L'ho vista. È scappata. Sergio ha provato a bloccarla ma non c'è stato nulla da fare. Ada mi guarda. Come se mi pregasse di andare da lei. Respiro. Gabriele mi sorride.
«lele vai da lei»
«perché dovrei?» sbuffa.
«perché nonostante sia passato un anno sei innamorato di lei. Nessuna sarà mai lei. Quindi un po' di coraggio amico mio stavolta. » mi alzo. Decido di seguire il suo consiglio. Ada mi sorride. Mi appoggia una mano sulla spalla.
«amala ti prego!» quasi mi sembra una supplica. Mi muovo tra la gente e mi dirigo fuori dal locale. Dentro non c'è quindi sarà al di fuori. La vedo seduta su una panchina. Sì volta, mi vede torna a guardare davanti.
«se sei venuto per consolarmi o per farmi rientrare dentro gira i piedi e vattene. Non ho bisogno di sentirti dire niente. Figurati se voglio la tua presenza» è dura. Scontrosa nei miei confronti.
«non sono venuto per consolarti ma per vedere come stavi»
«sto bene. Ciao»
« Perché fai così?» si alza di scatto. È furiosa.
«me lo chiedi pure. Io non voglio vederti mai più Lele. Mai più. Un anno è passato un anno. Non ti sei degnato di mandarmi un messaggio per sapere come stavo. Cosa pretendi pure il tappeto rosso steso in terra eh! »
«non mi aspetto nessun tappeto rosso ma sei tu ad avermi lasciato» ride sarcastica.
«ah adesso la colpa mia perché ho preso una posizione. Due mesi lele, due mesi che ci vedevamo ogni morte di papa. Due mesi che litigavamo senza trovare un punto d'incontro. Ti chiedevo di tornare e tu non facevi nulla se non restare a Napoli. Promesse su promesse e mai mantenute.»
«non mi sentivo pronto per tornare a casa»
«brutta bestia l'orgoglio di voi maschi. » confessa. Ha ragione. Spesso l'orgoglio ci mangia vivi, ti lascia fare cose che non dovresti fare. « quando potevi riprendermi mi hai lasciato andare. Hai avuto tante di quelle possibilità che le hai sprecate una ad una.»
« è allora perché sei scappata? »
«perché non ti voglio vedere. Non credere che dopo un anno io ti abbia già dimenticato. »
«nessuna sarà mai te»
«peccato che i tuoi comportamenti ad oggi dicono il contrario. Non hai fatto nulla che potesse farmi tornare indietro. Ti avevo dato troppe certezze» afferma guardandomi negli occhi. Quanto cazzo mi erano mancati. Quante volte mi sono sognata quegli occhi verdi grandi. Quante volte ho sperato di svegliarmi con lei affianco. «in un rapporto ci vuole volontà sacrificio e coraggio. Nessuno dei tre hai avuto in un anno che ci siamo lasciati. Avresti avuto la volontà di riprendermi ora credo staremo insieme. Perché Lele sappi che se tu saresti tornato a tempo debito io ti avrei perdonato. Adesso no, adesso è tardi per farsi perdonare gli errori del passato. Adesso io ho la mia vita come la tua» abbassa la testa. Non è sicura di ciò che dice. Non è convinta. Respiro. Mi avvicino. Le sfioro un braccio. Noto i brividi.
«un anno è passato e non ti sono indifferente.»
«non ho mai detto il contrario. Il mio amore per te c'è sempre stato ma lentamente sta morendo. Sono stanca di soffrire. Voglio tornare a sorridere come quando stavo con te. Mi merito di...» mi abbasso un po', la bacio all'improvviso. Non avrei resistito un altro minuto di più. Vaffanculo all'orgoglio. Un anno fa sarei dovuto tornare indietro e non lo fatto. Ma adesso non permetterò di farmela scappare. Non adesso che sono sicuro al cento per cento che non mi ha dimenticato.
STAI LEGGENDO
Questa casa sa di TE ❤
FanfictionNon c'è una vera proprio descrizione della storia. Credo che a volte bisognerebbe leggere senza giudicare dalla copertina. ❤