novantottesimo capitolo

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Flashback
Dopo la festa del matrimonio siamo tornati a casa da soli. Nella nostra casa che abbiamo scelto con difficoltà perché io sono sempre quella che rompe per ogni cosa. Sono puntigliosa è anche in quel caso dovevo romperle. Mattia era rimasto con i nonni in albergo. Perché poi il giorno dopo sarebbero tornati a casa nostra e noi saremo partiti in viaggio di nozze.
«lele piano così mi rompi l'abito. »
«scusa» iniziammo a ridere. Mi bacio. Eravamo felici. Presi dall'adrenalina di quella sera. Ci sentivamo il cuore prendere fuoco. Battere a velocità mai viste. Io pensavo di poter morire in quel momento. Mi sentivo in un altro pianeta. Continuava a baciarmi. Finendo in camera da letto. Quell'abito meraviglioso fini a terra insieme a suoi indumenti. Mi dispiaceva un po' levarlo, ma volevo allo stesso tempo fare l'amore con lui. Lasciarmi andare completamente.
In poco tempo ero nuda esattamente come lui e mi godevo le sue intime carezze che erano e sono  in grado di trasportarmi in un’altra dimensione, solo nostra. Mi bacio la mia pancia soffermandosi più del solito come faceva quando ero incinta di Mattia e una scossa si impossessa di me, accarezzai i suoi capelli e lo vedi sorridere. Continuò il suo percorso scendendo fino alle caviglie per poi risalire fino all’interno delle mie cosce.
«questa sera ci penso io a te.» dissi. Era il nostro giorno. Ci eravamo sposati di un sacco di ore ma nulla era cambiato. Io lo guardavo con lo stesso sguardo di prima. Lui faceva la stessa con me. Mi baciò per un po’ e le nostre lingue si intrecciarono facendo nascere sensazioni sempre più forti. Entrò dentro di me. Iniziammo a fare l'amore fino ad  arrivare al massimo del piacere e rimase comunque dentro di me attento a non schiacciarmi con tutto il suo peso.
«sei la cosa più bella della mia vita insieme a Mattia. Non c'è cosa migliore che vorrei al mondo. Ho te. Ho il mio mondo. Ho il nostro mondo. Ho un figlio. Ho la musica. Ho dei progetti e dei sogni che spero di riuscire a realizzare. Spero di renderti sempre felice come ti rendi felice me. Perché Elo tu non te ne rendi conto ma il tuo amore è immenso. Quelle parole nella lettera di anni fa ancora la porto dentro. È non voglio più farti sentire in quel modo. Non voglio che ti senti inferiore a me. Ci amiamo allo stesso modo e io sono felice cosi» mi disse. Non potevo dire altro. Aveva praticamente detto tutto lui. Lo strinsi e lascia che mi bacio di nuovo. Era un modo per dimostrargli veramente come mi sentivo con lui.
Fine flashback

«mattia non correre scalzo! Vieni qua!» urlo a mio figlio che scappa dal bagno dopo il bagnetto. Ogni volta sempre la stessa storia. Elo lo ferma.
«presoo»
«nooo mamma!» dice ridendo.
«metti le calze»
«non le voglio»
« è tu le metti comunque!»
«mammaaaa uffaaa!»
«ti si fanno i piedi freddi e poi papà te li mangia»
«noo! Aiuto!» ridiamo. Le infilo le calzone mordendogli i piedi e lui ride. Quelle sere che siamo tutti insieme ormai fanno parte del nostro quotidiano.
«bastaaa!» ride. Elo lo mette giù e lui corre nel suo angolo dove gioca. Questa casa sembra più una sala giochi.
«che c'è?» chiedo a mia moglie che mi guarda. Alza le spalle.
«niente»
«dai di» mi guarda. Ha paura di dire qualcosa la conosco troppo bene.
«elo!» alza le mani in segno di arresa.
«ok! Sei sicuro di volermi dare quel pezzo ?» chiede. Abbassa la testa. Sì vergogna.
«perché non dovrei elo?»
«perché la gente parla Lele. Perché non abbiamo mai fatto questo passo. Perché non abbiamo mai mischiato le nostre carriere con la vita privata. Perché siamo una famiglia che vorranno sempre distruggere. » risponde. Di fretta. Sì morde le labbra. Respirai profondamente.
« amore nessuno rovinerà nulla. Noi siamo forti. Tutte quelle critiche su instagram le devi lasciare perdere. Tu non sei quella. Elimina quei commenti se non li vuoi più vedere. Del resto ti dico che credo sia arrivato il momento di fare questo passo. Ma se non ti senti pronta non lo faremo»
«ho solo paura Le! Io non so se sono in grado»
«Elo sai cantare basta questo. Basta avere il cuore. Basta stare insieme. Basta saper intepretare ciò che c'è scritto. »
«appunto. È qualcosa che riesce a te.. io..»
« amore mio tu puoi. Devi solo credere in po' di più in te cavolo»
«vorrei...»
«non esistono ma » dico bloccandola in partenza so già che cosa direbbe. «affrontiamo questo mondo insieme. Io scrivo la canzone, facciamo gli arrangiamenti, ci proviamo. Al massimo se non ti piace non mandiamo nulla.» annuisce. Mi bacia.
«papaaaaa, la mamma è miaaa!» ecco. Un altro punto, Mattia è geloso di Elo. Gli unici momenti nostri sono quando lui dorme. Anche se cerchiamo di fargli passare questa cosa. Elo ride. Mi bacia una guancia e torna in cucina. Raggiungo il cucciolo. Gli faccio il solletico e poi giochiamo con le macchinine.

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