Ieri sera mi sono addormentata tardi perciò mi sono svegliata alle dodici. Si, sarà un posto fuori dal mondo eppure c'è un orologio perfino nelle prigioni. Cam è in cella perciò diciamo che è un risveglio tranquillo se non fosse che le celle degli altri prigionieri sono aperte. La cosa che più mi dà fastidio è che non so proprio perchè loro abbiano libertà e noi no.
«Forse perchè loro non sono in grado di pensare, non più almeno.» deve aver percepito il mio pensiero.
«Probabilmente hai ragione» forse ha davvero ragione, queste persone sembrano zombie più che vampiri, potrebbe essere vero che non pensano più. Alcuni non hanno nemmeno i vestiti e fanno impressione perchè la maggior parte ha bruciature e cicatrici davvero brutte. Devono averli torturati peggio di come fanno con noi ma non so per cosa. Sinceramente non credo che queste persone siano qui per la malattia perchè non vomitano come Cam e non hanno bisogno di ripetere le iniezioni. Sono diversi, hanno problemi differenti dai nostri e sono qui per ragioni che ancora non conosco e che, molto probabilmente, non verrò nemmeno a conoscere.
Sento un po' di dolore dove ieri il medico mi ha messo la farfalla per le iniezioni, ce l'ho ancora ma è bendata e mi fa anche abbastanza male, ho una paura incredibile che si infettii perchè qui dentro di sicuro non mi curerebbero mai. Non vedo il vassoio della colazione perciò penso che non l'abbiano portata ma poi lancio un'occhiata al tavolo di Cameron e noto che lui ce l'ha, questo significa che non lo hanno portato a me. Mi massaggio la parte superiore alla bendatura per alleviare il dolore e funziona temporaneamente, il dolore riprende non appena smetto di massaggiarmi la zona. Sento il medesimo fastidio anche alla coscia e perciò abbasso i pantaloni per controllare. Anche se c'è la fasciatura si vede la pelle rossa che sfocia all'esterno di essa, la tolgo con molta calma e il rossore prosegue anche sotto di essa. Cam si avvicina alla mia cella e ha un'espressione preoccupata quasi quanto la mia. Tolgo completamente la fasciatura e sento che il bruciore si irradia in tutta la gamba, ci passo sopra la mano facendo una carezza ma fa più male che bene, difatti faccio una smorfia di dolore. Cam si allarma per la reazione che ho e cerca di guardare meglio la ferita ma io ritraggo la gamba.
«Dai fammi vedere forza, non fare la bambina.»
«Mi fa male» dico come se fossi davvero una bambina.
«Lo so, ma se non mi fai vedere non ti posso aiutare.»
Gli porgo la gamba, lui apre le sbarre ed entra nella mia cella, controlla la ferita senza toccarla poi però ci passa sopra la mano e io sussulto ritraendola. Se ne frega del gesto e se la tira di nuovo verso di se posizionandosela in grembo, preme sulla ferita come se fosse in esplorazione di una grotta antica. La testa inizia a girarmi e comincio anche a sudare freddo. Mi sento svenire, la testa mi gira vorticosamente, la ferita mi brucia e sento che il sudore mi gocciola sulla fronte. Mi si appanna la vista e pian piano si annerisce fino a vedere completamente nero. Rimango cosciente per qualche minuto, che mi sembra interminabile, poi più nulla, svengo.Cameron
Ok calma! È solo svenuta! Cioè negli ultimi giorni è successo di frequente perciò è tutto normale...normalissimo Cam. La tua ragazza è svenuta e tu in teoria dovresti essere nella tua cella senza poterla toccare o raggiungere in nessun modo. Ok e adesso cosa faccio? Devo portarla dal medico a tutti i costi. Quel tipo sta con loro ma non è come quelli, mi è abbastanza simpatico inoltre l'ha guarita ieri perciò deve rifarlo anche ora. So che ne è capace. Spero tanto che ne sia capace. Torno nella mia cella chiudendo le sbarre poi spacco la porta, sempre della mia cella, e butto giù anche la sua porta in questo modo in teoria non ci metteranno in celle distanti l'uno dall'altra. La mia più grande paura è che ci separino.
La prendo in braccio e mi metto a correre per il corridoio, in un lampo raggiungo la porta cigolante, prima di aprirla poggio delicatamente Merel contro al muro benché mi servano entrambe le mani per uscire visto che ci saranno guardie dappertutto. Prima le stendo tutte poi prendo lei in braccio e cerco il medico. Pensavo fosse più difficile mettere KO questi bestioni, sono il doppio di me, alcuni, ma anche da trasformati non raggiungono la mia stessa massa. Apro con forza la porta e le guardie provano a mettermi fuori gioco ma io riesco a buttarle a terra con un paio di pugni, sembra che nessuno gli abbia insegnato nessuna cazzo di arte di difesa; meglio per me.
Dio, se Merel sentisse quello che penso in questo momento mi direbbe che il mio vocabolario fa proprio cagare. Questa volta me la carico in spalla stile "sacco di patate" che non è una delle cosa migliori da fare quando si porta in giro una ragazza svenuta ma è l'unico modo per avere le mani libere. Salgo le scale a chiocciola e raggiungo la hall - se così può essere definita - prendo la porta a sinistra e scendo per le scale di destra, visto che le due rampe vanno in direzioni diverse, spero vivamente che siano quelle giuste.
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Un amore paranormale
RomanceMerel si è trasferita da poco in Italia, il suo primo giorno di scuola le viene affidato un tutor, Cameron. Già dal primo incontro sente un forte legame con lui, capendo che in realtà non è come si mostra agli altri, decide di lascarlo fare con le s...