trentacinquesima parte

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Lele è andato a prendere Flavio alla stazione. Non so nemmeno come potrebbe reagire quest'ultimo. Non lo avvisato che sarebbe andato lui e che tra noi le cose si stavano sistemando. Ada è ancora a lavoro e io sono indecisa se comprare la pizza o fare io la cena. Intanto finisco di preparare la valigia.
Lele come al solito riesce a sollevarmi da ogni paranoia che porto non é cambiato su questo lato. Poche persone nella mia vita riuscivano a capirmi realmente. Lui mi ha capito fin da subito. Ricordo il nostro primo incontro/scontro al residence. Non lo sopportavo. La sua aria da figo mi faceva innervosire parecchio eppure dietro a quell'atteggiamento c'era una persona pronta a darmi il mondo. Nonostante me stessa spesso volessi mandarlo via; tenerlo lontano da me io dentro ero convinta che lui potesse cambiarmi. Mi ha davvero cambiata al meglio. Mi ha sempre fatto sentire una donna importante. Una donna migliore. Se prima di lui non mi piacevo quando è arrivato mi guardavo allo specchio e sorride. Gli occhi mi sorridevano. Come adesso. Ho cambiato anche alcuni pezzi del mio carattere. Sono andata avanti. Ho pensato a me e al mio star bene molto spesso. E quando ci siamo fidanzati ho sentito la necessità di pensare soprattutto per lui, di vederlo felice, di vederlo stare bene. Ho sentito la necessità di pensare sempre per due e non solo per me stessa.
Suonano alla porta riportandomi alla realtà. Appoggio la maglietta sul letto e vado ad aprire. Trovo Flavio e Lele che se la ridono. Segno che già hanno parlato.
«ciao amica»
«ciao pazzo» lo saluto. Entrano entrambi. Li guardo.
«come è andato il viaggio??»
«bene tesoro. Poi ho trovato lui.»
«eh si, qualcosa è cambiata da due giorni» Flavio sorride.
«sono contento per voi. Era ciò che aspettavo da tempo Didi. É giusto così. Tu e lui siete legati. Nessuno potrà mai essere Elodie e nessuno potrà essere Lele. È inutile nella vita cercare un rimpiazzo se ciò che vuoi è ben altro. » confessa. Sono stupita. Pensavo che se la prendesse un po'. Invece tutto è tornato alla normalità. Gli atteggiamenti di Lele e Flavio sono super naturali sembra che in questo anno lontano si siano sempre visti. Non smetto di sorridere. Di guardarli e sapere che nonostante tutte le incomprensioni se ci sta la volontà di andare avanti puoi fare tutto.
«beh! Ti sei incantata Didi?» mi chiede Lele avvicinandosi.
«sono tanto fortunata» rispondo consapevole di ciò che sto dicendo.
«che ti sopportiamo sicuro » esclama Flavio scoppiando a ridere contagiando anche noi due.
«sono fortunata ad avervi nella mia vita. » affermò guardando prima uno e poi l'altro. Lele ha un po' l'occhio lucido, credo che questa dichiarazione mai se la sarebbe aspettata da una come me.

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