decima parte

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Mi siedo sul divano a casa di rosa. Mi guarda. Non dice una parola. Ha paura di sbagliare qualcosa. Voglio passare una giornata a non pensare al dolore che ho dentro. Vorrei essere spigliata come tutte le volte che mi svegliavo è avevo lui al mio fianco.
«vuoi un bicchiere d'acqua?»
«si grazie» si allontana dal salotto per andare in cucina. Respiro. Mi levo le scarpe. Sento i piedi prendermi fuoco. Come se per un attimo avessi selle fiamme che bruciano dentro le stan Smith. Rosa mi passa il bicchiere una volta tornata. Sì siede al mio fianco.
«che succede?»
«mi ha lasciato»
«ma come?»
«ha detto che è meglio così per tutti e due»
«ma qui eravate così affiatati. Vi guardavate con un amore profondo»
«evidentemente non basta per andare avanti. Rosa, io non so più niente se non che voglio espatriare. »
«passerà tesoro davvero»
«voglio che torni da me. Voglio svegliarmi con lui al mio fianco. Vederlo ridere. Vederlo suonare. Bisticciare perché non mi faceva vincere alla play. »
«Elo se non torna non torna. Devi iniziare a convincere con la sua assenza»
« non voglio! Non voglio questo»
« è allora vai da lui»
«no» rispondo brusca. Rosa mi guarda. Non sa che dire.
«scusa non volevo. Ma se scendo gliela do vinta su tutto»
« è allora non ci pensare. Se vuole torna se non vuole tu devi prendere in mano la tua vita elodie. Non puoi massacrati così!»
«lui è la mia vita!»
«ho capito ma tu hai una tua Elo! Non puoi vivere in seconda di lui»
«rosa tu non puoi capire il nostro rapporto» respiro. «siamo diversi ma ci amiamo. Abbiamo affrontato tante cose»
«affronterete anche questa allora, se siete forti»
«ma mi ha lasciato rosa»
«ho capito tesoro. Senti mi faccio una doccia è usciamo.»
«d'accordo»
La vedo allontanarsi. Respiro profondamente. Ho il cervello che mi frulla, troppi pensieri, ricordi.

“Sembra che non ci uccida questa assenza, sembra che non senti la mia esigenza, e ci allontana ancora la nostra distanza.”

Napoli.
«lele vieni è pronto» mio fratello mi chiama per pranzo. Raccolgo i fogli e li metto nel cassetto. Esco dalla camera da letto e raggiungo la cucina. Mia madre mi sorride.
«come va oggi?» mi chiede mio padre. Non ha ancora aperto discorso elodie. Forse non vuole ferirmi. O non so cosa gli passa per la testa.
«come ieri papà»
«non ha intenzione di salire»
«no, ho già fatto una scelta»
«da uomo?»
«papà ti prego, da uomo o meno volete rispettare la mia decisione??? »
«lele, si risponde così a tuo padre?» mi chiede mamma furiosa. Alzò gli occhi al cielo. Sta diventando impossibile vivere qua dentro. Li guardo sto zitto. Non dico niente.
«ho fatto una domanda!»
« mi spiegate perché dovete rompere. Ho un problema me lo risolvo da solo. Non vedo perché vi dovete mettere in mezzo. Sono cose mie. Decido io della mia vita, come tutte le decisioni prese» rispondo scocciato. Mia madre mi guarda senza trasmettere nessuna emozione.
« e quindi siccome le decisioni sono tue, tuo padre non può chiedere? Lele finiscila perché ti lascio fuori casa e poi voglio vedere dove vivi» mi versa la pasta. Non voglio discutere ancora metto il formaggio e sto zitto. Mio fratello osserva la scena in silenzio. Credo vorrebbe chiedermi tante cose ma non lo fa. Preferisce stare in silenzio per paura di una mia risposta o reazione. Cosa che i miei non hanno. Sono più grandi sanno meglio di me che certi rapporti di coppia avvengono. Mangiamo in rigoroso silenzio.

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