ottava parte

577 56 12
                                    

Il cammino a volte è tortuoso e tempestoso. Un cammino che in salita fai fatica a salire. Quelle parole nel messaggio fanno male. Male al punto di sentire il cuore  perdere un battito ad ogni secondo che passa. Sembra che ti manchi l'aria. Sembra che sei chiusa in una stanza buia senza neanche una finestra per respirare dell'aria pulita. I secondi, i minuti, le ore passano. Così tra la lentezza e la velocità.
«ti sei impazzito per caso?» mia madre si piazza davanti a me spingendomi leggermente. Cado sul divano. L'ha sentita. Ora è furiosa.
«mamma è giusto cosi»
«giusto così cosa??? Raffaele non farmi incazzare per favore. Ma che ti dice il cervello? Me lo dici? Cosa cazzo ti passa per il cervello? Credevo di aver fatto un figlio intelligente è invece.. molli la tua fidanzata per un misero messaggio. Ma dove le hai lasciate le palle? Te le hanno rubate?»
«mamma basta! Non ti mettere in mezzo. Non sono questioni che ti riguardano »
«ah non mi riguardano? Si dia il caso che qua siamo sempre stati uniti, è ora hai rotto tutto»
«mamma è meglio per lei fidati. Si rifarà un altra vita migliore»
«ma che cosa stai dicendo? Ti sei veramente impazzito!»
«per favore basta!»
«basta un corno! Dovevi parlare con lei. L'hai lasciata da sola Lele. Le avevi promesso che non lo avresti mai fatto»
«non sono riuscito a mantenere la promessa. »
«io non ti capisco»
«non c'è bisogno di capirmi. È finita. Lo so fa male. Fa male pure a me che sono innamorato di lei. Ma ti prego mettiti in testa che è finita» rispondo esasperato. Il suo atteggiamento non porta altro che dolore addosso a me. Non volevo fare questa scelta ma ho dovuto. Per il suo bene. È anche per il mio. Non dobbiamo distruggerci. Non dobbiamo farci più del male. Per soffrire così preferisco lasciarla andare. Mamma mi guarda non sa più che dire. Noto Mattia dietro di lei appoggiato alla porta. Ecco ora ha sentito pure lui. La prenderà male più di mia madre.
«matti.. io...»
«avevi promesso che non l'avresti mai lasciata. Me lo avevi promesso Lele»
«mattia non sempre le cose vanno come vogliamo.  È giusto che la lascio andare adesso che farla soffrire più avanti»
«non sai quello che dici.» risponde mia madre. Mattia si allontana. Che casino. Sapevo che portarla a casa sarebbe successo questo. Sono tutti affezionati a lei. Mattia le vuole bene come fosse sua sorella. Mia madre come se fosse la figlia. Ora mi toccherà sentire pure mio padre. Da uomo già sentirò dire che non dovevo comportarmi così. Le litigate era aumentate io non voglio più vederci stare male. Non voglio vederla piangere. Non ci riesco. Se non riesco a prendermi cura di lei è giusto che trovi una persona che lo faccia. Siamo diversi e i nostri caratteri sono troppo forti.
«Ti ammazzerei!» esclama mamma andando via dal salotto.
Tutti pensate di poter risolvere le cose ma non è così. I problemi a volte non si possono risolvere. Le cose cambiano si evolvono. Devi prendere delle decisioni che mai pensavi di prendere. Tiro indietro la testa e in questo momento davanti mi passa l'immagine di lei persa dentro casa. Di lei con la mia roba sul letto. Di lei che si stringe da sola per farsi forza.

•La testa parte va in giro, in cerca dei suoi perché; ne vincitori né vinti si esce sconfitti a metà. La vita può allontarti l'amore poi continuerà•

Questa casa sa di TE ❤ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora