quartaunesima parte

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Mi guardo intorno nella nostra camera d'albergo. Una vista mare. Siamo atterrati qua alle 8, siamo passati a salutare Franco sua moglie e i bambini e adesso siamo qua. Fa freddo. Sento le braccia di Lele circondarmi la vita. Casa. Ecco come mi sento. Cerca di riscaldarmi un po' visto i brividi. Mi godo il contatto con lui. Ne avevo bisogno. Lui sa quante volte in quest'anno mi sarei voluta trovare così come adesso. Mi stringe. Mi volto di scatto. Lo guardo. Lo bacio. Sento che mi stringe per i fianchi. Ci baciamo a lungo. Un bacio appassionato. Che sa di noi. Di tutto ciò che non abbiamo bisogno di dirci Perché lo sentiamo tramite la pelle. Lo spingo verso il letto. Sorride. Ci stacchiamo per riprendere fiato. Gli occhi sono perfettamente incastrati. Resterei a guardarlo per ore. Quegli occhi marroni che parlano da soli, uguali a quelli di suo fratello Mattia. Ti innamori. Non puoi farci nulla. Ti innamori dei suoi modi di fare. Della sua maturità. Dei suoi anni diversi dai tuoi. Ti innamori anche delle piccole cose e di quelle che ti fanno stare bene. Ti innamori e non puoi farne a meno. Pregi e difetti sono la cosa che a mio avviso lo rendono perfetto. Lo rendono speciale. Non avrei mai scommesso con nessuno che sarei finita a 28 anni ad essere persa per un ragazzo di 22.
«Quando ti ho conosciuto ho sempre pensato che tra noi potesse esserci qualcosa di troppo serio e grande da combattere. Non ve lo potevo permettere. Ero fragile. Nessuno si era mai imposto di farmi capire determinate cose. In realtà ero io che davo delle regole agli altri e non gli altri a me. Sono cresciuta con la libertà di non aver nessuna regola. Io potevo fare tutto gli altri no. Quando sono entrata nella scuola c'era quel regolamento che a me non piaceva mai. Mi faceva arrabbiare. Io volevo essere libera di fare ciò che era giusto per me. Rispondevo male e litigavo con tutti non solo con i professori anche con quelli con cui dovevo stare. Residence. Quando iniziato ad aprirmi a te è come se il mondo iniziasse a guardarmi con diversi colori. Non c'era più il nero inteso. La mattina non mi svegliavo con la luna storta. Spesso e volentieri sono polemica e anche irascibile lo so. Me la prendo per tutto. Mi complico la vita da sola, ma credo che se non mi comportassi così non sarei io.
Sei diventato ogni giorno un pezzetto importante per me. Quelle emozioni di pancia che non riesci mai a spiegare. Quei gesti che ripeterei anche oggi se tu me ne dessi modo. A volte la vita ci mette a dura prova e quando ci siamo lasciati ho pensato che non fossimo stati abbastanza bravi da combattere; l'amore c'era, ma non c'era la volontà di non venirci incontro. Ada ha sempre fatto di tutto per farmi conoscere qualcuno, sai chiodo schiaccia chiodo a volte funziona, ma con me no: io non ne volevo sapere. Per me andare a letto con un altro era come sentirsi sporca dentro. Mi sapeva di tradimento. Tu non eri gli altri fidanzati che avevo. Tu eri e sei l'uomo che io amo con tutta me stessa. Non avrei mai potuto pensare di farmi toccare da Delle mani che non erano tue. Un anno intero così tra lavoro e casa. Uscivo qualche volta con lei ma non era la stessa cosa. Il mio pensiero era su di te. Cosa facevi? Se mi pensavi? Se mangiavi? Se stavi bene senza di me! Pensavo a quante volte magari avrei voluto tornare a casa e dirti di ricominciare. Perché quel ragazzino spocchioso di cui non ne volevo sapere il primo giorno di scuola mi aveva cambiato la vita. Aveva fatto di me una persona migliore» Lele sta piangendo. Io sto cercando di trattenere le lacrime ma mi sta venendo difficile. Gli bacio una guancia. Poi torno a guardarlo negli occhi. « avrei dato la vita per te. Ho tagliato i ponti con la tua famiglia. Sentirli mi faceva pensare che non potevo averti. E sicuramente sono stata male al pensiero di tua madre che non poteva più sentirmi. Ma mio padre dice sempre: “chiusa una Porta si apre un portone”, ho pensato che avresti trovato prima o poi una più brava di me e tua madre avrebbe dimenticato tutto. Quando quella sera ti ho visto al locale. Lo stomaco se chiuso. Avevo paura. Avevo tante di quelle domande in testa. Non volevo vederti, mi faceva male, il cuore mi sanguinava; allo stesso tempo volevo che mi seguivi perché il mio amore per te non è mai finito. Due persone legate da un filo invisibile. Qualunque cosa accada sono strettamente legate tra loro. Ecco questo siamo noi. Avrei forse aspettato ancora o forse sarei tornata io prima o poi non lo so. Ma ringrazio il destino per quella notte. Mi ha portato via. Mi ha stretta di nuovo. Mi hai baciato amato. Ciò di cui avevo bisogno. Quindi adesso ti chiedo una cosa. Posso tornare a casa..A casa nostra?». Ho tirato fuori un sacco di cose. Sono alla fine scoppiata a piangere. Lui mi stringe. Gli lascio un bacio sulla guancia e poi scendo sul collo. Le mani sotto la mia maglietta accarezzano la mia schiena.
«non aspettavo altro. » risponde. Capisco che adesso siamo di nuovo noi. Io lui è prossimamente casa nostra. Lo bacio e facciamo l'amore.

Bentornati ragazzi ❤❤❤
L'amore è sapersi trovare. L'amore è saper di contare l'uno sull'altro. L'amore è volontà di stare insieme. L'amore è stare insieme, condividere e aver fiducia rispetto.
Siamo sempre destinati a qualcuno ma dobbiamo essere in grado noi stessi di restare quando c'è da combattere. 🌹🌊

P.s : ragazze vi prego non scrivete solo bellissimo. Ho faticato a scrivere questo capitolo infatti mi sono presa tutta la giornata di ieri x buttarlo giù. Ci sono io dentro e ciò in cui credo quanto voi. ❤ Un bacio grande.

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