uscita da famiglia (79° capitolo)

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Mi giro nel letto e mi scontro con il suo petto nudo che si muove ad un ritmo regolare segno che entrambi ci siamo addormentati senza neanche rendercene conto. Alzo lo sguardo e fisso il suo volto rilassato, gli occhi chiusi. La fronte distesa e la bocca semi aperta, come sempre. Intreccio una sua mano con la mia, per sentire ancora di più la sua presenza al mio fianco e subito sento la sua stretta. Sorrido. Praticamente è sera ed è buio pesto. Lele si muove un po' e apre gli occhi.
«dio! Ma che ore sono?» chiede ancora mezzo addormentato.
«le sette di sera le. Non so nemmeno come sono crollata Lele. Ho dato da mangiare a Mattia, lo messo nella culla menomale dorme ancora. Ho visto che dopo aver ritirato i giochi dal divano sei venuto qua. Ti ho raggiunto e...» mi bacia.
«shh basta. » rido.
«che facciamo stasera ovvero tra poche ore?»
«usciamo? »
«si dai. Così non restiamo in casa!» dico felice. Mi attira sopra di lui e mi bacia. Un bacio dato con passione con voglia.
«le, aspetta c'è il bambino con noi» lo freno.
«elo dorme dai!»
« è se si sveglia?» chiedo preoccupata.
«andiamo in bagno se vuoi! » ridacchio. Lo trascinò dalla mia parte di letto e lo bacio. Sta sopra di me. Mi leva la maglietta che uso per casa. Respiro. Un pianto ci fa staccare. Ecco qua momento romantico rovinato.
«che te avevo detto?» sbuffa.
«mi arrendo. Tuo figlio ha una puntualità allucinante. - alza le mani. Lo tiro e lo bacio. Ho una voglia pure io. - elo, mhm, elo il bambino è ora della pappa!» mi stacco dai baci sul collo e raggiungo il cucciolo. Mentre suo padre se ne va al bagno.
«puntualità tesoro mio. Tu sai cosa vuol dire» sembra ascoltarmi. Mi sistemo sul letto. Abbasso il reggiseno e subito si attacca.
«wee signorino piano che mi fai male» continua a mangiare. Vedo uscire Lele dal bagno. Già pronto. Non mi ero accorta che aveva preso la roba.
«amo dove vai?»
«vado a prendere i biscotti per domani. Torno subito, tu fatti trovare pronta con matti che usciamo» sorrido. Si avvicina. Mi bacia la fronte e poi le labbra, lo avvicino ancora di più. La mia lingua cerca la sua. É proprio un esigenza di sentirlo sempre più mio.
«mhm» si stacca con fatica.
«ti amo» sorride e mi bacia a stampo prende le chiavi dal pantalone ed esce di casa.
«quanto lo amiamo noi a papà Mattia?» si stacca dalla tetta mi guarda sorride. E poi si riattacca.
«sei un gran furbo. Tutto a tuo padre veramente. »
Finisce di mangiare. Gli faccio fare il ruttino. Lo metto nella culla e mi cambio. Mi do una sistemata ai capelli davanti allo specchio della camera da letto. Dovrei farmi pure una tinta. Non posso farcela così.

...

Spingo il passeggino mentre Elo con un braccio mi circonda la vita. Mattia dorme tranquillo. Ogni tanto la sua mano finire dentro la tasca dei miei jeans e mi viene da sorridere. Abbiamo mangiato una pizzetta. E adesso stiamo girando un po' Roma a piedi.
«amore secondo me dovremmo iniziare con i preparativi del matrimonio» confessa guardando davanti.
«hai fretta?»
«beh diciamo che se continuiamo così ci sposiamo tra tre anni»
«il bambino ci impegna molto Elo. Perché non pensiamo al battesimo» si stacca. Mi guarda.
«perché dobbiamo fare come vuoi tu?»
«era una domanda semplice. Non un attacco»
«a me sembrava che volessi decidere è basta» scuoto la testa. Volevo aspettare al matrimonio. Perché le organizzando una sorpresa. Voglio portala ad Amalfi, li abbiamo fatto la nostra prima vacanza e chiederle davvero la mano. Poi iniziare i preparativi. Ma se le dicessi questo la magia non ci sarebbe più e sarebbe tutto inutile.
«non pensavo che te la prendessi così. Lascia perdere non ho detto nulla. Se vuoi iniziamo a preparare il matrimonio.» non sono contento di questa decisione. Salta tutto ciò che alla fine sto facendo. Prima sono uscito per passare a vedere in gioielleria se c'è un anello che mi piace. Ma ancora niente. Sono rientrato con i biscotti perché gli avevo inventato questa scusa.
«non mi devi dare l'accontentino» sbuffo.
«Elo basta. Non voglio litigare, fai come vuoi. Lascia perdere ciò che ti ho detto prima sul battesimo se vuoi iniziare con le partecipazioni iniziamo da quello.» continuo a guardare davanti adesso.

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