io, te e Mattia ❤ (75° capitolo)

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Sono passati esattamente 4 giorni dalla nascita di Mattia. Oggi finalmente tornano a casa. Voglio passare del tempo con loro, stare con lei e mio figlio. Dedicarmi interamente alla mia famiglia. Adesso sono loro la mia priorità. I miei genitori stanno ancora a Roma, Roberto è tornato a Orte perché Donatella se presa l'influenza e non vuole lasciarla sola. Claudia invece ci sta dando una mano. Stamattina se presentata a casa con la colazione. Mamma papà e matti stanno dormendo da noi. Spingo la carrozzina dentro la stanza. Elo sta cambiando il pannolino al cucciolo.
«buongiorno» dico lasciandole un bacio tra i capelli.
«ciao amore»
«siamo pronti?»
«si. Adesso gli metto la tutina e mi cambio poi io»
Mattia è bello sveglio. Muove velocemente le gambine. Sorriso. I capelli nerissimi. Il naso piccolissimo. La bocca dello stesso taglio di Elo e gli occhi ancora di un colore indefinito.
«non guardarlo troppo che lo consumi»
«scema!!»
«neanche un bacio mi hai dato» la bacio a stampo e qualcuno tira un urletto. Iniziamo a ridere. Elodie mi guarda e ride ancora di più.
«siamo già messi così.» afferma. Prendo Mattia in braccio tenendogli bene la testa.
«sei già geloso della mamma amore?» chiedo. Lui fa dei versetti, quelli tipici di un neonato. Gli bacio una guancia delicatamente. Lei si cambia mentre ci osserva.
«guarda che adesso sei tu che ci sta consumando»
«ma non è vero»
«sento il tuo sguardo sulla mia schiena, poi dici di no»
«ma siete bellissimi che vuoi da me»
«ah no niente! Continua pure. La mamma ci ama amore. Ci fissa e ci mangia. » lui sembra ascoltarmi. Lo metto nella carrozzina e inizia a piangere.
«ah no bello mio! Il vizio di stare in braccio no però eh!»
«mi sa che ci sarà da fare amore»
«e mi sa pure a me»
Vedo elo prendere le buste scuoto la testa.
«dammi a me. Spingi il passeggino»
«ok capo! Prendi pure la borsa del piccolo e la mia valigia?» chiede con la voce da bimba. Annuisco. La bacio.
«sei bellissima»
«seeh! Una meraviglia guarda, dopo 4 Giorni dal parto sembro un cadavere in persona»
«sbagli. Perché la luce negli occhi ti rende veramente bella. Neanche te lo immagini quanto ti illumini»
«tu dici che saremo dei bravi genitori?» le accarezzo un fianco. Con l'altra mano la guancia, mi sorride. Mattia continua a piangere. Prendo il ciuccio dalla borsa e glielo do.
«andiamo a casa amore. Saremo dei genitori giusti per Mattia. » sorride e spinge la carrozzina. Prendiamo l'ascensore, quello dentro la navicella non ci vuole stare. Elo se la ride.
«mi sa che mamma già lo ha viziato troppo»
«che dovevo fare? In quella culletta mi sembrava troppo grande e non voleva mai starci»
«viziato ecco.» si allunga sulle punte e mi bacia. «ruffiana.»

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