dicianovesima parte

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Apro lo zaino che avevo lasciato sulla sedia due giorni fa. Prendo il quaderno dove scrivo le canzoni. In terra cade un foglio. Lo raccolgo. Non so di chi sia. Mamma sta cucinando. Mattia sta fuori con gli amici e papà sta a lavoro. Quindi non credo sia di loro. Forse Mery o suo marito. Mi siedo sul letto appoggio prima il quaderno e poi apro il foglio. Conosco quella caligrafia. Ora capisco chi è a scrivere.
Ciao Lele, sai che non sono molto brava con le parole ma ci provo. Sono le quattro del mattino, ho appena chiuso l'ennesima chiamata con te dopo che ormai ci siamo lasciati. Mi guardo intorno e non ti vedo. Guardo il nostro letto ed è grande, grandissimo quasi mi spaventa. In casa non c'è più una nota. Non c'è più il suono della tua chitarra o della pianola. C'è soltanto un gran silenzio. Forse doveva andare così, doveva incontrarci, innamorarci, legarci fino a dentro. Sentirci le menti legate da aver paura di lasciarci andare ma allo stesso tempo di lasciarci per sempre. Sono consapevole di non essere mai stata una buona fidanzata. Sono consapevole di tutto l'amore che mi hai dato. Hai fatto tanto per me. Mi hai aiutato a capire gli errori che facevo. Mi hai aiutato ad amarmi. Mi hai fatto capire che a volte stare con una persona è più bello che restare da soli.
Sento l'esigenza ogni giorno di risentire le nostre risate insieme, di prenderci a cuscinate, di vederci felici ma so bene che non accadrà. Spero tu stia bene. Spero tu non ti faccia mai mancare nulla. Spero e mi auguro che un giorno sarai felice con la persona che non ti farà mai  mancare nulla. Spero che un giorno ti possa di nuovo incontrare, che io possa guardarti negli occhi e dirti che sei stato e sei l'uomo più importante per me. Che mi hai cambiata. Che mi hai rifatta vivere. Che ho iniziato ad amarmi e a piacermi solo grazie a te. Spero che quel giorno tu mi possa dire che nonostante sia felice con un altra persona io sarò quella ragazza che ti ha fatto scoprire il cuore. Prenditi cura di te e dei tuoi sogni.
Ti amo
Didi”
Il cuore se fermato. Questa lettera mi ha fermato il cuore. Ci sono cose che non mi sarei mai aspettato. Confessioni che elodie non farebbe manco sotto tortura. Che nonostante tutto vuole lasciarmi per farmi stare bene. Respiro. Mi manca quasi l'aria. Mi alzo dal letto portando con me la lettera. Scendo le scale per prendere la chitarra. Mia madre mi guarda.
«raffaele»
«mamma ti prego ho bisogno di 5 minuti. Da solo. Vado in terrazzo »
«va bene» afferma. Asseconda la mia richiesta lasciandomi andare in terrazzo. L'aria calda batte sul mio viso. Ho la testa dentro quelle parole. Sento bruciare la pelle quasi dai raggi solari.

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