settantesimo capitolo

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«Elo! Amore!» la voce di Lele mi sveglia. Le sue mani accarezzano il mio volto e i capelli. Mi beo del contatto. Senza fargli capire che non sono più addormentata. Il piccolino dentro di me dorme non lo sento muoversi. Credo di aver riposato tantissimo. Non facevo una dormita da quando sono stata male. Lui mi era mancato un sacco e questi momenti me li sto proprio godendo.
«mhm» decido di dare segni di vita prima che si preoccupi.
«ehi, buona sera»
«che? Buonasera? Ma quanto ho dormito?»
«tutto il pomeriggio amore. Io mi sono fatto anche una chiacchierata con Mattia e fatto la spesa a mamma. Sono le sette di sera. »
«tu sei pazzo!!! Ma perché non mi hai svegliato»
«perché eri stanca amore. Almeno hai riposato un po'» lo guardo. Questa protezione nei miei confronti è una cosa veramente inspiegabile. Lui riesce a farti sentire speciale anche tramite uno sguardo. Quegli occhi marroni che parlano senza dire proprio nulla, che credo di aver amato dal primo momento che li ho incontrati. Non mi pento veramente di nulla. Da quando sono fidanzata con lui, io sono cresciuta e ho imparato che bisogna amarsi per quello che si porta dentro e non solo per l'aspetto fisico. Lo tiro per la maglietta e lo bacio.
«e come siamo aggressive» scoppio a ridere. Mi ribacia.
«papà noi vogliamo le coccole, non è che sarebbe in grado di accontentarci »
«mmm vediamo!» ride «richiesta accettata!» sorrido. Gli faccio spazio e mi abbraccia. Le mie mani finiscono sotto la sua maglietta. Ho bisogno di un contatto con lui.
«queste sono le coccole?» mi chiede malizioso.
«non puoi capire come sto messa. Due settimane fuori uso. Una che eri a lavoro. Due che abbiamo litigato. » inizia a ridere fortissimo. Lo guardo male.
«quando hai smesso fammi un fischio!» esclamo facendo la finta offesa. Torna serio. Si avvicina al mio viso. Mi bacia subito dopo. La mia maglietta vola. Faccio cadere a terra pure la sua. La passione prende il sopravvento su di noi. Le sue mani sul mio corpo. Mi sento beata. Sul posto giusto. Amata. Desiderata nonostante sia incinta. Mi bacia la pancia. Lo tiro verso di me. Vola il resto degli indumenti.
«stiamo per fare una scemenza» sussurro.
«perché?« chiede sorpreso. Sempre a due millimetri dalle mie labbra. Lo bacio.
«ci sono i tuoi qua e sono le sette di sera!!» affermo. Ridacchia.
«donna incinta con le voglie che vanno soddisfatte sempre e comunque. » rido pure io stavolta. Facciamo l'amore.
«Ti amo» diciamo insieme. Mi stringe e mi sento di nuovo a casa.  Lui le sue braccia. Il nostro amore.

“Sei la mia nuova luce.
Sei tutto quello che ho”

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