centesimo capitolo

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*ciao ragazze questo è il mio centesimo capitolo in questa FF. Volevo cogliere l'occasione per ringraziarvi tutti uno per uno, per i commenti che ogni giorno mi lasciate è per tutte le stelline votando il racconto. Sono felice che nonostante sia passato un anno siamo ancora qui insieme. Colgo l'occasione per dirvi che questa FF sta per finire. Non voglio che diventi noiosa e stancante per voi. Ho anche già qualcosa di nuovo per voi. Spero di non rischiare di essere di nuovo banale e ripetitiva. Spero che voi restiate qua con me ancora per tanto tempo. Ringrazio infine anche chi legge soltanto senza lasciare Like o commenti 😘😘😘
Jessi”

Flashback

Il nostro ultimo giorno qui in Costa Azzurra. Il nostro viaggio di nozze è stato fantastico. Siamo stati benissimo. Ci manca tanto però il nostro piccolino. Ci manca averlo in mezzo a noi. Ci manca praticamente tutto. Domani mattina partiamo tardi. Infilo ciò che ormai non ci serve più dentro la valigia. Lele mi bacia il collo.
«tutto bene?» mi chiede.
«si»
«sei nostalgica?»
«vorrei un giorno portare anche nostro figlio con noi. Mi manca.»
«adesso che torniamo i nostri tornano alle loro vite e ci pensiamo noi a nostro figlio»
«mi dispiace aver tenuto tua madre a Roma 4 giorni. Avrà così tante cose da fare a Pomigliano Lele »
«Elo lei lo sa con il cuore lo sai »
«lo so amore»
«a me mancherà questo »
«di cosa hai paura Lele?» gli chiedo. Se prima non lo guardavo negli occhi ora mi volto.
« di niente. Forse solo di non aver abbastanza tempo per noi. Per la nostra vita coniugale. Che magari passeremo del tempo con nostro figlio è noi passiamo in secondo piano.»
«ci siamo promessi che non succederà Lele. »
«Lo so. Ma avere un po' di fiffa è lecito »
«certo.» mi guarda e mi bacia.
«saremo forti Lele. Forti da vivere sempre insieme.» annuisce e ribacia. Sento una scossa di brividi nel mio corpo. Sposta la valigia e torna a dedicarsi a me. Facciamo l'amore.

“Semplice vivere, ridere, come te.”

Fine flashback.

Non abbiamo più parlato. Sono uscito per andare a correre. Torno a casa è la trovo a cambiare il pannolino a Mattia. Lo mette giù dal divano. Ritira tutto e si volta.
«pensavo non tornassi oggi»
«ero a correre non in studio» Mattia scappa in cameretta. Ma elo lo ferma per mettergli le scarpe. Questo vizio di camminare scalzo.
«non hai detto nulla. Sei uscito!»
«che dovevo dire? Stavi al telefono con Ada. Non volevo disturbarti»
«la smetti di restare sulla difensiva. Neanche mi guardi»
«non sono sulla difensiva. Mi ha fastidio che non mi dici che cazzo ti parla per la testa da stamattina» mi guarda.
«ho detto a Fabrizio che avrei lavorato alla tua canzone per Sanremo. Ma mi è presa l'ansia. Non sarò mai in grado di questa cosa. Così mi è salito il nervoso! »
«non potevi dirmelo prima!»
«scusa. È che non voglio farti pesare nulla Lele.»
«mamma papà» ci voltiamo e lo troviamo tutto colorato in faccia.
«mattiaa!» lo rimprovera elo. «adesso come la leviamo sta tempera?»
«con l'acqua »
«sei un disastro vieni qua» gli dico. Lo prendo in braccio è pure buffo con il rosa e il giallo sulle guance. Chissà dove la trovata! Mia moglie prende il mio braccio mentre sto andando in bagno con nostro figlio. Mi bacia una guancia e poi le labbra.
«Ti amo» sorrido.
«anche io. » mi bacia di nuovo. Mattia mi tira per il polso e ridiamo.
«ok ho capito andiamo andiamo!» ridiamo e lui corre al bagno. Ora sono più tranquillo.

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