novantunesimo capitolo

470 46 23
                                    

«quindi lo hai preso?» infilo il reggiseno mentre Lele continua a torturarmi per sapere se ho preso l'abito o meno.
«forse» rispondo vaga.
«che vuol dire forse? Sei indecisa su quale prendere?»
«amo tanto non lo vedrai quindi non fare altre domande»
«allora lo hai preso!!!» afferma ridendo.
«cosa ti cambia saperlo?» chiedo curiosa delle sue domande. Si avvicina. Mi inchino per prendere la maglietta dalla valigia. Lo sento lamentarsi per la mia posizione lasciandomi scappare una risata. Non sono per niente innocua, diciamo che so benissimo che effetto gli faccio in perizoma e reggiseno. Nel frattempo però cerca di stare concentrato sull'argomento. Mi alzo. Mi volto.
«ma che ti ridi?» mi chiede. La sua faccia sconvolta e maliziosa allo stesso tempo mi lascia scappare ancora di più da ridere. Appoggio la maglietta nella sedia e mi butto su di lui. Mattia sta con i nonni in giro. Noi siamo rientrati a casa perché avevo bisogno di una doccia.
«mi fai ridere tu Lele. Avevi una faccia veramente»
« è colpa tua amo. Quelle posizioni. »
«ma lo sai bene che lo faccio apposta per provocarti»
«tu sposti solo l'attenzione sugli argomenti» ridacchiò. Lo bacio.
«guarda che poi parto e non mi contento più come sto facendo adesso»
«chi ti ha detto che ti devi contenere. Mi pare di non essermi più rivestita.» ride pure lui stavolta. Mi bacia.
«l'abito è bellissimo. Sapere che me lo regaleranno i tuoi mi rende più felice di quanto già lo sia. Sapere che per loro sono come una figlia mi fa sentire una di voi. » sorride. Mi bacia di nuovo. mi spinge sul letto. Forse voleva solo sapere se lo avevo preso o no. Nulla di più nulla di meno. Facciamo l'amore.

...

Questo è uno dei momenti migliori della mia vita. Sono a Napoli con la mia famiglia, dai miei genitori e mio fratello sento di dover dare tanto a loro ancora oggi. Se sono quello di oggi lo devo a loro. Ci troviamo in ristorante tutti insieme. Mattia mio fratello gioca con il nipotino e lui ride. Elo parla con mamma e gli occhi le brillano. Non cambierei nulla di questa vita. Se anche tramite gli errori sono qua è perché dovevo farli.
«lele» papà mi chiama. Lo guardo.
«dimmi pa»
«a cosa stai pensando? Ti vedo in un altro mondo »
«penso che non poteva capitarmi cosa più bella. La mia famiglia unita. Mattia che ha unito di più me ed elo. Il nostro amore che cresce. Nonostante abbia un po' paura di non essere un buon padre cerco di metterla tutta. Rifarei tutto papà. Sceglierei elo mille volte nella vita. La guarderei quei giorni ai casting e tornerei ad innamorarmi e lasciare che il mio cuore diventi suo. » mi da una pacca sulla spalla.
«siamo fieri di voi. » confessa.
« anche io sono fiero di essere vostro figlio» sorride. Ordiniamo la cena e mangiamo tutti insieme. Mattia poi inizia a piangere e ci dobbiamo sistemare in un posto per farlo attaccare al seno. Un mangione di prima categoria.

Questa casa sa di TE ❤ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora