diciassettesima parte

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Ieri alla fine ci siamo addormentati nella nostra camera da letto. Tra una chiacchiera e un'altra. Come non succedeva da tempo. Oggi torna a Napoli. Già mi manca. Già sento la sua assenza di nuovo presente nella mia vita. Mi ero abituata troppo bene ad averlo a casa tra i piedi. A giocare con lui.
«buongiorno amore»
«buongiorno Le» mi bacia a stampo. Sì siede accanto a me e facciamo colazione.
« non riesci proprio a dormire quelle ore in più?»
«ormai ho perso il sonno. A tale ora mi alzo esco di casa e vado a correre. Cerco di staccare un po' il cervello, non è facile. »
«elo neanche io dormo bene. Solo stanotte che ti avevo accanto.»
«torna a casa allora!»
«non ci riesco. Andiamoci piano. »
«il tempo ci allontanerà Lele. » sono infastidita. Avrei voluto trattenerlo qui con me stamattina. Invece no. Adesso se ne andrà giù e io non posso fare niente.
«non fare così ti prego!»
«e come dovrai fare Lele. Te ne stai andando di nuovo. »
«ma non ti sto lasciando» rettifica. Sbuffo.
«lo farai Lele. Il tempo ti porterà a fare quella scelta che già avevi preso una settimana fa. Tu non sei uno che torna indietro»
« eppure sono qui»
«ma nessuno mi sa certezza che tra due giorni stai casa. Nessuno mi da certezza che tu tornerai di nuovo. » respira.
«dammi tempo. »
«non illudermi. Non voglio essere illusa» si alza dal tavolo. Va in salotto che è a due passi e torna. Appoggia il nostro anello di fronte a me.
«che vuoi dire?»
«rimettiamolo. Io e te. Uniti. Io tuo tu mia» sorrido.
«vuoi che rimetto l'anello che mi cambia?»
«cambia che sei sicura di essere fidanzata con me nonostante devi aspettare un pochino che io torni a casa!»
«lele non ha senso ciò che dici lo sai?»
«lo so» mi guarda con una faccia da prendere a schiaffi. Lo farei fuori ma lo amo da morire. Prendo l'anello dal palmo dalla sua mano. Lo infilo al mignolo.
«se solo provi ad illudermi ti faccio fuori Lele sappilo!!» rispondo dura adesso. Alza le mani.
«proverò a non farlo»
«a che ora parti?»
«tra poco! Scendo con Mery.»
«ah quindi non scendiamo insieme in stazione. Ti devo salutare qua?»
«si elo. Non vorrei che ci vedessero non è il momento»
«ok» mi guarda. Sì siede vicino a me. Mi accarezza la guancia destra e poi la bacia. Si appoggiano delicatamente le sue labbra. Sono morbide e umide. Sento il suo profumo dentro le mie narici. Voglio solo restare così. Mi volto e lo bacio. È un bacio dato con un sacco di voglia. Lo appiccico più a me con il viso. Lo scambio di lingue. Ci stacchiamo per riprendere fiato poi mi bacia a stampo.
«sei il mio cuore non farmi del male» sussurro. Vorrei non sentisse queste cose ma sono sicura che ha sentito tutto. Le sue labbra si posano sul mio naso e poi sulle labbra.

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