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Al mio risveglio non vedo Cameron, siamo rimasti abbracciati per quasi tutta la notte, poi io ho fatto uno dei miei incubi, che non avevo da un pò, era diverso dall'ultimo che ho fatto, ma questo non importa. Quando mi sono riaddormentata era qui di fianco a me ma ora non lo vedo, e non sento nemmeno rumore in bagno. Lo so, forse sono paranoica ma il mio ragazzo non c'è, non conosce la città e ieri è venuto da me dicendomi che dovevo fare le valigie perchè dovevamo sparire per qualche giorno. Mi alzo, mi vesto e provo a telefonargli. Aspetto qualche secondo e poi risponde:
"Sono sceso per fare colazione scusami"
"Ok, allora ti raggiungo, sono già vestita" Dio mio, per fortuna, ero così in pena!
"No Merl, non quella colazione ma la mia colazione, non so se mi spiego"
"Ow, ehm...ok!" oddio!
"Hey tutto ok? Ricordi: non uccido nessuno, tranquilla. Ne parliamo appena torno ok?"
"Si, ok" credo!
Metto giù prima che possa continuare la conversazione, ho bisogno di pensare, io e la mia mente. Rifaccio il letto e mi ci siedo sopra incrociando le gambe e facendo avanti e indietro con la schiena creando un dondolio che mi culla, sperando anche che lo stesso movimento, simile ad un cavalluccio a dondolo, mi conforti.
Inizio a pensare agli ultimi due mesi. Sono arrivata in Italia due mesi fa, ho conosciuto Rose, che è una persona stupenda, poi il primo giorno di scuola ho incontrato un ragazzo che non avrei mai frequentato perchè era troppo arrogante, ma ho scoperto essere una persona fantastica, dolce, gentile, sensibile – ok sul sensibile ne si può parlare – e ora è il mio fidanzato. Ho fatto quasi subito amicizia con Lucy, Marghe e tutto il gruppo, insomma mi è andata piuttosto bene sotto questo aspetto. C'è una cosa che però rimpiango, il fatto di sapere chi ha fatto quelle cose a Cam e sapere che potrà farne altre. Penso anche alla fatalità del nostro incontro, com'è possibile che ci siamo incontrati proprio in questo momento? E che nello stesso medesimo tempo si sviluppasse una storia verosimile a quella di Wyatt? È una fatalità a cui non smetto di ripensare, non mi capacito di queste coincidenze, non possono essere solo semplici ed innocue coincidenze. Ripercorro tutti i ricordi e i momenti fino a ieri sera e alle parole di Cameron sul fatto che vogliono me adesso, non so a cosa si riferisca e la cosa, oltre a terrorizzarmi, mi rende terribilmente nervosa e paranoica.
Sento la chiave girare nella serratura e Cam entra richiudendosela dietro. Mi fa un cenno di saluto e si chiude in bagno per quelli che sembrano cinque minuti buoni. Ora che ci penso non so nemmeno che ora è ma sinceramente non importa, finchè non ho fame va bene così. Esce dal bagno ed è senza maglietta, mi chiedo immediatamente cosa ne abbia fatto o cosa le sia successo perchè io non possa vederla, perchè non voglia farmela vedere.
«Che fine ha fatto la maglia?» quando è entrato la aveva addosso e sembrava intatta, in ogni caso che ce l'abbia o no non fa differenza...si Merel basta crederci! Hai solo davanti a te il ragazzo più popolare e figo della scuola, niente di che. Però in effetti è vero, non è niente di che – frena, è bello, cavolo se è bello ma non è questo il punto – lui per me è solo Cameron non il capitano di qualche squadra sportiva o il vampiro cattivo...è solo Cameron. Un ragazzo come tanti altri niente di più e niente di meno.
«Avevo caldo e l'ho tolta» mi fa l'occhiolino. Che fa provoca?
«Sai che non verrò a letto con te tanto facilmente, vero?»
Sospira: «Si purtroppo lo so, ma potresti sempre imparare prima di arrivare al dunque.» oddio che schifo!
«Se...ora però discorsi seri per favore. Devi dirmi chi mi cerca e perchè, so che lo sai perciò me lo devi dire.»
«So perchè ti vogliono, ma non so chi ti vuole. So chi ti cerca, ma non chi li ha mandati. Quello che so viene compensato da quello che non so, mi dispiace vorrei darti risposte ma sinceramente non le so nemmeno io. Te l'ho detto, purtroppo quello che so è alla pari con quello che non so.»
Io si! Eccome se lo so, eccome se so chi è che mi cerca e chi è che ti ha fatto questo. Ma no, non te lo dirò, non a breve almeno.
«Dimmi quello che sai allora» tanto il resto lo so da me...
«Beh, so che chi ti vuole è la stessa persona che mi ha trasformato e probabilmente vuole provare a trasformare anche te» no impossibile; ci ha già provato, per suo rammarico eterno, io non mi trasformo... «E ti vuole perchè sa che se ti prendono mi consegnerò a loro di mia spontanea volontà perchè sanno che ti amo e non permetterei mai che tu soffra. Coscienti del fatto che non farò ripetere la storia, l'errore che ho patto in passato con...Violet, non riaccadrà, non com te, sei troppo importante, anche più di lei.»
Aw che dolce. Violet. Gli si smorza la voce quando lo pronuncia, come se lo dicesse con la prudenza che nessuno senta, che nessuno intuisca i suoi sentimenti.
«Non ti posso proteggere sempre, posso provarci ma non otterrei nulla, anzi si, otterrei il fatto che ti portino lontano da me e io non possa trovarti.»
«Lo sai che ci prenderanno vero? Non possiamo scappargli e lo sai molto bene.»
«Si, e so anche che tu sai chi ti cerca e che, sai meglio di me, do non potergli scappare. Non capisco perchè tu non voglia dirmelo, non me la prenderei mai credimi. Non con te almeno...»
«Questo non puoi saperlo, se lo sapessi sono sicura che ti arrabbieresti»
«Beh, in ogni caso lo so che non possiamo scappare per sempre ma devo almeno capire cosa vogliono da noi»
«Mi sembra di avertelo già spiegato Cam, vogliono te perchè sei un'esperimento ben riuscito e possono controllarti grazie a me proprio perchè sanno che se mi prendono tu perdi la testa e accetteresti qualsiasi cosa pur di vedermi salva.» faccio un respiro e poi continuo: «Per questo non possiamo farci trovare impreparati, se mi prendono non devi perdere la testa, non mi devi cercare io starò bene credimi, non mi farebbero mai del male te lo posso giurare, devi fidarti. Nonostante tutto, ci serve un piano reale, uno che non può fallire, uno che se anche qualcosa non va come previsto possa andare avanti lo stesso.»
«Tu sai già cosa fare vero?»
«Si, ma non è adesso che dobbiamo parlare io devo andare da Matt, per adesso devo pensare a questo e ti prego non essere geloso di lui.»
«Beh...lo sono e basta non ci posso fare nulla, lo abbracci come se fosse il tuo fidanzato quando in realtà lo sono io, non è giusto. Ho anche io dei sentimenti sai?»
«Si lo so, ma con te non so come fare, è più forte di me. A volte vorrei saltarti addosso dalla felicità ma poi ci ripenso perchè non so come tu la potresti prendere.»
«Quindi hai paura di quello che potrei farti giusto?»
«Non proprio, non ho paura di spezzarmi l'osso del collo, anche se tanto non morirei la paura c'è. Non so come reagiresti se ti prendessi alla sprovvista, potresti reagire d'impulso e buttarmi a terra e ...» oh cacchio! L'ho detto davvero, gli ho appena confessato di non poter morire con una leggerezza tale da stendere chiunque, come dire al proprio fidanzato di due mesi di essere incinta. Non me ne sono nemmeno resa conto. Ha la faccia perplessa e sconvolta, ovviamente ha pienamente ragione.
«Che vuol dire che non puoi morire Merel?»

Un amore paranormaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora