ventiduesima parte

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«posso avere una pausa?» chiedo. Mi gira la testa. Mi siedo sul divanetto fuori dalla stanza. Respiro. Forse non ho mangiato molto bene.
«Elo tutto ok?»
«si Fabrizio. Mi gira solo la testa»
«stenditi. Vado a prenderti un the. Non ti muovere»
«grazie» si allontana. Pat mi guarda e sorride. Torna dentro a sistemare dei testi. La testa mi scoppia. Non capisco manco dove sono messa. La discussione con Lele prima mi ha scombussolato.
«ehi tesoro tieni.»
«grazie» prendo nelle mani la tazzina e mi rilasso un po. Lui raggiunge Pat dentro. Vorrei scappare. Ogni cosa che faccio mi va storta. Ora la scelta dei testi sta diventando complicato. Non mi piace niente. Non voglio fare schifo. Deve esserci qualcosa che mi piace. Che mi faccia sentire bene quando la canto. Ogni testo che leggo mi fa pensare alla situazione. Al fatto che non riesco a dimostrare quanto lui sia importante per me. La mia vita se bloccata da quando lui se ne andato. Forse ho iniziato a dipendere troppo da lui cosa che mi ero promessa di non fare.
«Elo vai in albergo ormai è tardi. Riprendiamo domani» afferma Fabrizio sedendosi vicino alle mie gambe.
«no no. Non si lascia niente a metà»
«Elodie fidati di me. Stai male. Non hai mangiato nulla. Non riesci a concentrarti. pensi che facendo cosi risolviamo qualcosa?»
«io devo andare avanti. »
«lo farai Elodie ne sono certo. Ma non adesso. Sei fragile è quello che vuoi stasera non è qua con noi. »
«non posso dipendere da lui»
«in amore tutto può succedere elodie. Il tuo cuore è suo ormai non puoi fare altro che cercare di aggiustare le cose. »
«ma lui non vuole»
«Elodie non è facile, ma sono sicuro che a nessuno dei due manchi la volontà di continuare ad amarvi. Vai in albergo. Dormi. Mangia qualcosa. Chiamalo. Ci vediamo domani mhm» annuisco. Mi alzo una volta terminato il caffè e vado via. Forse ha ragione perché non devi lottare ancora dopotutto lui non ha preso una decisione valida. Guardo l'anello che brilla al sole. I raggi mi battono sul corpo. Fa caldissimo. Non ho neanche le forze per camminare. Chiamo un taxi. Bevo un po di acqua che tenevo in borsa oggi me la sono portata menomale. Guardo il telefono ore 19:30. Il sole sta per andare via ma non l'afa. C'è in messaggio su WhatsApp è di lele.  Lo apro. “non volevo litigare con te prima. Volevo solo dirti che probabilmente sbaglio io ad oggi ma dopo quella lettera hai bisogno di sentirti dire che non sei inutile come pensi. Volevo anche dirti che molti meriterebbero una fidanzata che si preoccupa per il suo lui. Dirti anche che non mi vedrei con nessun'altra se non con te. ” il taxi arriva. Entro dentro, seduta sul sedile che al momento è fresco vista l'aria condizionata. Non so se rispondergli. Non voglio che lo abbia fatto solo perché ha letto quelle parole. Non voglio che mi dica che qualcuno mi meriti perché io voglio passare i miei giorni con lui.

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