Sorprese fallite. Amarsi comunque (80° capitolo)

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Non pensavo che la nostra uscita sarebbe stata così pesante. Elodie per tutto il tempo non ha fiatato. Siamo appena tornati a casa. Porto il cucciolo in cameretta e appoggio leggermente la porta. La vedo sedersi sul divano.
«possiamo parlare?» mi chiede.
«non abbiamo nulla da discutere. Non ho detto nulla. Decidi tu cosa è meglio»
«non fare il cretino adesso»
«non sto facendo il cretino elodie. Io ti ho dato una mia idea. Poi decidi tu cosa fare!» dico. Entro in camera lei mi segue.
«perché mi tratti così? All'improvviso prendi è ti staccazzi te le vai » la guardo. Ok ne ho abbastanza siccome non devo nascondere niente. Affanculo la sorpresa.
«ok, basta! Visto che mi attacchi, ti dico tutto, volevo trovare un modo carino per chiederti di sposarti. Magari ad Amalfi con un anello e una cosa più romantica. Ma non riesci a non fare proteste e allora te lo dico. Prima sono uscito per controllare se c'era un anello che ti stesse bene sulla mano. » dico velocemente. Senza prendere fiato. Mi guarda senza dire una parola. « hai perso l'uso della lingua. Se solo mi ascoltassi ogni tanto, magari non staremo a discutere. Sei impuntata su sta cosa del matrimonio. Va bene. Fai come ti pare. Prepara ciò che vuoi. Almeno smetti di fare la permalosa»
«mi dispiace» abbasso lo sguardo. Non riesco a vederla così.
«dispiace anche a me Elo. Ti impunti, vuoi avere ragione tu e allora ok. Non volevo neanche litigare, non mi andava. Speravo in un uscita migliore è invece siamo stati tutto il tempo in silenzio e chissà che cosa ti passava per la testa. » non dice nulla. Esce dalla stanza. Mi butto sul letto a peso morto. Non riesco comunque a stare lontano da lei. Esco e la raggiungo. La vedo vicino alla finestra. L'abbraccio.
«elo»
«sono un idiota»
«non è vero!»
«si invece. Non ti lascio mai parlare e ogni tua idea la boccio. Io non voglio mai le cose perfette perché poi ho paura finiscano.»
«amore io non andrò da nessuna parte»
La faccio voltare. Mi guarda negli occhi. Stava per piangere. Appoggia la testa sul mio petto. Le accarezzo la schiena.
«adesso che sorpresa è saltata che farai?» sussurra. Come se avesse paura di una mia risposta.
«niente Elo. Comprerò l'anello e ti farò una proposta classica davanti a tutti. »
«potresti farlo ugualmente Le»
«non avrebbe più il sapore che volevo dargli.» confesso. Stavolta mi guarda.
«non ho bisogno di tante cose, ma se ti andava di farlo perché non lo fai. Alla fine sarebbe lo stesso una cosa romantica» sorrido. I miei polpastrelli sfiorano dolcemente la sua guancia.
«ci penserò su!» annuisce. Appoggio le mie labbra sulle sue e si appiccica più a me. La tiro su per il sedere tenendola stretta.
«scusa, rovino sempre tutto» scuoto la testa.
«non fa niente. Sarà per un altra volta. Ti amo ugualmente» sorride.
«anche io ti amo. » mi ribacia. Ma Mattia inizia a piangere. Guardiamo l'ora insieme e ci rendiamo conto che le sue tre ore sono passate. Bene prepariamoci alla poppata e alla notte in bianco.

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