico a Cameron e lui mi rivolge un sorriso a trentadue denti.
«Divertiamoci!»
«Vendichiamoci!» dice Matt da dietro.
Sono in mezzo tra i due e con un modo molto teatrale e cinematografico giro leggermente la testa, prima verso uno poi verso l'altro con uno sguardo d'intesa e, ovviamente, loro mi reggono il gioco. Che la corsa cominci...
Metto la borsa tracolla e mi sistemo la felpa. Lego i capelli che prima erano sciolti e ribelli, perchè per quanto dritti siano fanno sempre i capricci. Esco dall'hotel e vedo Mama Damas che sorride sapendo già cosa gli farò fare. Cammino veloce verso la fermata dell'autobus e sento già qualcuno che si lamenta perché ha i tacchi – hai la coscienza pulita, tu gli avevi detto di mettere scarpe comode, se Crystal e il suo gruppo hanno messo i tacchi lo stesso sono affari loro, non ti devi preoccupare – e c'è invece chi si lamenta solo perché ha il passo corto. Il bus non si ferma come al solito e io mi ci aggrappo mentre è in corsa, mi faccio subito da parte così che anche gli altri possano salire. Matt e Cam mi seguono senza titubare mentre gli altri ci provano disperatamente senza riuscirci. Alcuni energumeni ci riescono e io do una mano ad alcune fatine come Lucy, Camilla, Margherita e Mario, Gerry ci prova ma rimane a terra. Lo chiamo e gli dico di aspettare il prossimo alla fermata giusta, ovvero dall'altra parte della strada. L'autista del bus si chiama Perry, è il soprannome io spero, e rallenta sempre quando mi vede così riesco a salire senza uccidermi.
«Primo round vinto» batto il cinque a tutti quelli che ce l'hanno fatta e ci mettiamo a sedere e a ridere. Poi Matt, sapendo dove dobbiamo scendere prenota la fermata, una volta si è rotto la caviglia scendendo al volo e ora non si fida più ad affidargli il compito di reggere il corpo. Scendiamo e chiamo di nuovo Geremy.
"Hey dove siete?"
"Saliti sul bus da otto fermate e ancora non vi abbiamo visti, è normale vero?"
"Normalissimo, tranquillo!"
"Non ci è mai morto nessuno con le acrobazie che fate vero? No perché sembra street dance avanzata a livello di suicidio"
"Si chiama Parkour genio e nella mia vecchia scuola insegnano anche quello nell'ora di educazione fisica!"
"Siamo a dieci fermate quante ne mancano?"
"Prenotale tutte finché non ci vedete"
Chiudo la conversazione.
Quando arrivano sbuffano e mi insultano ma io me ne frego, la vita qui è diversa e io gli ho detto che li avrei fatti sudare, di sicuro non mi tratterrò.
«Siete rammolliti a livelli altissimi cavolo. Siete o no degli atleti che non fanno altro che allenarsi tutti i giorni? E allora perché cavolo di motivo non riuscite ad aggrapparvi di forza alla scala di un autobus e tirarvi su di peso?» li sgrida severamente Cameron. A volte stento a riconoscerlo, è molto duro con i ragazzi, ma anche io lo sono, in fondo però abbiamo ragione: se vogliamo arrivare a fine anno dobbiamo lavorare sodo e fare bella figura perché allo show finale ci saranno giudici di scuole come la Juliard, Royal ballet (la mia scuola), la Colon Teather Ballet, la Het National Ballet, la San Francisco Ballet, American Ballet, New York Ballet e la Alvin Ailey. In sostanza un elenco della spesa di ospiti e critici di scuole molto famose e di cui la stra grande maggioranza è inglese, ora che ci si pensa occuperanno tutta la prima fila, che culo. MEREL! Da quando usi le espressioni gergali del tuo fidanzato? Oh beh, non importa qualche volta posso concedermele anche io le parolacce. Li faccio camminare fino alla stazione metro più famosa di tutte, dopo la prenderemo per andare alla centrale dei treni londinese che è stupenda anche quella.
Si beh non ha nulla di speciale in realtà la metro inglese, è molto simile a quella italiana con la differenza che il muro è piastrellato ed è colorata di bianco, blu e rosso, la banchina però è separata dall'altra, cioè c'è un muro che separa le due corsie. Inoltre ci sono moltissimi controllori così che se qualcuno dovesse buttarsi può essere recuperato immediatamente e il conducente della metro avvisato per tempo dell'accaduto. Passiamo tutti in metro con facilità, stavolta però gli faccio comprare i biglietti. Scendiamo e prendiamo la prima che passa. Dobbiamo scendere a Paddington, dove c'è la stazione dei treni.
Non appena arriviamo rimangono tutti esterrefatti. Bella vero?!
Si beh, è una normale stazione dei treni nella realtà delle cose, per la gente che vive qui è solo questo ed è così che la vede, ma per i turisti è inspiegabilmente diverso. Io ho sempre visto le stazioni come delle piccole città, in fondo hanno tutto, hotel, negozi, e mezzi pubblici, servizi di giustizia...cosa hanno di diverso dalle città? Beh, si ok, magari sono piccole però se ci si pensa è vero: dispongono di tutto ciò che ha una città: posti lavorativi, alloggi, mezzi con cui potersi spostare, zone relax (bar e ristoranti), negozi, poste e servizi come polizia e pronto soccorso. Città molto lussuosa visti i prezzi dei bar e la qualità dei negozi ma questi sono dettagli insignificanti. Sostanzialmente in una stazione ferroviaria ci si potrebbe vivere.
È molto grande e le enormi volte decorate attirano sempre sguardi e foto, soprattutto quella con i nidi di rondine in primavera.
Persa nei miei pensieri non mi accorgo che Cam mi ha preso la mano. Credo stia cercando di dimostrare a tutti che sono di "sua proprietà", credo anche che il suo giochino stia funzionando, temo solo che una volta che tutti avranno capito della nostra relazione non farò più certe cose come prendermi la mano o in braccio come ieri sera. Li riporto indietro con il treno per comodità e nessuno si lamenta perché per adesso sto facendo cose normali. Per ora! Come sei malvagia Mel, che hai mangiato a colazione per essere così?
Arriviamo alla fermata e scendiamo, mi assicuro che ci siano tutti altrimenti ci toccherà aspettare gli si è perso la corsa del treno.
«Ok, dobbiamo attraversare i binari d'accordo? Siate veloci e non toccate la parte in ferro centrale, perchè come nelle nostre metropolitane ci passa la corrente, è poca ma sufficiente per farvi finire in ospedale e non vorrei dover tornare in Italia perché qualcuno si è messo i tacchi al posto delle scarpe da ginnastica come avevo suggerito io. Tutto chiaro?»
Annuiscono più o meno tutti e io faccio lo stesso vedendo le loro facce poco convinte della cose. «Cristal, togli le scarpe, credo ti verrà meglio. Oppure tienile se preferisci che il treno ti passi sopra.» le dico sorridente. Mi giro e tra me e me dico «Come se fosse un dispiacere per qualcuno. Ma in ogni caso non si augura morte a nessuno!» Cam deve avermi sentita perché sta ridendo. Si era allontanato da me per buttare la cicca che stava masticando, lo ha chiamato anti-stress, a me più che farmi da anti-stress me lo procura. Controllo gli orari dei treni e vedo sui quadranti sia da una parte che dall'altra che arrivano tra venti minuti, sufficienti anche per chi rimane indietro.

Un amore paranormaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora