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Rimaniamo lì, in quel bosco per un pò, abbracciati l'uno all'altro non sapendo come fare per lenire il dolore dell'altro.
«Cam?»
«Mm?» fa lui come se fosse appena tornato indietro dal suo mondo.
«Questo bosco assomiglia a quello del sogno non ti pare?»
Annuisce semplicemente. Raccoglie lo specchio e se lo mette in tasca, mi aiuta ad alzarmi e mi prende la borsa.
«Andiamo via, ok?»
Faccio di sì con la testa, questo posto mette i brividi.
«Se non altro puoi dire che non ti ho mentito.» continua.
«Si, resta il fatto che mi hai trattata male. Lù dice che è per vostro padre, che lui si aspetta molto da te e cose così. Non voglio sapere la storia, quando vorrai me la dirai ma non puoi essere così "cattivo".»
«Beh oddio, non è poi così difficile e hai ragione mi dispiace. Ehm...ti va di...chessò rimanere da me a cena stasera?»
«Con i tuoi genitori e i tuoi amici? Mai!»
«Prometto che non ti faranno nulla. E se dicono qualcosa li meno....tanto per cambiare no?»
«Ehm...Okkay. Perchè vuoi che venga li?»
«Voglio portarti nella mia camera»
«Cam, io non...lo sai che non sono pronta per...insomma hai capito benissimo» sono rossa in viso e lui se n'è accorto perchè scoppia a ridere.
«No, è una cosa seria! Non ho mai portato nessuna nella mia stanza. No nemmeno per andarci a letto. Ho sempre usato la "stanza del piacere" di mio padre, stile Christian Grey. Si mio padre non ama più mia madre, ed è diventato evidente da anni. Diciamo che vivono in piani differenti e non si incontrano quasi mai anche se vivono nella stessa casa. Mio padre ha quindi deciso che doveva divertirsi in qualche modo e quindi...beh hai capito no?!»
«Oddio, che brutta cosa.»
«A me é servita.» alza le sopracciglia e fa una smorfia pervertita
«Devo avvisare Rose però.»
Prendo il cellulare digito il numero e spero che risponda. Parte la segreteria telefonica, quindi provo sul telefono di casa: "Pronto?"
"Ciao sono io, senti sai che sono uscita per studiare? Ecco non abbiamo ancora finito quindi la mia amica pensava di ordinare qualcosa da mangiare in modo da riuscire a finire."
"Ti ricordo che sei in punizione, ma se è per i compiti va bene."
"Grazie mille"
Chiudo la telefonata e Cam mi fa l'occhiolino «Si lo so...compiti, ma sono in ancora in punizione, quindi o mi invento qualcosa oppure non esco e divento una talpa.»
«Ovviamente» fa nuovamente l'occhiolino.
Arrivati davanti a casa sua ho un'attimo di esitazione per paura che mi lasci da sola e mi umili com'è successo a scuola, ma questa volta mi stringe la mano e sembra intenzionato a non lasciarmela.
Entriamo e vedo l'ingresso gigante che sembra quello di un castello, un'enorme lampadario al centro che illumina la stanza.
Ci sono scale che salgono a sinistra e scale che scendono a destra, questo vuol dire che sotto di noi ci sono almeno altri due piani perchè le scale sono ben curate e convengo che non portano alle cantine. È una reggia non una casa!
Stringo la mano a Cameron sentendo delle voci provenire dalla sala alla mia destra, c'e infatti una porta in legno massiccio che dà su una specie di sala da pranzo ed è da lì che escono le urla. Escono i ragazzi, o meglio gli energumeni. Mi guardano come se fossi fatta di qualcosa tipo melma, mi scrutano con facce schifate, al che Cameron mi mette dietro di lui stringendomi più forte la mano sempre attento a non farmi male.
Vedo anche arrivare Lucy e tiro un sospiro di sollievo. Un volto che riconosco.
«Non sapevo ti fermassi a cena» mi viene incontro abbracciandomi, faccio per lasciare la mano a Cam ma lui me la tiene stretta quindi ricambio l'abbraccio solo con un braccio.
«Tranquilla loro vivono qui, sono innocui.»
Lo spero tanto! Perchè sinceramente me la sto per fare sotto, ma il fatto che Lù sia viva in mezzo a loro mi rassicura. Forse sto un po' esagerando in effetti! Ci spostiamo tutti, in un silenzio imbarazzante, nel salone. É concepito solo con un grosso tavolo di legno con attorno messe sotto il tavolo delle sedie in plastica ma eleganti. La tavola è già apparecchiata ma non è come me l'aspettavo, ovvero come nei film Disney tutta agghindata con le candele, ma al contrario è molto semplice con bicchieri normali e posate in acciaio, non in argento. Meglio così! Almeno non rischio di rompere o graffiare niente! Cerco di sedermi di fianco a Cam ma due tizi di cui non so i nomi mi fregano il posto: «Prima le donne no?» domando infastidita. Il tipo risponde a tono: «Io non ne vedo» che arroganza.
Cameron si è allontanato un attimo dicendomi di sedermi o a destra o a sinistra, ma entrambi i posti sono stati palesemente occupati. Ok a mali estremi, estremi rimedi!
«Ok, allora lei e la sua maestosa stronzaggine potreste alzare le chiappe?»
«È sempre stato il mio posto perchè devo cederlo a te proprio ora? Io sto vicino al capo, al leader, quindi non sarà una delle sue troiette a spostarmi da qui»
«Come prego? Ti sembro una troietta forse? Quelle che ti scopi tu probabilmente lo sono, io però no, insomma mi hi vista? Chiamami pure suora, ma sempre meglio che una facile. Perciò alza il culo da quella sedia o ti arriva un ceffone.»
«Eddai Noah! Non fare il deficiente falla sedere! Ah no scusa, tu sei nato così non ci puoi fare molto.» ora so come riesce a tenergli testa Lucy, li insulta a sua volta, ma è stupido e terribilmente inutile, tuttavia se è quello che serve...
«Scusa, ma sono abituato a mangiare vicino a Cam quindi da qui non mi schiodo»
Cameron entra dalla porta con un'aria infastidita.
«Cameron.» lo corregge: «fà un'eccezione per oggi, falla sedere al tuo posto, le tue chiappe sode possono sedersi anche sulla sedia accanto, non si rovineranno, posso garantirtelo.»
«Nossignore» fa il tipo che a quanto pare si chiama Noah.
«Certo che sei proprio una scimmia troppo cresciuta, anzi non dovevi proprio evolverti, magari eri meno...beh idiota!» dico arrabbiata. A giudicare dalla faccia degli altri e dalla sua l'ho zittito, Cam scoppia a ridere, e anche Lucy se la ride della grossa, viene seguita da Kevin, si l'ho già incontrato, e poi anche tutti gli altri. Bel lavoro Mel! Eccellente oserei dire!
Il tipo non si sposta comunque perciò Cam mi prende in braccio e mi fa sedere sulle sue gambe e Noah sbuffa furioso. Non è tutto tuo mi dispiace, devi imparare a condividere bello mio!
«Di solito non è così stronzo, posso assicurartelo» mi sussurra Cam all'orecchio.
«Non mi interessa, ma non sei suo, cos'e gay per caso?»
«Cazzo no. Io gay? Ma va a farti fottere bambolina»
«Ora basta, sottospecie di scimmia troppo cresciuta. Non ti ho fatto nulla e a meno che tu non abbia paura che ti soffi il posto in squadra ci vai tu a farti fottere. Solo perchè non hai il culo molle non significa che devi prendertela con chi invece ce lo ha così, e per tua informazione il mio culo non è molle per niente, è tonico e allenato quasi quanto il tuo. Sei un decelebrato, continui a prendertela con me senza che ti abbia fatto nulla perciò o la pianti o ti mollo un calcio da farti vedere l'intera galassia!»
Noah spalanca la bocca. Ops! Potrei aver parlato troppo, si ok ma l'ho fatto per difendermi cavolo.
«Non....non rivolgerti a me in questo modo, lo sai chi sono?»
«Ehm...a quanto ho capito ti chiami Noah e non mi interessa chi sei, da dove vieni o cosa fai. So chi sono io, e non sono certo una che si scopa facilmente, inoltre credo che se anche fossi il Rè indiscusso del pianeta probabilmente ti rivolgerei le stesse parole. Oh e di sicuro non verrei mai a letto con te, piuttosto vado con un cane!
Perciò adesso se non vuoi un'altra umiliazione mi farai il favore di stare zitto e di mangiare, sempre che tu non abbia bisogno di qualcuno che ti imbocchi, in tal caso mi offro volontaria così mi filmo e metto il video su qualche tuo social in modo che diventi virale!»
«Ohoho! Ouch che botta, questa brucia» dice Cameron.
La cena viene servita. Il primo è della pasta al sugo, niente di speciale ma è tremendamente saporita e buona, io e Cam ci siamo fatti portare un piatto unico in due, lui mangia poco in realtà.
Il secondo sono delle salsicce molto buone un pò troppo salate forse, comunque cotte alla perfezione direi. Ognuno poi a turno va in cucina per tornare con della frutta e un dolce, che consiste o in un budino al cioccolato oppure in uno yogurt.
«Se vuoi qualcosa ti porto in cucina»
«No, sono a posto grazie» gli sorrido: «non ti vengono le formiche alle gambe? Sono seduta qui da un sacco!»
«A me il sangue non circola, che tu sia seduta sopra di me o no»
Chiudo gli occhi come per dire: "Ah già!"
«Dai lasciamo che si ingozzino» si ferma poi riprende «Ragazzi noi andiamo su!»
«E meno male che non eri una scopabile» questo tipo dà sui nervi.
«Veramente la porto in camera mia» risponde Cam al posto mio, in effetti se apro bocca rischio di dire altre cattiverie. Mi prende la mano e lasciamo tutti alla loro espressione basita.

Un amore paranormaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora