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Dopo esserci addormentati, ieri sera, ero stanchissima. Sarà perchè mi ha preso il sangue o per la lezione del mattino.
Mi sveglia Cam perchè io non ci riesco, la sveglia non l'ho proprio impostata ed è molto strano visto che sono solita controllare sempre ogni cosa, prima di dormire controllo due volte di aver fatto tutto.
«Mi spiace per ieri sera, io non volevo e....» gli blocco la bocca con il dito indice.
«Non preoccuparti. Il rischio c'è sempre ma sono felice di correrlo.» allarga la bocca in un sorriso gigantesco e poi mi posa un bacio sulla fronte. non è quello che volevo, perciò prendo l'iniziativa e, con le mani, gli sposto il viso nella mia direzione baciandolo.
Mi vesto e vado giù a fare colazione. Vedo che Crystal non ha più i tacchi ma si è seduta lo stesso da sola come ieri, mi dispiace per lei ma deve iniziare a capire che è responsabile di se stessa e che ha delle idee, delle opinioni e dei pensieri che può benissimo utilizzare senza che nessuno la prenda in giro o dica che è meno popolare.
La saluto con il classico ciao di passaggio dirigendomi verso gli altri, come se quel saluto le fosse stato rivolto unicamente perché l'incontrata ed ero di passaggio. Mangiamo e poi ci dirigiamo verso la scuola.
La lezione è pesante ma funziona. Gli energumeni fanno la loro parte e le fatine collaborano, finalmente tutti si fidano di tutti anche se non si conoscono. Brava Madame, come al solito. Tutti stanchi torniamo in hotel, ci laviamo e pranziamo. Le prof ci lasciano due ore di libertà ma dopo ci portano - più costringono - ad un museo, credo si tratti di quello delle cere. Mi ricordo di avere un album fotografico di poco tempo fa, forse di sette mesi addietro più o meno, con la foto di me ed i personaggi fatti di cera, intendo tutti tutti. A me e Piper era venuta questa folle idea di farci la foto con ogni statua e ci abbiamo messo le ore, anche perchè per ogni statua ci volevano almeno dieci minuti: le foto dovevano essere stupende. All'inizio eravamo scettiche, insomma delle persone di cera rese realistiche all'inverosimile era un pò inquietante; però avremmo avuto delle foto con persone famose...all'incirca! Ci era piaciuta l'idea di vedere i nostri idoli, e anche se non dal vivo li avremmo comunque visti, alla fine ogni artista ha firmato la sua statua sul palmo o sul dorso di una delle due mani, perciò valeva come averli dal vivo. I turisti avevano finito col mandarci a quel paese praticamente ad ogni statua, quando sopraggiungevamo noi, dovevano aspettare le ore per farci la foto anche loro.
La visita al museo cominciò verso le sei perchè finiva alle nove con una sorpresa, la presentazione di due nuove statue di un film, noi eravamo gli ospiti speciali. La visita non era guidata, avevamo solo in mano il classico foglietto con scritto 1: tizio vestito in modo così, in questa posa stava facendo..., è.... e cose del genere.
Ci dirigiamo al museo e una volta entrati Cam mi raggiunge, mi mette la mano dietro il collo mentre tutti lo guardano male.
«Ancora non ho capito perchè ti guardano strano quando mi baci o mi tieni la mano o cose simili.» fa un sorriso di quelli che sbuffano.
«Non mi guardano "male", è che non sono abituati a vederlo tutto qui.»
Dopo ieri sera sento che qualcosa è cambiato, la nostra relazione diventa sempre più forte eppure non riesco lo stesso a lasciarmi andare con lui. Come se non mi fidassi abbastanza. È un guaio bello e buono il fatto che non riesca a fidarmi di lui abbastanza da farmi vedere "debole", so bene che sarebbe debole anche lui in quel momento, perchè alla fine ci mostreremmo vulnerabili tutti e due ma io non riesco ad accettarlo. Persa nei miei pensieri riesco comunque a scattare foto di ogni tipo a Cameron, lui nemmeno se ne accorge credo, a meno che non si metta in posa naturalmente. La macchina fotografica è la sua, è una Canon di ultima generazione e fa foto che se si dice siano stupende, si commette un crimine a dire stupende perchè è come se le insultassi. Ad un certo punto mi sento strappare la Canon dalle mani e senza nemmeno accorgermene ho una foto con Miley Cyrus, rispetto a qualche mese fa alcune statue sono state cambiate, tipo questa e quella di Justin Bieber. Ogni tanto le cambiano per rendere più verosimile la statua o semplicemente perchè l'attore o il personaggio rappresentato è cresciuto o ha un nuovo taglio di capelli.
«Hey! Ti si romperà l'obiettivo» inclina la testa come per dire "ma per favore"
«Scherzi vero? E se si dovesse rompere è perchè sei bellissima chiaro? Non sminuirti, sei più bella di quanto tu non creda sai?» faccio gli occhi al cielo e schiudo la bocca per parlare ma al momento non mi esce nient'altro che una frase peggio di quella di prima «Non sono mica te sai? Io sono fatta così e sono abituata a vedermi così, discorso chiuso.» scuote la testa e fa anche lui gli occhi al cielo.
«E in ogni caso tu hai un dono naturale, sei perfetto in ogni foto cavolo!» faccio una smorfia aggrottando la fronte e aprendo la bocca in segno di stupore guardando ogni foto che gli ho fatto. Lui mi rende la macchina fotografica «Una insieme, ti va?»
«Ma tu non vieni sempre nelle foto, soprattutto se hai gli occhi troppo vicini...»
«Dammi» mi tende la mano in richiesta della fotocamera e io gliela do - beh vorrei vedere è sua che fai te ne appropri? Mmm, non sarebbe poi così cattiva come idea però! -. Mi bacia sulla guancia e io rido pensando che sarà una di quelle foto dei perfetti fidanzatini, non mi accorgo nemmeno che scatta la foto. La guarda e sorride, così mi avvicino appendendomi al suo braccio e lui mi gira la Canon...è vero è carina. Lo bacio in bocca a stampo perchè sento che il cellulare mi sta facendo vibrare la natica sinistra. Il nome di Rose appare sul display e mi affretto a risponde.
"Hey, come stai? La gita è tutto a posto? E Cameron: tiene la mani in tasca?"
"Bene, si, si!" Ridiamo entrambe sapendo che ho risposto in successione alle domande.
"È casa tua quella, in fondo era ovvio che ti trovassi bene! Ho fatto una domanda stupida. Non ti ho chiamata in questi giorni primo per i lavoro e poi perchè so che avete molte cose da fare perciò ho pensato di lasciarvi in pace"
"Tu non disturbi mai, però hai fatto bene! Qui le cose o si fanno bene oppure non si fanno e comunque la severità e la serietà di Madame non falliscono mai, c'è già più fiducia tra di noi e, che tu ci creda o no, ha fatto in modo che ci fidassimo degli energumeni della Daisy's...non è folle?"
"Certo direi che fatine ed energumeni sono difficili da mandare avanti, ma siete comunque persone che hanno sentimenti e abilità. Non dovreste sottovalutarvi, fa schifo il fatto che entrambi non crediate gli uni negli altri...ok perla di saggezza delle...? 19:07"
"Certo che sei forte. Beh, in ogni caso adesso devo andare, sono al museo delle cere e c'è ancora tanto da visitare perciò scusa, ti va se ci risentiamo?"
"Ma certo cara. Divertitevi anche per me, voglio un mucchio di foto così posso rosicare come si deve, capito? Ah e se devi avere rapporti sessuali ricordati che io i pannolini non li so cambiare."
"Me ne ricorderò. Ciao" riattacchiamo e vedo che Cam sorride, ovviamene ha sentito tutto.
«Devi sempre origliare èh?»
«Non lo faccio apposta sai?»
«Si lo so...sai?» mi dà un colpetto per farmi spostare sulla spalla sinistra e io vado verso destra leggermente scossa dalla spinta, dopodiché continuiamo la visita mano nella mano e scambiandoci qualche bacio. Alla fine andiamo alla dimostrazione delle nuove statue e ne vediamo una della regina, una di Di Caprio e una di Emma Watson che ha tagliato i capelli e per questo deve essere sostituita - che poi: non se li stava facendo ricrescere? Sono così realistiche che sembrano davvero gli attori in carne ed ossa. Dopo applausi e vari cliché ce ne torniamo in hotel sperando di trovare qualcosa di caldo da mangiare. Il freddo londinese non risparmia nessuno...
In effetti non mangio molto perchè ho poca fame, i maschi invece mangiano uno sproposito di cose, è ridicolo il fatto che loro possano abbuffarsi e non hanno nemmeno il ciclo o il parto o la cellulite e brucino più calorie di noi anche se stanno seduti, questa storia fa proprio schifo. Non fanno nulla mentre noi femmine partoriamo, abbiamo il ciclo e non possiamo nemmeno sgarrare troppo perchè altrimenti le nostre cosce diventano simili a quelle dei polli. Possiamo solo torturarli con film romantici, cenette e lamenti vari.
Vado in camera prima di Cam, almeno sto tranquilla perché mi posso lavare e sistemare senza dover essere relegata in bagno. Chiedo le chiavi a Mama Damas che me le porge abbracciandomi e dandomi la chiave dell'ascensore che però declino, fare le scale non può certo farmi male. Chiudo la porta a chiave così, anche se dovessi essere nuda per la stanza, non potrebbe entrare nessuno.
Venti minuti dopo mi metto sul letto a leggere e sento qualcuno che gira la maniglia per aprire - che pizza non riesci a metterti seduta per due secondi che qualcuno viene a rompere, sei proprio sfigata – Cameron bussa, vado ad aprire ed entra ridendo.
«Immagino una bella serata no?»
«Si ma finisce qui vero? Non vuoi uscire?»
«Non amo il chiasso delle discoteche.»
«Ok, allora rimango qui, aspetta» prende ed esce lasciando la porta aperta, lo sento parlare con uno dei ragazzi che gli dice di andare lo stesso e che si perde il divertimento e così simili, Cam risponde che il divertimento ce lo ha in camera e io mi chiedo cosa realmente abbia detto di quello che succede qui dentro.
Rientra e chiude la porta. Non voglio che rinunci a stare con loro per me, ma io detesto le discoteche, finisco per non capirci nulla ed entrare in crisi di panico senza un motivo.
«Per sapere, che gli hai detto di noi due? E comunque potevi andare anche senza di me!»
«Ah ehm...niente di particolare in realtà. Solo che ci baciamo e che mi stai sopra, che dormiamo abbracciati e che ci leviamo le maglie ma senza andare oltre. Sono i miei fratelli Merel devi capire che gli dico tutto e spesso è la verità quella, non gli dirò mai che abbiamo scopato senza averlo veramente fatto, di questo puoi starne certa. E senza di te non sarebbe la stessa cosa, per cui rimango insieme a te, non è giusto lasciarti da sola.»
«Mi sembra giusto. Però non mi fa molto piacere che sappiano quello che facciamo e quello che non facciamo.»
«Beh mica scendo nel dettaglio ti pare? Però gli dico all'incirca che ti stai sciogliendo. E comunque mi prendono in giro sai?»
«Su cosa? Sul fatto che non te l'ho ancora data? Beh aspetta e spera, ce ne vorrà molto di tempo e anche molta pazienza.»
«Sissignora» fa il segno del saluto dei soldati «ai suoi ordini signora» si scioglie e dice inclinando la testa sia a destra che a sinistra e tirando lo sguardo al cielo «anche perchè non posso farci nulla se non apri le gambe io non posso entrare, cioè posso ma sarebbe stupro e la cosa non mi va troppo a genio.» lo dice come un pensiero ad alta voce, come se lo dicesse a se stesso. Annuisco e mi corico a letto, lui va a sistemarsi, sono le dieci e qualcosa quando ritorna e io sono già in coma da sonno. Stavolta il sonno è leggero come sempre per cui lo stento che si mette di fianco a me e che mi posa un bacio sulle labbra, anche se faccio finta di nulla sa benissimo che l'ho sentito, non insiste.
Mi addormento. Verso le cinque mi sveglio per un solito incubo, questa volta è normale, niente attacchi di panico. Cam mi consola e poi circa verso le sei mi riaddormento di nuovo anche se alle otto mi dovrò svegliare, che sia un incubo a farlo oppure la sveglia.

Un amore paranormaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora